L'Italo-Americano

italoamericano-digital-1-29-2015

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GIOVEDÌ 29 GENNAIO 2015 www.italoamericano.com 27 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | NICOLA ALFANO Prima di scivolare nei quarti, meritata standing ovation per Seppi: agli Australian Open elimina Federer La consapevolezza di aver compiuto un'impresa e la neces- sità di non farla passare per la più grande vittoria della carriera. È strana la vita di Matias Seppi, il day after l'eliminazione per mano dell'interessante Nick Kyrgios negli ottavi di finale degli Australian Open. Da una parte c'è la sconfitta contro un giovanissimo tennista con un futuro davanti a togliere in parte morale e sorriso, e dall'altra la vittoria, strepitosa, emozionante e storica, ottenuta un turno prima contro sua maestà Roger Federer. Il numero 46 del mondo che manda a casa il numero 2 è già di per se una storia. Riuscirci come ha fatto da Seppi qualche giorno fa, più che una storia è la Storia. "È stata una bellissima giornata, tra le migliori della mia carriera, ma non c'è nulla da festeggiare, mica ho vinto il torneo" aveva ironizzato nell'immediato post partita il tennista altoatesino ad un insolito e foltissimo drappello di reporter. "Bravo, mi ha detto stringen- domi la mano Roger, hai anche chiuso con un punto pazzesco" ha poi ricordato con il sorriso di chi sa di aver comunque corona- to un piccolo grande sogno. Federer negli ultimi dieci anni aveva fatto peggio in un torneo dello Slam solo a Wimbledon 2012, quando si era arreso all'ucraino Stakhovsky. A Melbourne, dove ha trion- fato quattro volte, era sempre arrivato in semifinale dal 2004. Seppi ha sfruttato ogni piccola incertezza del campione di Basilea. Break sul 4-4, quindi set in archivio dopo aver salvato tre palle del 5-5. Nella seconda par- tita l'azzurro è di nuovo andato a servire sul 5-4: questa volta lo ha tradito un nastro beffardo che ha consegnato il contro break all'av- versario. Federer, quindi, si è portato 5-3 nel tie break, ma ha messo in rete un diritto rimettendo in corsa Andreas, che ha chiuso 7- 5. Sotto di due set a zero lo sviz- zero ha sfruttato un leggero calo dell'azzurro e ha chiuso 6-4 la terza partita. Il quarto set è finito al tie break: 3-1 Federer, 3-3 complice un doppio fallo dello svizzero, poi punto a punto fino al 5-5 quando Seppi si è procura- to il primo match point con acce- lerazione di diritto a uscire. Infine il passante di diritto lungo- linea e il 7-5 finale. Grande gioia per Seppi che si è laureato "quinto tennista italia- no" ad aver battuto una volta Federer. L'ultimo era stato Filippo Volandri a Roma nel 2007. Rimonta da incorniciare che ha letteralmente mandato in visibilio il raffinato pubblico australiano che, pur consapevole di aver perso forse troppo presto uno dei più attesi protagonisti del tabellone, ha apprezzato la sfron- tatezza ed il gioco dell'italiano al punto da tributargli una splendi- da standing ovation. Tutta un'altra storia il match negli ottavi con l'enfant du pais, Al termine della partita, Federer si è complimentato con l'azzurro Nick Kyrgios, diciannovenne australiano che tanto bene sta facendo nel suo primo scorcio di carriera. 19 anni e colpi da pre- destinato Kyrgios non ha lascia- to scampo a Seppi infrangendo i sogni di quarti dell'altoatesino: "Lo sport è questo: a volte ti capita di vincere annullando match point, altre perdi – ha dichiarato Seppi dopo l'elimina- zione - certo ripartire dopo una sconfitta così non è il massimo, ma devo prendere gli aspetti positivi". Ripartire ad esempio dalla vittoria con Federer, un momen- to che resterà per sempre impresso nelle menti e nei cuori di tutti gli appassionati di tennis italiani. Il numero 46 del mondo, l'azzurro Andreas Seppi, batte "sua maestà"e numero 2, lo svizzero Roger Federer Coraggio e determinazione: Paris vince nel super gigante A una tras ferta negativa come quella di Wengen di due settimane fa, serviva una rispo- sta da campione. E la risposta da campione, quella di Dominik P aris nelle prove veloci di Kitzbühel (Austria), c'è stata. L'azzurro arrivava dalla Svizzera con una prestazione decisamente grigia (due 19° posti e un 25°), ma con la vitto- ria nel super gigante prima e la s econda pos izione poi s ulla Streiff (la pista più ripida e impegnativa) ha fatto capire che oltre alla forma fisica, anche il fattore psicologico è di quelli vincenti. Ribaltare una due gior- ni così negativa (la peggiore di una stagione in cui Paris non era mai uscito dai primi 5 e aveva portato a casa 4 podi su 7 gare) poteva non essere semplice. Ma lui, al cancelletto di una pista da film horror che in Austria ha ispirato un film marchiato Red Bull, si è fatto trovare come se la settimana precedente fosse lon- tana anni luce. È partito cattivo e aggressivo, attaccando dall'ini- zio alla fine e costruendo la vit- toria nella parte finale del trac- ciato, s ul muro dell'H aus bergkante, dove coraggio e determinazione fanno la differenza e portano tra gli dei dello sci alpino. Fattore non secondario, la vittoria è arrivata in s uper gigante (primo trionfo in specia- lità), disciplina che fino a due anni fa non era nelle sue corde, ma che dopo il lavoro di tecnica fatto in estate in gigante gli sta regalando soddisfazioni e suc- cesso. Nel super gigante Paris ha vinto con il tempo di 1'09"99, togliendo il sogno di doppietta in casa all'Austria e battendo i due idoli di cas a M atthias Mayer (staccato di 6/100) e Georg Streitberger (1'10"33). Buono il risultato di Cristoph Innerhofer, che ha chiuso in nona posizione e conferma un forma in crescita. Il s uper gigante vinto da Paris faceva anche parte della combinata, che si gioca con la prova veloce al mattino, e una seconda manche di slalom spe- ciale al pomeriggio. La classifi- ca finale è stata vinta dal france- se Alexis Pinturault (2'01"36), davanti all'austriaco Marcel Hirscher (2'02"05) e il ceco Ondrej Bank (2'02"30). E a meno di 24 ore di distan- za dalla vittoria in super gigante, Paris è andato vicino al bis nella dis ces a libera, s empre s ulla Streiff, entrando di diritto nella storia dello sci italiano. Con il secondo posto alle spalle del norvegese Kjetil Jansrud (da cui ha preso soli 2/100), Paris ha ripetuto quello che all'Italia mancava da 40 anni, ovvero un doppio podio nell'appuntamento più importante e sentito dell'in- tera Coppa del Mondo. "Sinceramente non mi aspet- tavo di arrivare secondo anche nella discesa, dopo la vittoria di ieri – ha ammesso al traguardo - ma sono riuscito a rimanere con- centrato ed è arrivato il risultato. Sono contentissimo. Era vera- mente difficile perché con la pista più corta non si poteva sba- gliare nulla. Ho fatto un piccolo errore e sono arrivato secondo, ma va benissimo anche così". Adesso la testa è già proiettata ai mondiali americani, che si apri- ranno a Vail (Colorado) il 2 feb- braio. Le altre gare del fine setti- mana: nella trasferta femminile a Saint Moritz (Svizzera) l'Italia porta a casa un decimo posto con Francesca Marsaglia nel Super Gigante, e un quarto di G iuliano Razzoli (medaglia olimpica a Vancouver nel 2010) nello s peciale di K itzbühel. Gross, nello stessa gara, ha chiu- so in ottava posizione. NICOLA BUSCA Sci con vista spettacolare a Kitzbuehel (Ph. A.Trovati Pentaphoto) Paris in 1.09.99 ha vinto il supergigante (Ph. A. Trovati Pentaphoto)

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