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GIOVEDÌ 9 APRILE 2015 www.italoamericano.org L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | 19 CHIARA GIGLIO Piazza dell'Unità d'Italia è il salotto buono di Trieste; da sem- pre biglietto da visita della città incanta i turisti di tutto il mondo con la sua eleganza aristocratica. Abbracciata su tre lati da palazzi imponenti, guarda con occhi rapiti verso il quarto lato, unico e impagabile, il mare. Fra Ottocento e Novecento questa piazza insieme alla città che la ospita vissero la loro Belle Epoque, un periodo di fervida attività culturale e artistica. Non era difficile veder passeggiare James Joyce, scrittore irlandese in Italia dal 1904 al 1915, ma anche i triestini Umberto Saba e Italo Svevo. A loro spetta di diritto il ruolo di ciceroni in que- sto piccolo itinerario letterario a Trieste. Le statue in bronzo ubi- cate in punti strategici testimo- niano la loro presenza ancora viva tra gli abitanti. Nei pressi della statua di Saba c'è ancor oggi quella che fu la sua libreria dal 1919 al 1957. All'interno opere preziose, intro- vabili altrove. In Piazza Hortis, invece, di fronte alla statua di Svevo si trova l'ingresso della Biblioteca civica dove è ospitato il museo sveviano. La statua di Joyce è posizio- nata sul ponte lungo il canale di Ponterosso, zona da sempre adi- bita a commerci. Durante la set- timana c'è un variopinto mercato di frutta, verdura ed altre specia- lità alimentari. I tre scrittori erano accomu- nati oltre che dalla passione per la scrittura anche da quella per il caffè, non era raro incontrarli seduti ai tavolini dei caffè che adesso sono denominati "Caffè storici" triestini. Ne restano alcuni molto belli densi di quell'atmosfera retrò, i loro arredi d'epoca e le frequen- tazioni intellettuali li hanno resi famosi. Ancor oggi sono un pia- cevole rifugio per gli scrittori e per tutti quelli che desiderano sorseggiare un buon caffè maga- ri accompagnato da una fetta di torta Sacher, Linzer, Dobos o Rigojanci. Al caffè San Marco, dove è facile incontrare lo scrittore trie- stino Claudio Magris, si tengono Trieste vi dà appuntamento nei suoi caffè storici so carico: provenivano dai porti d i S m i r n e e A l e s s a n d r i a d'Egitto. La Casa d'Asburgo istituì nel 1917 il Porto Franco facendo di T r i e s t e i l p r i n c i p a l e p o r t o dell'Impero d'Austria, dando un importante avvio alle attività commerciali della città e quindi anche al mercato del caffè. Oggi, a secoli di distanza, T r i e s t e è i l p r i m o s c a l o d e l mediterraneo per questo prodot- to. Si sdogana il 30% di tutto il caffè importato in Italia e il con- s u m o p r o c a p i t e è i l d o p p i o rispetto al resto d'Italia. Ogni 2 anni Trieste ospita la più importante fiera B2B sull'in- tera filiera dell'industria del c a f f è e s p r e s s o , s i c h i a m a T r i e s t E s p r e s s o E x p o e d è u n appuntamento imperdibile per tutti gli operatori internazionali del settore. P e r u n t u r i s t a i n v i s i t a a Trieste è difficile districarsi nella vastissima scelta dei caffè proposti, ogni tipo di preparazio- ne non corrisponde a quelle fuori Uno degli splendidi mosaici della Basilica patriarcale di Santa Maria Assunta ad Aquileia anche conferenze e presentazioni d i l i b r i . A n c h e a l C a f f è Tommaseo l'atmosfera è sugge- stiva e d'altri tempi. Il rapporto di Trieste con il c a f f è h a i n i z i o n e l 1 7 0 0 . Arrivarono infatti in quell'epoca le prime navi con il loro prezio- dal nostro territorio. Questi i nomi più comuni: Nero - espresso in tazzina. Nero in B - espresso in bic- chiere. Deca - espresso decaffeinato in tazzina. Deca in B - espresso decaffei- nato in bicchiere. Capo - caffè macchiato in taz- zina. Capo in B - caffè macchiato in bicchiere. C a p o D e c a - d e c a f f e i n a t o macchiato in tazzina Capo Deca in B - macchiato decaffeinato in bicchiere. Goccia - caffè con una goccia di schiuma di latte. Chiedere un cappuccino, per chi è abituato alla tazza grande di caffè con latte e schiuma, è talvolta imbarazzante. Il came- riere vi porterà un caffè in tazza piccola, praticamente un mac- chiato. Se desiderate il cappucci- no in tazza grande dovete speci- ficare cappuccino all'italiana. Strani i triestini, vero? Unici per questo.... Imperdibile in Friuli l'area archeologica e paleocristiana di Aquileia Aquileia ha un'area archeolo- gica di eccezionale importanza, considerata dall'Unesco Patrimonio dell'Umanità. Colonizzata nel 181 a.C., sorge come testa di ponte per la conquista romana delle aree danubiane e con lo scopo di difendere i confini orientali per incrementare il già florido com- mercio tra il bacino del Mediterraneo orientale ed i paesi transalpini. Gli scavi hanno messo in luce resti del foro romano e di una basilica, del sepolcreto, di pavi- menti in mosaico e fondazioni di case, di statue della Via Sacra, dei mercati, di mura, del porto fluviale, di un grande mausoleo e d'altro. La splendida Basilica di Santa Maria Assunta, che si affaccia sulla storica Piazza Capitolo, fu eretta su un edificio del IV seco- lo, su cui vennero effettuati nei storia di Aquileia cristiana dei primi secoli è anche la Cripta degli Scavi con i bellissimi mosaici della chiesa costruita nel IV secolo dal vescovo Teodoro sulle strutture di un'antica villa romana. Merita una visita il Museo Archeologico Nazionale di Villa Cassis, considerato uno dei mag- giori musei archeologici dell'Italia settentrionale con reperti tutti pro- venienti da Aquileia o dalle immediate vicinanze. Degne di note sono le produzioni di gemme incise, vetri e ambre, i mosaici pavimentali e il ricco patrimonio epigrafico e lapidario. Da visitare il Museo Paleocristiano dove si può ammirare la più grande rac- colta di "tituli" in greco e latino, oltre 130 iscrizioni, e altri reperti paleocristiani e altomedievali e dove è possibile ammirare dall'al- to di due grandi terrazze il ricco pavimento musivo. secoli successivi numerosi ampliamenti (poi in gran parte distrutti durante le invasioni bar- bariche). Nel tempio si possono ammirare i famosi mosaici paleo- cristiani (IV sec.) che costituisco- crea uno scenario solenne, ma offre la possibilità di godere di una vista mozzafiato. Poi, di grande rilievo sono gli affreschi della cripta dell'IX sec. Importante per conoscere la no una tappa fondamentale nella storia dell'arte italiana. Il maestoso Campanile della Basilica, costruito verso l'anno Mille come torre di vedetta, dal- l'alto dei suoi 73 metri, non solo Al Caffè San Marco si tengono spesso presentazioni di libri e conferenze Atmosfera suggestiva per una pausa al Caffè Tommaseo