L'Italo-Americano

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GIOVEDÌ 15 GENNAIO 2015 www.italoamericano.com 18 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | Dagli stabilimenti lucani di Melfi all'auto show di Los Angeles Fiat 500X è pronta per il mercato americano Pitti Uomo, i marchi dell'alta moda incontrano lo stile urbano e celebrano i cento anni della Maserati La Fiat 500X sbarca negli Usa, il crossover compatto pro- dotto in Italia, nello stabilimento di Melfi in Basilicata, è stato presentato al mercato degli Stati Uniti d'America, durante il Los Angeles Auto Show tenutosi al Los Angeles Convention Center. La Fiat 500X arriverà sul mercato americano entro il primo semestre del 2015, com- pletando la gamma che in questo periodo comprende: Abarth 500, 500L, 500e a trazione elettrica. Il nuovo modello, per non passare inosservato, avrà colori e interni sgargianti, con una vasta scelta di accessori tra cui scegliere. La base meccanica è sostanzialmen- te la stessa della Jeep Renegade (anch'essa prodotta a Melfi). Sono lontani i tempi della presentazione ufficiale al Circolo Sporting di Torino, il 2 luglio del 1957, quando il presidente della Fiat Vittorio Valletta e il vice Gianni Agnelli, mostrarono "La Nuova 500", disegnata dall'Ing. Dante Giacosa. In quell'occasio- ne ne furono esibiti una cinquan- tina di esemplari, tutti di colore grigio, accompagnati da altret- tanti meccanici in tuta bianca, schierati a bordo della piscina. "La Nuova 500" nasceva vent'anni dopo quella originaria (conosciuta come Topolino), completamente rinnovata e più economica. L'allestimento della vettura, le cui portiere si apriva- no a favore di vento, era spartano anche per l'epoca, lo si notava soprattutto per la mancanza delle cromature, tanto amate dagli ita- liani in quegli anni. Il prezzo era di 490.000 lire, equivalente a tre- dici stipendi di un operaio e dieci di un impiegato. Gli accessori in dotazione si limitavano a due chiavi inglesi, un punzone, un cacciavite doppio, una chiave a tubo per le candele, la manovella per il fissaggio delle ruote e il cric; gli optional a pagamento erano lo sbrinatore del parabrez- za e le alette parasole. Dal dicembre del 1957 le Fiat 500 furono esportate negli Stati Uniti suscitando curiosità e sim- patia presso il pubblico statuni- tense, grazie alle ridotte dimen- sioni e per il "suono" del piccolo motore bicilindrico raffreddato ad aria. Rispetto alle versioni destinate al mercato interno e più in generale europeo, le 500 esportate in America avevano grossi fanali anteriori, che dava- no personalità al muso, ma che in realtà servivano per rispettare l'altezza minima del fascio lumi- noso imposta dalle leggi sulla circolazione negli Usa. Diversi e più grandi erano pure gli indica- tori di direzione: tondi e posti sopra le griglie della ventilazione interna (anche questi per via delle norme americane). Oltre la fanaleria, la Fiat 500 "america- na" fu dotata del contachilometri con la scala in miglia, le scritte delle spie in inglese e i paraurti di dimensioni maggiori, per resi- stere a piccoli urti. A quei tempi gli automobilisti statunitensi ave- vano l'abitudine di manovrare "a spinta" nei parcheggi. Comunque l'interesse verso l'utilitaria italia- na fu breve, una volta assorbita la novità, le esportazioni cessaro- no nel 1961. Nel 1959 la Fiat 500, che aveva subito già qualche modifi- ca, fu omologata per quattro posti "veri" e presentata al salo- ne dell'auto di Ginevra, si tratta- va di due modelli differenti, la "Nuova 500 Trasformabile", che aveva la capote fino al cofano motore, e la "Nuova 500 Tetto apribile", che disponeva del mezzo tetto apribile. Il pianale fu modificato, ricavandone lo spa- zio per i piedi degli occupanti del sedile posteriore, quest'ulti- mo fu finalmente imbottito. Anche i prezzi erano differenti: la trasformabile costava 395.000 lire, mentre la versione con il tetto apribile era venduta a 435.000 lire. Dopo numerosi restyling, nel 1972, fu presentata al salone di Il crossover compatto sarà sul mercato americano entro giugno Torino l'ultima versione, destina- ta a chiudere la lunga storia della 500: si trattava della 500 R (come rinnovata), contempora- neamente debuttò la Fiat 126, che ne sarebbe diventata l'erede. Il modello R riprese i canoni delle prime 500, privilegiandone la semplicità e la spartanità. Rispetto al design della 500, gli anni settanta furono caratte- rizzati dalle forme geometriche più spigolose e squadrate, non- ché da un uso sempre più massic- cio della plastica. Come si era già intuito, la Fiat 126 sostituì la 500 nella produzione della casa tori- nese, ma non nel cuore e nell'im- maginario degli italiani, così come aveva profeticamente pre- visto l'Ing. Dante Giacosa. Il 1° agosto del 1975, l'ultima Fiat 500 uscì dallo stabilimento siciliano di Termini Imerese, in diciotto anni furono prodotti 3 milioni 678 mila esemplari di questa utilitaria che, la rivista inglese "Top Gear", nel 2006, definì: "L'automobile più sexy del mondo", prevalendo tra gran- di berline di lusso e costosissime coupé. Il 4 luglio 2007, esattamente mezzo secolo dopo la presenta- zione al Circolo Sporting, sem- pre a Torino, fu mostrata la rinata 500 del terzo millennio. La prima europea avvenne invece al Salone dell'auto di Francoforte, dove per l'occasione fu realizzata una gigantesca riproduzione in scala della piccola utilitaria. Dalla fine del 2010, grazie all'accordo stipulato con la Chrysler, la 500 è prodotta anche a Toluca, in Messico, per la ven- dita sui principali mercati norda- mericani, attraverso i distributori e concessionari della casa auto- mobilistica di Auburn Hills. La rinata 500 fu presentata al Salone di Los Angeles nel novembre del 2010, quattro anni prima e nello stesso luogo della 500X. Il convention center di Los Angeles dove è stata presentata la Fiat 500X tando in maniera unica il guarda- roba femminile in perfetta siner- gia con l'universo di Pitti Uomo. E se la Russia per la crisi ha dato forfait, la Corea del Sud ha subito preso il suo posto come Guest Nation, aprendo al mercato nuovi orizzonti. Vediamo le novità di alcuni marchi partecipanti alla fiera. Prosegue il sodalizio tra Maserati, la casa automobilistica modenese che celebra quest'anno Via all'87^ edizione di Pitti Uomo a Firenze, in programma fino al 16 gennaio. Una sfida coraggiosa per le oltre mille aziende che prendono parte alla fiera più internazionale della moda maschile e non solo. Alle creazioni uomo si affian- cano da alcune edizioni abiti ed accessori femminili nel Salone W, che punta su un'offerta sofisticata ed un layout rinnovato, interpre- Sodalizio tra la modenese Maserati e il marchio sportivo La Martina il centenario della fondazione e La Martina, il marchio argentino leader nell'abbigliamento per il polo. In occasione di Pitti Immagine Uomo ha luogo alla Fortezza da Basso 'Riding Pitti', l'esclusivo evento di presentazio- ne della capsule collection Fw2015/16 nata dalla collabora- zione tra i due marchi e le cele- brazioni continuano con un cock- tail serale che vede la premiazione del miglior giocatore del Maserati Centennial Polo Tour di Dubai. La speciale capsule collection che La Martina presenta a Pitti Uomo, con proposte studiate esclusiva- mente per la casa del Tridente, vede il debutto di una novità asso- luta: la polo invernale. "Polo- Duvet La Martina for Maserati", è un innovativo capo creato per l'in- verno che richiama fedelmente la modellistica della polo. Presenta esclusive ricamature. Dai tornei allo stile urbano, è un capo effica- ce per la mezza stagione o per chi pratica sport di movimento in inverno. Molti altri marchi celebri di moda uomo presentano le loro collezioni a Pitti Uomo 87: Distante Cashmere, Stefano Bemer, Tommy Hilfiger, Sincronicle e Finamore 1925 sono solo alcuni, mentre Duccio Venturi Bottier presenta le sue calzature donna. A Pitti Uomo 87 debutta anche Unconventional, progetto esposi- tivo dedicato ai nuovi stili luxury underground nello spazio degli Archivi, location inedita e straor- dinaria all'interno della Fortezza da Basso. WILLIAM MOLDUCCI FABRIZIO DEL BIMBO

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