L'Italo-Americano

italoamericano-digital-3-12-2015

Since 1908 the n.1 source of all things Italian featuring Italian news, culture, business and travel

Issue link: https://italoamericanodigital.uberflip.com/i/476791

Contents of this Issue

Navigation

Page 12 of 27

GIOVEDÌ 12 MARZO 2015 www.italoamericano.com 13 Una nuova buca per Bukaman! La Vignetta della Settimana di Renzo Badolisani L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | ECCO BUKAMAN, EROE A NAPOLI Quando la misura è colma a taluni, per fortuna, soccorre l'inven- tiva. Figurarsi a Napoli dove le intuizioni, spesso solo per campare, sono arti della vita. La città sprofonda nelle buche, nell'incuria, nonostante Consigli Comunali di diversi colori si alternino, di legi- slatura in legislatura. Diversi i cittadini che registrano fratture, con- tusioni, slogature, ferite lacerocontuse, subite da centauri o semplici pedoni, percorrendo le strade del capoluogo partenopeo? Le Autorità non intervengono, non risolvendo il problema che, al con- trario, si acuisce perché una buca - quando non viene coperta in tempo - si dilata, inghiottendo a poco a poco altri centimetri di terra. I marciapiedi sono perennemente dissestati? Ecco la protesta che monta, allora, sensibilizzando verso l'incuranza delle Autorità, ovvero contro coloro che dovrebbero risolvere i problemi - anche giornalieri - di chi paga regolarmente le tasse. A Napoli la protesta contro il dissesto delle strade ha fatto nascere Bukaman che non è un nuovo eroe dei fumetti, amato dai bambini e messo in bella mostra dagli edicolanti, ma un uomo, napoletano verace, che quan- do smonta dal lavoro si trasforma in un segnalatore di buche. Come, direte? Indossa pantaloni arancioni, una felpa bianca, col nome impresso sul dorso e sulle spalle. Bukaman, appunto. Quando scorge una buca ci si sdraia dentro o ai lati, se il solco è profondo. Un amico gli scatta una foto (farlo autonomamente, magari confezio- nando un selfie, sarebbe oggettivamente complicato, converrete) per rimarcare il dissesto, il problema, mettendo in mora - grazie alle immagini - il Comune, gli Assessorati, le ditte appaltatrici. Bukaman ha un nome e un volto: si chiama Alfredo Di Domenico e ha scelto di trasformarsi - in un disinteressato impeto di amore verso il prossimo e verso la sua città - in Bukaman quando ha dovuto assi- stere all'incidente subito dalla figlia. Finita in una buca - al pari di tanti altri napoletani, purtroppo – ha subito la frattura del braccio. Fu questo l'episodio scatenante, che spinse Antonio a provare a fare qualcosa di concreto per la sua città. Ha scelto una tuta con colori sgargianti, ha annunciato l'iniziativa ai network cittadini, iniziando a sensibilizzare la città sul problema-buche. Quanti dissesti ha segna- lato Alfredo, sostituendosi a coloro che tale attività dovrebbero svolgere e che, invece, omettono di farlo, portando come scusa la mancanza di fondi? Un'infinità, quasi cinquecento. La sua foto, sdraiato accanto a buche e piccoli crateri metropolitani, arriva rego- larmente sul tavolo dei Vigili Urbani e dei Pompieri, turbando anche Comune, Provincia e Regione. A Napoli, ormai, è diventato una sorta di eroe buono. Il difensore civico che difende la propria città, provando a renderla normale. Sono tanti i napoletani che, quando lo intravedono, gli fanno prevenire ulteriori segnalazioni, aumentando così il numero di casi da risolvere. E i Bukaman, su e giù per lo Stivale, rischiano davvero di incrementarsi, se è vero che il dissesto idrogeologico, anche poco fuori dalle grandi città, rappresenta un problema serissimo e irrisolto, mettendo ogni giorno a repentaglio la vita delle persone. Di tutte le età. Viaggio al femminile nel museo archeologico di Firenze v o l t e e l e v e t r a t e d i p i n t e d a Guillame de Marcillat: sarà pos- sibile ammirare i personaggi e le storie raccontate dal frate france- se sulle vetrate e nelle vele della chiesa. Tripudio di colori e di personaggi che con le loro gesta raccontano il mondo e gli albori dell'umanità cristiana, il ciclo pittorico, completato più tardi da Salvi Castellucci ci accompagna Domenico per spostarsi poi al Mudas (Museo Diocesano) dove sono conservate le "croci con il gommellino". La visita fornirà l'occasione per ammirare anche gli altri capolavori del museo. Ingresso a pagamento alle visite, prenotazione obbligatoria a turismo@archeologia.it. Per ulteriori informazioni cliccare su www.enjoyfirenze.it. È un'iniziativa speciale, pen- sata in occasione della festa della donna, l'itinerario I volti della Dea – Rappresentazioni della donna tra archeologia e simboli- smo, un viaggio tutto al femmi- nile attraverso le sale del Museo A r c h e o l o g i c o d i F i r e n z e . L'appuntamento ha ripercorso l'iconografia della figura della donna attraverso i secoli con l'ausilio di statue, rilievi, raffi- posta pensata per le famiglie con bambini che affianca a un itine- rario guidato attraverso l'area del cantiere e del restauro una serie di laboratori didattici per i più piccoli, per cercare di com- prendere i segreti della naviga- z i o n e d e g l i a n t i c h i ( 1 5 e 2 2 marzo). La Cattedrale di San Donato di Arezzo sarà protagonista di "Un francese in cattedrale": le attraverso due secoli di pittura (15 marzo). Sempre ad Arezzo (il 22 marzo) si terrà Grandi Croci ad Arezzo: Cimabue e gli altri maestri: un viaggio attra- verso le grandi croci del XII e XIII secolo, lasciandosi guidare dai segni, dall'abbigliamento e dai colori nell'interpretazione di un'umanità che cambia. Si pren- dono le mosse dalla Croce dipin- t a d a C i m a b u e p e r S a n gurazioni e ceramiche che illu- strano come anche nelle epoche più remote la rappresentazione della femminilità sia sempre stata legata all'importante ruolo e al valore che la donna rivestiva all'interno della società. L'incontro fa parte di "Enjoy Firenze", gli itinerari guidati alla scoperta dei capolavori artistici e architettonici di Firenze e della Toscana, dai grandi classici ai tesori nascosti, lontani dagli iti- nerari turistici più comuni, in compagnia di esperti e archeolo- gi (www.enjoyfirenze.it). Nel programma del mese, sarà possibile scegliere tra per- corsi a piedi per le vie della città, alla ricerca di una Firenze diver- sa – con L'altro Oltrarno: da P o r t a S a n N i c c o l ò a P o n t e Vecchio (22 marzo), visite alla riscoperta di musei classici o di e s p o s i z i o n i p i ù m o d e r n e , i l Museo Marino Marini, visitabile insieme alla Cappella Rucellai (28 marzo), ed escursioni presso le ville medicee di Castello – La P e t r a i a e V i l l a C o r s i n i , p e r ammirarne i giardini e gli oggetti d ' e p o c a ( 2 2 m a r z o ) , s e n z a dimenticare i monumenti più c e l e b r i e c e l e b r a t i , c o m e l a B a s i l i c a d i S a n t a C r o c e ( 2 9 marzo). Da segnalare anche la visita guidata alla mostra "Potere e Pathos", che sarà inaugurata a Palazzo Strozzi il 14 di marzo e r i u n i r à a l c u n i t r a i m a g g i o r i capolavori scultorei del mondo antico provenienti dai più impor- tanti musei archeologici interna- zionali. Una guida archeologa condurrà i visitatori alla scoperta del mondo ellenistico attraverso le storie delle splendide sculture in bronzo esposte (26 marzo). Il programma è arricchito da tre percorsi fuori porta. Si parte con Le navi antiche di Pisa, visi- te e laboratori didattici: una pro- Porta San Niccolò fa parte delle mura di Firenze e la torre era il punto di difesa dell'Arno a est

Articles in this issue

Links on this page

Archives of this issue

view archives of L'Italo-Americano - italoamericano-digital-3-12-2015