L'Italo-Americano

italoamericano-digital-2-12-2015

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GIOVEDÌ 12 FEBBRAIO 2015 www.italoamericano.com 14 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | Papa Francesco a Napoli e poi in Usa: sarà il primo pontefice a parlare al Congresso americano "Un cristiano se non è rivolu- zionario, non è un cristiano. Non capisco le comunità cristiane che sono chiuse in parrocchia. Bisogna parlare e testimoniare il Vangelo. A noi cristiani il Signore ci vuole pastori e non pettinatori di pecorelle". Sono le parole di Papa Francesco pro- nunciate durante uno dei suoi tanti meeting religiosi. La rivolu- zione nella comunicazione e nella cultura religiosa è al centro del suo modus operandi che lo hanno condotto ad ammonire lo Ior, a rispettare gli omosessuali, ad incentivare i sacerdoti ad impegnarsi nel proprio lavoro ed aprire le porte ai divorziati senza mettere in discussione il sacra- mento del matrimonio. "Ecclesia semper reformanda est" è una locuzione latina che ben spiega il messaggio rivolu- zionario che la chiesa deve dare riesaminando se stessa per man- tenersi sempre fedele, nell'azione e nella dottrina, al messaggio evangelico. La rivoluzione del pontefice nel predicare le Sacre Scritture, con immediatezza e semplicità, è dovuta all'utilizzo di un linguaggio progressista e umile, catalizzatore di un tesoro d'umanità. Papa Francesco parlerà il 24 settembre ad una sessione con- giunta del Congresso degli Stati Uniti e sarà il primo pontefice a farlo nella storia. "In un momen- to di sconvolgimento globale, il messaggio di compassione e della dignità umana del Santo Padre ha commosso persone di tutte le fedi e origini. I suoi inse- gnamenti, le preghiere e grande esempio ci riportano alle benedi- zioni di cose semplici e dei nostri obblighi reciproci" ha detto lo speaker della Camera Usa, John Boehner. Poi dovrebbe far visita a New York e Philadelphia dove si terrà il congresso mondiale vere questo tesoro collettivo, si perderanno occasioni d'oro e patrimoni, si assisterà a nuovi crolli tra le mura Unesco di Pompei come è successo recen- temente. Inutile dare la colpa alla pioggia battente che non ha dato scampo a mura fragili: ci sono stati migliaia di giorni assolati che si sarebbero potuti impiegare per opere di messa in sicurezza. Fra poco più di due mesi, l'Italia ospiterà l'Esposizione mondiale che ha scelto l'ali- mentazione come tema domi- nante dell'evento che si svol- gerà a Milano per sei mesi. In questi giorni sono già al lavoro 500 esperti che scriveranno l'e- redità culturale di Expo, che in questo dimostra di non essere solo una vetrina, ma un collet- tore di energie costruttive sul messaggio "Nutrire il pianeta, energia per la vita". La carta di Milano sarà poi sottoscritta dai 145 Paesi parte- cipanti che insieme coprono il 94% della popolazione mon- diale e portata all'Onu. Bene. In questo è condivisi- bile quel che dice il premier: "L'Expo non è solo un evento, non siamo un catering, un'or- ganizzazione di eventi. L'Italia è leader non solo nell'agroali- mentare, ma nell'innovazione tecnologica. Se non siamo ran- nicchiati può essere una grande occasione per l'identità italia- na". Certo, Expo può essere un trampolino di lancio, un'oppor- tunità importante e blasonata come è un'Olimpiade per un atleta, ma potrebbero esserci mille occasioni tutti i giorni, mille altri musei, mille monu- menti, mille sorgenti di bellez- za permanenti, e non tempora- nei come è questa finestra sul mondo che aprirà il 1° maggio. Se iniziassimo a crederci e a lavorarci seriamente, potrem- mo ricavare cento volte i risul- tati che Expo porterà al Paese nei prossimi mesi. La grande occasione che abbiamo in casa tutti i giorni Papa Francesco con il cardinal Sepe sarà a Napoli il 21 marzo, dove celebrerà Messa in piazza Plebiscito Il Papa sarà a Washington il 24 settembre, poi a New York e Philadelphia FRANCESCO BUCCARO delle famiglie. Ma prima, sabato 21 marzo, il 266° Papa porterà i suoi saluti alla città di Napoli. La sua testi- monianza rappresenta un autenti- co messaggio di speranza e di coraggio nei confronti di una città sommersa da problemi sociali ed economici che stenta- no a svanire. Non è la prima volta che un Papa visita Napoli. Il primo fu Pio IX, il quale, durante il breve esilio napoletano negli anni 1848-1849, arrivò fino a Portici e Torre del Greco; il secondo, Giovanni Paolo II, attraversò la città per ben tre volte negli anni 1979, 1980, 1990 e, per ultimo, Benedetto XVI che partecipò, nel 2007, all'incontro internazionale sul tema: "Per un mondo senza vio- lenza. Religioni e culture in dia- logo". Il sole di Napoli bacerà il quarto Papa che percorrerà un tragitto significativo nel cuore della città metropolitana. Il Santo Padre atterrerà con l'eli- cottero a Scampia per rivolgere la sua preghiera ad un luogo pro- fanato dalla criminalità; dopo un incontro con la popolazione in Piazza Giovanni Paolo II, cele- brerà messa in piazza del Plebiscito dinnanzi a migliaia di fedeli. Ad ora di pranzo, siederà a tavola con i detenuti del carce- re di Poggioreale per condivide- re i loro pensieri e preoccupazio- ni; si recherà poi nella chiesa del Duomo di Napoli per venerare le reliquie del Patrono San Gennaro e rivolgerà una speciale preghiera di speranza alla città; la giornata proseguirà con l'in- contro con gli ammalati nella chiesa del Gesù Nuovo e si con- cluderà con un bagno di folla verso il lungomare di via Caracciolo. L'arcivescovo di Napoli, il cardinale Crescenzio Sepe, ha espresso gioia in attesa dell'e- vento: "L'abbraccio e la presenza del Santo Padre in mezzo a noi sarà segno di amore e di attenzio- ne verso tutti, in particolare per quanti spendono le proprie ener- gie per il bene della nostra gente. Papa Francesco, come buon samaritano, incontrerà le perife- rie esistenziali, i poveri, gli ammalati e i carcerati, per coglie- re le sofferenze e le speranze che attraversano le nostre città". Napoli è sempre stata una città religiosa che custodisce, da secoli, una fiamma di speranza alimentata dalla fede e dalla pre- ghiera della misericordia. Il pen- siero progressista del Papa può indurre una maggiore apertura al cambiamento e ad una nuova tra- dizione dettata dalla rivoluzione dello spirito e dalla consapevo- lezza della crescita attraverso le proprie potenzialità. Continua da pagina 1

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