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GIOVEDÌ 12 MARZO 2015 www.italoamericano.com 24 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | Dietro le quinte italiane del film 'For greater Glory' ovvero 'Cristiada' Finalmente, a diversi anni da uno dei lavori più duri e alluci- nanti della mia vita, esce nei c i n e m a i t a l i a n i " C r i s t i a d a " , meglio conosciuto negli Usa e nel resto del mondo come "For greater Glory", film storico mes- sicano, con Andy Garcia, Eva Longoria e Peter O'Toole. Lavoro duro perché, essendo io scrittore/sceneggiatore non ancora conosciuto come tale dal- l'industria, sapevo che dovevo calare un asso, e allucinante per- ché quando si tratta di studiare la "subject matter" di un paese che non è il tuo, devi arrivare a una p r o p r i e t à n a r r a t i v a t a l m e n t e impeccabile che finisci con l'a- v e r e s o g n i l u c i d i a m a n e t t a , scorgendo accenti decisamente messicani anche negli scrosci di un pannolino che cambi a tua figlia. M a a n d i a m o c o n o r d i n e . Quattro anni or sono, il produt- t o r e m e s s i c a n o P a b l o J o s é provvidenza ti intercetta a metà strada" (vero Carola?)…Il film era fatto e insospettabili interessi verso l'opera cominciarono a smuovere le acque permettendo- ne la distribuzione nelle ameri- che. "Cristiada" vanta del resto, la migliore interpretazione sullo schermo di Andy Garcia, tal- mente maestosa che facilitava notevolmente il compito della grande distribuzione. I l m i o c o n t r i b u t o i n "Cristiada" non era però ancora giunto al termine: misteriosa- mente operai anche nella distri- buzione del film. Le impenetra- bili terre di Francia e Italia si sfaldarono grazie ad alcuni miei amici che come Pablo, non dige- rivano l'assenza dai libri di sto- ria dei medesimi accadimenti e, tutti desiderosi di far emergere una verità cruda ma storica, si caricarono sulle spalle l'onere di una distribuzione strategicamen- te improbabile. Il mio audacissimo amico Hubert de Torcy ha distribuito il film l'anno scorso su territorio francese, mentre la mia sperico- lata amica Federica Picchi lo piazza adesso su territorio italia- n o c o n l a s u a D o m i n u s Production, scinepattonando finalmente i bastioni del deserto cinematografico nostrano. Come al "Milite ignoto", una menzione d'onore la voglio far scattare a fine articolo anche verso "L'artista ignoto": è il quarto amico, un amico che per 6 mesi ha passato giornalmente insieme a me quello Stargate personale che mi ero costruito sugli altopiani messicani. È un amico compositore, mi scriveva i brani musicali per le scene che buttavo giù, per aiutarmi a dare un'anima migliore a ciò che scri- vevo. Cercai di "imporlo" come autore della colonna sonora di "Cristiada", ma logiche indu- striali ciclopiche tolsero all'ulti- mo momento a me la regia e a lui la colonna sonora. Si chiama G a b r i e l e C r o c i e d è t r a i 1 0 migliori compositori italiani (ancora non costa molto perché non conosciuto). Grazie a tutti ragazzi, per il vostro coraggio: grazie Pablo, grazie Hubert, gra- zie Gabriele e grazie a Federica Picchi, che in questo momento sfavilla tra una sala e l'altra con 12 prime da monitorare. MANUEL DE TEFFÉ messicana. Per chi non ha dimestichezza col gergo cinematografico, ricor- do che il "trattamento" è una mappa stellare della sceneggiatu- ra, una versione della sceneggia- tura senza dialoghi. N e d o v e v o p r o d u r r e u n o grandioso, non potevo fallire. Scrivevo, disegnavo storyboard, giravo col sombrero per casa, imparavo espressioni messicane che molto si discostavano dallo spagnolo studiato, sceneggiavo e coreografavo scene di battaglia a cavallo inventandomi prospetti- ve desuete e riprese virtuosa- mente assurde. Ancora non lo sapevo ma stavo progettando la GoPro. Dopo 4 mesi, consegnai final- mente il lavoro a Barroso (non senza prima averlo fatto leggere al conte Alexander Stolberg, fine conoscitore della Settima Arte, e avuto da lui medesimo l'avvallo) e mi riposai per 3 mesi, aspettan- d o s c a l p i t a n t e d i r i c e v e r e l o per combattere il proprio gover- no. Guerra civile galore. I libri di storia, subdolamente riscritti dai vincitori apparenti, levarono perciò anni di sonno al signor Pablo Barroso che, come accennavo, si tolse i supplementi di melatonina e decise di produr- re un film per far vedere tutto ciò che era stato oculatamente nascosto. Quando a due anni dalle riprese, Pablo mi mostrò in un hotel fiorentino la prima ver- sione del trailer di "Cristiada", ancora senza correzione colore, ma molto, molto potente, mi commossi. Ci commuovemmo. Rividi molte cose che avevo messo nel trattamento, non vidi molte cose che avevo messo nel trattamento. Ma questo è il cinema: un'ec- cezionale e impietosa catena di montaggio. Tuttavia il film non era anco- ra finito: adesso Pablo doveva riuscire nell'opera più tremenda, quella più devastante: la distri- Andy Garcia e Eva Longoria protagonisti del film storico diretto da Dean Wright Barroso mi chiese di scrivere un trattamento epico per un clamo- roso film che aveva in mente: riportare alla luce una pagina di storia dimenticata del suo paese: "la guerra dei Cristeros". Questo evento oscurato dai libri di storia gli aveva tolto il riposo e Pablo, decise un giorno di rinunciare ai suoi supplementi di melatonina, prendere in mano la produzione di un film assolu- tamente folle, e mandare a quel paese le avvizzite logiche pro- duttive in voga. Entusiasmato dalla missione impossibile affidatami, mi rin- chiusi in Germania in una stanza e p a s s a i a l s e t a c c i o t u t t i g l i archivi online del Time magazi- ne dagli anni 1926 al 1929, lessi tutti i libri sull'argomento possi- bili, vidi tutto il materiale visivo disponibile, indossai infinite taglie di sombreri e cavalcai cavalli di vinti e vincitori. Dalla mia finestra scorgevo neve geli- da e visi teutonici inespressivi, m a i n q u e l l a s t a n z a a v e v o costruito un imponente Stargate sul Messico che oltrepassavo g i o r n a l m e n t e p e r r i v i v e r e a l galoppo 6 anni di furiosa storia Manuel de Teffé, director e writer, con il produttore Josè Barroso alla prima americana screenplay dallo sceneggiatore a m e r i c a n o . È i l c i n e m a : u n a catena di montaggio dove ognu- no ha un ruolo scolpito nella pie- tra. Dopo altri 4 mesi ricevetti la sceneggiatura finale, opera che si d i s c o s t a v a u n p o ' d a l l a m i a visione, ma ero comunque con- tento di aver dato il mio contri- buto a un film che reputo stori- camente importante. Finalmente potei smontare il mio Stargate, che era divenuto davvero ingom- brante per le dimensioni del mio studio, e misi in cantina sombre- ri, galoppate, storyboard e tequi- la non bevute. In soldoni la storia è questa, e dal momento che non riesco ad essere politicamente corretto ve ne do adesso una versione "ad usum delphini" ma brutale: Quando il governo messicano di vilissimo stampo autoritario limita fortemente le libertà reli- giose del proprio popolo depor- tando interi ordini religiosi etc. etc., parte della popolazione messicana scende nelle catacom- be, un'altra cerca un infruttuoso dialogo intellettuale col governo illuminato, e una terza, più esa- sperata che mai, prende le armi buzione di un film storico di cui sulla carta non ce ne potrebbe importar di meno. E qui, come mi piace ripetere sempre: "La I Cristeros, guidati dal generale in pensione Enrique Gorostieta Velarde interpretato da Andy Garcia