L'Italo-Americano

italoamericano-digital-3-5-2015

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GIOVEDÌ 5 MARZO 2015 www.italoamericano.com 14 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | 14 Emily, l'italoamericana cresciuta a pane e cultura che da bambina conquistò Cuomo L'Italia della cultura all'este- ro è molto apprezzata. E ogni anno sono migliaia gli studenti di tutto il mondo che vengono nel nostro Paese per arricchire la loro formazione universitaria. Tanti i figli ed i nipoti di emi- granti che ritornano nella terra degli avi. Oltre cento universita- ri di New York hanno raggiunto Firenze. Tra loro l'italo-ameri- cana Emily Macchia, 21 anni da poco compiuti, madre abruzzese di Orsogna e padre originario della provincia di Bari. Ha le idee chiare: "Al Baruch College sto studiando Public Affairs e spero di lavorare nel governo o con le organizzazioni no profit. Ho anche aderito alla più grande organizzazione inter- nazionale gestita da studenti, l'Aiesec. Con loro sono stata in Argentina, come volontaria, per insegnare l'inglese. Spero di andare in altri Paesi per un'altra opportunità di volontariato". per baciarle la mano. Quattro anni dopo partecipò alla cerimo- nia d'insediamento del presiden- te Obama, in rappresentanza del suo liceo. Ottimi risultati scola- stici. Merito riconosciuto dagli States. Emily nella "Grande Mela" è cresciuta a pane e cultura. "Sin da bambina - ci dice - mi sono resa conto che la cultura della mia famiglia era molto vivace. Il sapere come base di ogni azione positiva. Volevo e voglio apprendere sempre di più". Ha avuto accanto persone illuminate, a partire dalla zia, la professoressa Maria Fosco, una delle donne italo-americane più importanti ed attive nell'affer- mazione dei diritti e dei valori d e l l a c u l t u r a i t a l i a n a n e g l i States. Sostenuta dal governato- r e M a r i o C u o m o , m o r t o a Capodanno all'età di 82 anni, l'orsognese Fosco è stata tra le fondatrici dell'Italian American Museum. Emily è una delle più c h e l ' A t e n e o r o m a n o è l a prima università finanziaria del mondo e l'unica non americana ad essersi aggiudicata la com- petizione. A causa di un mercato del lavoro chiuso e senza ricambio generazionale, in Italia queste risorse brillanti non emergono e trovano spazio solo all'este- ro. Sono loro, le menti brillan- ti, che vanno ad ingrossare il numero dei cervelli in fuga di cui il Paese non dovrebbe fare a meno, soprattutto in un perio- d o d i c r i s i . S e q u e s t o è i l momento migliore per investi- re, per "usare" le risorse umane d'eccellenza a vantaggio del Paese, lasciarsi sfuggire oltreo- ceano questi ambiti laureati significa non solo sprecare un grosso potenziale ma rinuncia- re a raccogliere i frutti dopo aver seminato buoni semi per tutta la carriera scolastica di questi ragazzi. Alessandro Piacquadio ha 2 3 a n n i e d è d i F r a g n e t o Monforte, 1.880 abitanti nella p r o v i n c i a d i B e n e v e n t o i n Campania. Quel profondo Sud, c h e d i s o l i t o è s i n o n i m o d i arretratezza culturale e econo- mica del Belpaese. Alessandro, che è uno di questi campioni mondiali del trading, è deter- minato a continuare a lavorare nel mondo della finanza ma, nelle interviste, si affretta a precisare che vuol farlo all'e- stero. E non è un caso che lì le occasioni siano fioccate imme- diatamente: ha già iniziato una quotatissima internship in una s o c i e t à i n t e r n a z i o n a l e c h e opera nel betting exchange. In Italia, la maggior parte dei suoi colleghi neolaureati sconta per anni praticantati d i s p e n d i o s i i n t e r m i n i d i tempo, fatica e risorse econo- miche perchè solitamente non si è pagati. Che sia davvero l'ora di una rivoluzione cultu- rale capace di dare spazio e sti- pendio ai giovani talenti? Giovani talenti crescono in Italia poi però lavorano altrove La 21enne Emily Macchia ha radici pugliesi e abruzzesi Maria Fosco, zia di Emily, è tra i fondatori dell'Italian American Museum DOMENICO LOGOZZO per sostenere gli italo-america- ni. E ogni giorno che passa capi- sco l'importanza che ha per i nostri connazionali. Sto cercan- do di fare la mia parte per aiuta- re le persone ad avvicinarsi alla cultura e crescere con essa". È appena tornata in Italia, per m o t i v i d i s t u d i o . È q u e s t a u n ' o c c a s i o n e p r o p i z i a p e r c o n o s c e r e m e g l i o l e g r a n d i risorse del "Belpaese". " A m o t a n t o l ' I t a l i a . P u r v i v e n d o i n A m e r i c a , t u t t o dell'Italia mi ha influenzato e continua ad influenzarmi: la grande cultura, le tradizioni, la filosofia della vita, i meraviglio- si luoghi storici, i posti delle belle vacanze, i gustosissimi cibi. Incantevoli sensazioni. Sono molto entusiasta di questa nuova esperienza che durerà 4 mesi. In Toscana potrò conosce- re meglio la cultura e la politica italiana. A Firenze, studierò temi come il "Diritto internazio- nale" e "l'Italia e l'Unione euro- pea" presso l'Istituto Lorenzo de 'Medici. Sarà pure una bella opportunità per visitare zone ita- liane che non ho ancora cono- sciuto. In passato sono stata a Pompei e Roma. E ho appreso tanto sulla storia d'Italia". Il pensiero costante è rivolto essenzialmente alle radici, ai paesi da dove sono partiti i suoi p e r c e r c a r e q u e l l a v o r o c h e l'Italia non riusciva a dare negli anni durissimi del dopoguerra. Dalla grande emigrazione meri- dionale al notevole progresso degli Stati Uniti, grazie all'ecce- zionale contributo dei nostri connazionali. Preziose risorse. Tanti sacrifici, tante delusioni, tanti successi. Emily alla vigilia del viaggio n o n n a s c o n d e v a l a f e l i c i t à : "Potrò rivedere i miei parenti c h e v i v o n o i n A b r u z z o e i n Puglia. A Orsogna e a Toritto, in provincia di Bari, ci sono stata altre quattro volte. Ho visi- t a t o l e d u e r e g i o n i . C o s ì h o cominciato a capire la cultura e a conoscere bene le buone e forti radici della mia famiglia". Poi con grande schiettezza con- fessa: "La parte che preferisco del mio viaggio in Italia è la v i s i t a d e i p i c c o l i p a e s i d'Abruzzo, come Guardiagrele, e l a m o n t a g n a , l a s p l e n d i d a Maiella". E sottolinea: "Il fatto di avere seguito per anni gli eventi dell'Orsogna Mutual Aid Society, mi ha consentito di approfondire la cultura orsogne- se e conoscere molto bene il dialetto. Tutto questo mi ha legata ancor più alle mie radici. C o n t i n u o a f r e q u e n t a r e costantemente, a New York, gli eventi della comunità, dalle feste con le cene secondo la cucina della tradizione, alle antiche manifestazioni di reli- giosità popolare, come la pro- cessione di San Rocco". Di generazione in generazio- ne, molte tradizioni si tramanda- no e sopravvivono. Il legame di Emily con la comunità italo- americana è molto forte, fin da quando era bambina. "Sì, è vero. Ero giovanissima quando ho marciato con mia zia, Maria Fosco, al Columbus Day per la Fondazione Columbus Citizen, che è la più importante organizzazione italo-americana di New York City. Mi è sempre p i a c i u t o s t u d i a r e , o t t e n e n d o buoni voti. Ho avuto anche una borsa di studio dalla Fondazione quando avevo dieci anni". E proprio a 10 anni, come abbiamo ricordato prima, Emily Continua a pagina 15 Mario Cuomo con la moglie Matilda, Maria Fosco e Joseph Scelsa Progetti chiari, con grandi prospettive. Scelte probabil- mente influenzate fin da bambi- na dall'ambiente familiare e anche dagli incontri con due grandi politici americani. A dieci anni, nel 2004, in una cerimonia pubblica conqui- stò la simpatia di Mario Cuomo: il governatore si inginocchiò preziose collaboratrici. "Il mio coinvolgimento nell'attività del Museo e la decisione di studiare a Firenze, sono ispirati dal desi- derio di saperne di più e rimane- r e s e m p r e c o n n e s s a a l l e m i e r a d i c i i t a l i a n e . H o s e g u i t o e seguo il lavoro di mia zia molto diligentemente. Ho apprezzato la positività di creare un istituto Continua da pagina 1

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