L'Italo-Americano

italoamericano-digital-4-9-2015

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GIOVEDÌ 9 APRILE 2015 www.italoamericano.org L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | 17 Come cercare di dare conto "delle fratture che oggi ci circon- dano e che abbondano in ogni angolo del panorama mondiale, rievocano le macerie evanescenti di precedenti catastrofi accumu- latesi ai piedi dell'angelo della s t o r i a n e l l ' A n g e l u s N o v u s ? Come afferrare appieno l'inquie- tudine del nostro tempo, renderla comprensibile, esaminarla ed articolarla?". Prova a rispondere alle domande e a dare concretez- za ai desideri, ai sogni, alle uto- pie dell'oggi Okuwui Enwezor, curatore della prossima Biennale internazionale d'arte di Venezia con la sua indagine sul palcosce- nico della creatività attraverso lo sguardo global di 136 artisti pro- venienti da 53 Paesi. Dominano gli Stati Uniti e l'Africa con una quarantina di nomi, ma non mancano le zone più disastrate del mondo: Siria, Palestina, Iraq, Egitto, Pakistan. T r a i n o m i c i s o n o B r u c e Nauman, Joan Jonas, George Baselitz, Christian Boltanski, Philippe Parreno, Carsten Holler, T h o m a s H i r s h o r n , M a r l e n e Dumas, Cao Fei, Calzadilla, Steve MacQueen. Solo quattro gli italiani, di cui due scompar- si, Fabio Mauro e Pino Pascali, e due artiste, Monica Bonvicini e Rosa Barba, nate in Italia, ma attive a Berlino. Curatore, artisti, attivisti, pubblico saranno i protagonisti di All the world's Futures. Q u e s t o i l t i t o l o d e l l a 5 6 ^ E s p o s i z i o n e I n t e r n a z i o n a l e d'Arte di Venezia. Al centro della Biennale c'è la nozione di esposizione come palcoscenico: verranno esplorati progetti storici ed antistorici pri- vilegiando nuove proposte e lavori composti da artisti, cinea- sti, coreografi, attori, performer, compositori e scrittori invitati a lavorare da soli o in gruppo. L'immensa mostra è strutturata attraverso uno strato di filtri- guida utilizzando la traiettoria storica che la Biennale ha per- corso durante i suoi 120 anni di vita. Attraverso tale traiettoria sarà possibile riflettere sull'at- tuale stato delle cose e sull'appa- renza delle cose. Il primo filtro, la Vitalità e la durata epica, al centro dei pro- g e t t i c h e s i s v o l g e r a n n o nell'Arena sarà la grande novità di questa Biennale progettata dall'architetto David Adjaye. Attorno alle opere proposte una serie di eventi avranno il compi- to di drammatizzare lo spazio espositivo secondo una conce- z i o n e d i n a m i c a , i n c o n t i n u o svolgimento. Centro nevralgico della Biennale, l'Arena si confi- gura come un open space di con- fronto permanente con una pro- grammazione interdisciplinare dal vivo ed una costante, la lettu- ra de Il Capitale di Marx da parte di attori diretti dal regista Isaac Julien. Spiega Enwezor: "Esiste una preoccupazione diffusa al centro della nostra epoca, la natura del Capitale, sia nella sua funzione Nei Giardini della Biennale con il loro insieme di Padiglioni, all'Arsenale, alle Corderie e in altri spazi selezionati a Venezia, gli artisti, avendo come punto di partenza il concetto di giardino, realizzeranno sculture, perfor- mance, film, installazioni. Così che i luoghi potranno racconta- re convergenze e intersezioni, sovrapposizioni, prospettive, a s s e c o n d a n d o i l p e n s i e r o d i Jung, nume tutelare della scorsa edizione veneziana, (in ogni caos vedeva "un cosmo, in ogni disordine un ordine segreto") o di Claudel per cui se nell'ordine r i t r o v i a m o " i l p i a c e r e d e l l a ragione", nel disordine c'è "la delizia dell'immaginazione". Un'edizione che si vuole sol- leciti contemporaneamente pen- siero, emozione, percezione, fra incertezze, inquietudini, dubbi, interrogativi, messi in conto per un'arte con il compito non facile di rispecchiare una contemporaneità altamente ete- rogenea e massimamente inquie- ta. Una grande mostra-ricerca, come sottolinea il presidente della Biennale Paolo Baratta, con cui si vuole riflettere sulle spinte creative degli artisti attra- verso opere del passato e del p r e s e n t e c h e s t i m o l a n o a d sia nella sua realtà. Il Capitale è il grande dramma della nostra e p o c a . O g g i i n c o m b e p i ù d i qualsiasi altro elemento su ogni sfera dell'esistenza, dalle preda- zioni dell'economia politica alla rapacità dell'industria finanzia- ria". La riflessione servirà a ren- dere conto di tutti gli aspetti, positivi e negativi, di questo M o l o c h d e i n o s t r i t e m p i . P r o f i t t o , i n t e r e s s e , r e n d i t a , rischi e vantaggi della lunga avventura che ha ispirato teorici della politica, economisti e siste- mi ideologici in tutto il mondo, attraverso un articolato program- ma lungo sette mesi che si svol- gerà senza soluzione di conti- nuità attraverso la lettura dal vivo dei quattro libri di Das Kapital e si amplierà con recitals di canti di lavoro, discussioni, assemblee e proiezioni di film dedicati alle più diverse esplora- zioni e teorie del Capitale. Le performance non si limite- ranno allo spazio dell'Arena, ma continueranno altrove attraverso il filtro del Giardino del disordi- ne, grande metafora per esplora- re l'attuale "stato delle cose", la pervasiva struttura di disordi- ne che caratterizza oggi l'am- biente, la geopolitica, l'econo- mia a livello globale. FRANCESCA GRAZIANO no un'originale interpretazione del concetto di avanguardia sal- dando sperimentazione linguisti- ca e dialogo inquieto con quel- l'immenso giacimento che è la memoria. La scelta, necessaria- mente parziale, risulta un'inte- ressante commistione tra periodi e generazioni. I nomi: Claudio Parmeggiani, Jannis Kounellis, Mimmo Paladino gli artisti stori- cizzati fra Transavanguardia, Concettualismo e Arte Povera. V a n e s s a B e e c r o f t , A n d r e a Aquilanti, Alis/Filliol (il duo R e s p i n o - G e n n a r i n o ) , N i n o Longobardi, Marzia Migliora, L u c a M o n t e r a s t e l l i , N i c o l a S a m o r ì , F r a n c e s c o B a r o c c o , A n t o n i o B i a s u c c i , G i u s e p p e Caccavale, Paolo Gioli, (artista tra cinema e letteratura, fonda- mentale la sua esperienza a New Y o r k a f i n e a n n i ' 6 0 d o v e c o n o s c e i l N e w A m e r i c a n Cinema e in pittura la Scuola di New York che gravita attorno a Leo Castelli e Martha Jackson). Alla rosa dei magnifici 15 appar- tiene anche l'italo americano A l d o T a m b e l l i n i ( S y r a c u s a 1930), esponente di spicco della scena artistica underground sta- Vanessa Beecroft, artista di Genova, vive e lavora a Los Angeles. Qui con una sua performance Per 'All the Worlds' Futures' la Biennale di Venezia interpreta l'inquietudine con artisti italo-americani L'artista italo-americano (originario della Toscana) Aldo Tambellini con alcune sue opere underground tunitense e pioniere della video- arte. Biennale d'arte di Venezia 2 0 1 5 : G i a r d i n i - A r s e n a l e 10.00-18.00, dal 9 maggio al 2 2 n o v e m b r e 2 0 1 5 . www.labiennale.org Okuwui Enwezor (Nigeria 1963), curatore e critico d'arte, è attualmente direttore della Haus d e r K u n s t d i M o n a c o d i Baviera. Già direttore artistico della Johannesburg Biennale in Sudafrica '96-'98, ha diretto D o c u m e n t a 1 1 a K a s s e l i n G e r m a n i a , l a B i e n n a l e d i Siviglia in Spagna, la Triennale d'Arte di Parigi al Palais de Tokyo. Afropolitan dal lungo curriculum accademico negli Usa, è stato Rettore degli Affari accademici al San Francisco Art I n s t i t u t e , V i s i t i n g P r o f e s s o r a l l ' U n i v e r s i t à d i P i t t s b u r g , University of Illinois e alla Columbia University di New York. Moltissime le mostre da lui curate, fra queste alla Tate Modern di Londra, al Queens M u s e u m , a l l ' I n t e r n a t i o n a l Center of Photografy e al Guggenheim Museum di New York. culturali, è curato da Vincenzo Trione. " Il mio progetto genera- le – spiega Trione - nasce da un'idea di Walter Benjamin sul concetto di immagine dialettica. (Solo le immagini dialettiche sono autentiche immagini). I 15 artisti selezionati appartengono a diverse generazioni e propongo- immaginare altre realtà, oltre lo stato e l'apparenza delle cose. PADIGLIONE ITALIA - La memoria è il filo conduttore del Padiglione Italia organizzato dal Ministero per i Beni e le Attività Vincenzo Trione curatore del Padiglione Italia alla Biennale di Venezia

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