L'Italo-Americano

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GIOVEDÌ 15 GENNAIO 2015 www.italoamericano.com 27 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | NICOLA BUSCA Paris ha chiuso il 2014 con tre podi in discesa libera e super gigante Dopo un anno di attesa lo sci torna azzurro: Gross vince in Coppa del mondo con lo slalom Un risultato che l'Italia dello sci inseguiva da oltre un anno: S t e f a n o G r o s s , 2 8 a n n i d i Bolzano, ha conquistato una vit- toria in Coppa del Mondo in sla- l o m a t t e s a d a q u a n d o n e l novembre 2013 Dominik Paris si impose nella discesa di Lake Louise. Sulla neve di Adelboden ha conquistato la prima vittoria di carriera battendo il tedesco Dopfer di 2/100 e l'austriaco M a r c e l H i r s c h e r d i 3 / 1 0 0 . Quarto l'altro italiano Giuliano Razzoli. Nella parentesi italiana della Coppa del Mondo di sci alpino, con gare maschili che si sono svolte a cavallo delle feste nata- lizie, invece, ha dominato Paris, che ha concluso il suo 2014 nei migliore dei modi, con tre podi in discesa libera e super gigante. Il colosso trentino di Merano (183 cm per 97 chili) ha messo i puntini sulle i e dimostrato di essere uno degli atleti da battere nelle discipline veloci. A Paris manca ancora la prima vittoria stagionale, ma nel mese scarso che separa gli atleti dell'appun- t a m e n t o m o n d i a l e d i V a i l e Beaver Creek sono in program- ma ancora 3 appuntamenti alla portata del gigante italiano: Wengen (1 discesa libera) e Kitzbühel (1 super e 1 discesa), la Mecca dello sci alpino mon- diale. Nelle gare che si sono svolte prima di Natale in Val Gardena sulla mitica e terribile Sas Long, invece, Paris si è piazzato 3° nella discesa del 19 dicembre e 2° nel super gigante del giorno seguente. Davanti a lui, almeno in queste due prime giornate, si è infilato il "solito noto", ovve- ro il norvegese Kjetil Jansrud (secondo nella discesa dietro allo statunitense Steven Nyman e vincitore l'indomani davanti a Paris), che al momento gode di u n o s t a t o d i g r a z i a d i v i n a . "Quest'estate ho lavorato tantis- simo anche sul gigante e ora ho più sicurezza perché riesco a fare bene anche le curve – ha detto Paris al traguardo della Saslong –. Jansrud è battibile, ma bisogna essere al 100 per cento e non fare errori". E se nell'altra discesa libera che si è corsa il 28 dicembre a Madonna di Campiglio sulla pista dedica- ta a Deborah Compagnoni Paris è rimasto sul podio (terzo dietro all'americano Travis Ganong e all'austriaco Matthias Mayer), quello che ha commesso errori e che ha steccato è stato proprio Jansrud, che è finito addirittura diciassettesimo. Segnali positivi in vista dei mondiali di febbraio sono arri- vati anche da Roberto Nani, che nel gigante storico della Gran Risa in Alta Badia ha tirato fuori dal cilindro due manche india- volate e ha chiuso in sesta posi- zione finale, dietro a mostri sacri come Marcel Hirscher, Ted Ligety, Thomas Fanara, Alexis Pinturault e Felix Neurether. «Sono soddisfatto della mia gara perché siamo tutti vicini – ha detto Nani all'arrivo –, ho sciato al meglio e fatto qualche errore. Certo che Hirscher oggi era di Il velocista azzurro, l'altoatesino Dominik Paris dicembre (vinta dall'americana Lindsey Vonn, sempre più vici- na al record di vittorie di Anne Marie Moser Proell, davanti all'austriaca Elisabeth Goergl e la tedesca Viktoria Rebensburg) e Nadia Fancini quinta nel super gigante del 21 (vinto da Goergl davanti alla compagna di squa- dra Anna Fenninger e alla slo- vena Tina Maze). Nelle discipline tecniche, invece, da dimenticare la prova d e l l e a z z u r r e a K ü h t a i , i n Austria (Irene Curtoni, prima delle azzurre sia in gigante che in slalom, ha chiuso in 14esima e 20esima posizione), mentre Chiara Costazza è riuscita a por- t a r e a c a s a u n b u o n o t t a v o posto, e un po' di morale, nello slalom di Zagabria. Il podio di Adelboden. Al centro Stefano Gross, 28 anni di Bolzano, è sceso più veloce di Dopfer e Hirscher Volley, Modena conquista la Coppa Italia dopo 17 anni Il ritorno dei re, anche sotto rete. Con la vittoria in Coppa Italia ottenuta a Bologna il Volley Modena torna a vincere un trofeo dopo 13 anni. Era dallo scudetto del 2002 infatti che quella che fu la corazzata gialloblù degli anni '90, grazie a Bernardi, Bracci, G iani, Cantagalli, Vullo e Lucchetta nonalzava una coppa al cielo. Oggi l'universo della pallavolo è totalmente cambiato. Non c'è più l'Italia schiacciasassi di Velasco, e si è visto anche nel- l'ultimo mondiale polacco con- cluso malamente dagli azzurri. M a il ritorno di M odena è comunque un'ottima notizia per un movimento che s tenta a trovare nuovi volti e soprattutto nuovi investitori, a partire pro- prio dai modenesi che quest'an- no giocano senza sponsor. Per la cronaca, Modena ha raggiunto il gradino più alto del podio bat- tendo in semifinale i campioni d'Italia della Lube Macerata al tie break (25-19, 23-25, 12-25, 25-23, 15-11) e in finale la Diatec Trento, che aveva elimi- nato Perugia, per 3-1. Parziali mai in discussione: doppio 25- 19 per Modena, poi la reazione trentina con un finalmente com- battuto 23-25 e infine il perento- rio 25-12 che ha sancito il trion- fo della s quadra di A ngelo Lorenzetti, tecnico marchigiano al cui nome è legato anche l'ul- timo tricolore modenese. Archiviata la pratica Coppa Italia, per Lorenzetti e compag- ni la nuova missione si chiama scudetto. Trento, che ha domi- nato per sei delle ultime sette stagioni, non sembra più imbat- tibile e il primato in classifica condiviso con la Diatec sta lì a certificarlo. Ma la stagione è lunga, e solo chi riuscirà a uti- lizzare al meglio le ris erve fisiche e nervose prevarrà. Per adesso, Modena-Trento 1-0. un altro pianeta». Nell'ultima gara italiana in tabellone quest'anno, lo spe- ciale notturno sulla 3-Tre di Campiglio dove Tomba era d i v e n t a t o " L a B o m b a " , i l dominio è stato tedesco, con N e u r e u t h e r e F r i t z D o p f e r d a v a n t i a l l o s v e d e s e J e n s Byggmark e il primo azzurro (Stefano Gross) in undicesima posizione. Anche in campo femminile i risultati migliori si sono visti i n v e l o c i t à , c o n D a n i e l a Merighetti nona nella discesa libera di Val d'Isère del 20 Sempre in ottica mondiale, oltre al recupero di Vonn, la squadra statunitense può festeg- giare il ritorno sul podio del- l ' e n f a n t p r o d i g e M i k a e l a S c h i f f r i n , t e r z a n e l g i g a n t e austriaco di Kühtai dietro alla s v e d e s e S a r a h H e c t o r e a Fenninger, e double winner sia nello slalom del 29 dicembre ( d a v a n t i a l l a c e c a S a r k a Zahrobska e all'elvetica Wendy H o l d e n e r ) , c h e i n q u e l l o d i Zagabria (davanti all'austriaca Kathrin Zettel e alla norvegese Nina Loseth). ANDREA TEDESCHI Modena torna capitale della pallavolo italiana di serie A

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