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GIOVEDÌ 12 FEBBRAIO 2015 www.italoamericano.com 20 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | LUCA FERRARI Arlecchino e Batman vogano senza tregua. Aragoste e pante- stica. Non potrebbe essere altri- menti. Da qualche anno poi, il popolo verace è tornato a infon- dere il proprio tocco alla città, facendo sentire la propria "vario- pinta" presenza oltre ai classici appuntamenti del volo della colombina e ai sontuosi spettaco- li di piazza San Marco. Il freddo è pungente in questo periodo dell'anno ma non fa dif- ferenza. Il carnevale deve essere vissuto soprattutto on the road, e per cominciare alla grande la nuova edizione, nulla di più sim- bolico "da queste parti" di una vogata collettiva con protagoni- ste le società remiere della città. Niente colori di riconoscimento questa volta, ma tutti rigorosa- mente in maschera. Scampata la minaccia dell'ac- qua alta e con qualche goccerel- lina di pioggia rientrata presto nei ranghi, la prima domenica de "La festa più golosa del mondo", così com'è stato ribattezzato il Maschere in gondola: si aprono le danze del carnevale veneziano Carnevale di Venezia 2015, ha visto scendere in acqua un'auten- tica flotta di mascarete, puppari- ni, sandoli e le altre tipiche Archi e il ponte delle Guglie è un viavai incessante di veneziani e turisti. Impossibile trovare uno dei presenti senza un piatto o un Lunga sfilata delle imbarcazioni da Punta della Dogana, vicina a piazza San Marco, fino alla chiesa di San Marcuola, per poi virare nel canale di Cannaregio e terminare con una alzata di remi In acqua un'autentica flotta di mascarete, pupparini, sandoli "vestiti in maschera" sfilano lungo i canali per la vogata collettiva che apre ufficialmente la festa del Carnevale veneziano (per tutte le foto Ph. Luca Ferrari) Nell'antica Repubblica Marinara il carnevale è un momento speciale all'insegna della tradizione e creatività arti- Ospite d'onore dell'edizione 2015, un gigantesco ratto baffuto gane (una sola, ma gigante) di cartapesta solcano le acque della laguna. imbarcazioni lagunari, per un totale di quasi 500 vogatori, accompagnati alla partenza dalle note del pianista padovano Paolo Zanarella che ha eseguito una performance "svolazzando" sopra il Canal Grande. I vogatori mascherati sono poi partiti da Punta della Dogana, a due passi da piazza San Marco, arrivando fino alla chiesa di San Marcuola e lì, invece di proseguire per la sta- zione S. Lucia, hanno virato a destra nel canale di Cannaregio per una "Vogalonghesca" passe- rella con tanto di classica alzata di remi. Ospite d'onore, un gigantesco ratto baffuto. Un tempo fatto sci- volare (svolare) nel suddetto canale, oggi trasportato come fosse un doge in trionfo. E in effetti gli occhi della gente sono tutti per lui. Dagli altoparlanti gli organizzatori non fanno che par- lare di una sorpresa. Passano i minuti e una volta che le barche hanno preso possesso dello spa- zio acqueo, ecco che dal fondo- schiena dell'animale partono fumogeni colorati per dare il segnale che la festa è ufficial- mente cominciata, tra coriandoli (lanciati anche dai palazzi e case limitrofe) e "assalto" agli stand caserecci dove i molti esercenti locali hanno messo a disposizio- ne la loro "arte" totalmente gra- tuita. Si comincia dai piatti senza stagione come la celeberrima pasta e fasoi (fagioli), bigoi in salsa e pure un gustoso pasticcio di melanzane. Ad allietare la già gioviale atmosfera, un "goccio" di vino è l'ideale per scaldarsi l'a- nima e stringersi accanto alla propria dolce metà. Partecipare però al carnevale dell'antica Repubblica Marinara senza un'immersione nella dol- cezza di galani e frittelle, sarebbe un imperdonabile peccato "anti- gola", in particolare le fritoe, capaci di spaziare dalle classiche "veneziane" con la sola pastella, uvetta e pinoli, alle colleghe ripiene di crema o zabaione. Sebbene il viavai non sia lon- tanamente paragonabile alle fiu- mana del martedì grasso, le pre- senze lasciano il segno. Soprattutto lungo le porzioni di fondamenta tra il ponte dei Tre Sul Canal Grande 500 vogatori in costume carnevalesco sulle note del pianista padovano Paolo Zanarella Dalle maschere tradizionali ai supereroi moderni: l'importante è travestirsi La celeberrima "pasta e fasoi" o i "bigoi" offerti a tutti gli spettatori bicchiere. Inutile resistere alla tentazione, dolce, salata o alcoli- ca che sia. Sia fatta la volontà golosa del Carnevale di Venezia.