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GIOVEDÌ 30 APRILE 2015 www.italoamericano.org 27 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | Dalla terra alla tavola: la filiera agroalimentare scommette sullo stile italiano A Firenze l'appuntamento più a t t e s o d e l l ' a n n o d e l m o n d o d e l l ' e n o g a s t r o n o m i a e d e l l a ristorazione italiana: il "Premio Italia a Tavola" con il talk show dal titolo "Dalla terra alla tavola - Lo stile italiano è Doc". Per la prima volta alla presen- za del Ministro delle Politiche A g r i c o l e c o n d e l e g a a E x p o Milano, Maurizio Martina, sono stati affrontati temi cruciali per il settore. L'obiettivo era spingere per un'alleanza fra produttori di materie prime e ristoratori per irrobustire la filiera agroalimen- tare nazionale, facendo dei risto- ranti di qualità i garanti e i pro- motori dei prodotti tipici e del territorio. Un modo per dare più f o r z a a l s i s t e m a a l i m e n t a r e facendone a tutti gli effetti una delle gambe forti dello stile ita- liano insieme ad arte-cultura e moda-design. Al dibattito hanno partecipato M a u r i z i o M a r t i n a , M a s s i m o Bottura, cuoco e titolare del ristorante Osteria Francescana di Modena, Lino Stoppani, presi- dente Fipe-Federazione italiana pubblici esercizi, Ettore Prandini che è il vicepresidente nazionale Coldiretti con delega a Expo, Aldo Cursano, vicepresidente vicario Fipe, Donatella Cinelli C o l o m b i n i p r e s i d e n t e d e l Consorzio vino Orcia, Tiziano T e m p e s t i n i d i r e t t o r e C o n f C o m m e r c i o F i r e n z e e Alberto Lupini, direttore di Italia a Tavola. Il Ministro ha elogiato la qua- lità e l'impegno di tutti gli attori della filiera, ma ha anche spro- nato a non adagiarsi sugli allori, perchè altri Paesi, cosiddetti emergenti, stanno facendo passi da gigante. Inoltre occorre com- battere la contraffazione che col- pisce i nostri prodotti: Expo nei prossimi 6 mesi sarà una vetrina fondamentale per i cibi italiani autentici. Italia a Tavola lavora da sem- pre con questo obiettivo e la manifestazione a Firenze è stata un ulteriore contributo in questa direzione con la premiazione dei "Personaggi dell'anno 2014 del- l'enogastronomia e della ristora- zione", eletti attraverso un son- daggio online di Italia a Tavola a l q u a l e h a n n o p a r t e c i p a t o quest'anno oltre 154.000 utenti del web. Sono stati inoltre consegnati i premi speciali "Award Italia a Tavola-Fipe 2014" ad alcune personalità di spicco del settore ristorazione, rappresentanti di istituzioni e imprenditori, che si sono particolarmente distinti nella valorizzazione del Made in Italy agroalimentare. Il "Premio Italia a Tavola" è organizzato in collaborazione con Fipe (Federazione italiana d e i p u b b l i c i e s e r c i z i ) , Confcommercio Firenze ed Ebtt (Ente bilaterale turismo tosca- no), con molti sponsor come C o n s o r z i o G r a n a P a d a n o , T r e n t o d o c , C o n s o r z i o V i n o Chianti. I personaggi dell'anno 2014 d e l l ' e n o g a s t r o n o m i a e d e l l a r i s t o r a z i o n e s o n o : L u c a Montersino, Edoardo Raspelli, NICOLETTA CURRADI Il Presidente Barack Obama Gli Stati Uniti valgono 1,1 miliardi di euro per i produttori italiani Tra cuochi e stilisti: ecco come valorizzare il made in Italy (Ph. Italia a tavola) Show cooking tra stile, moda ed eleganza a tavola (Ph. Italia a tavola) Paolo Ciaramitaro e Francesco Cione, i personaggi più votati, n e l l e r i s p e t t i v e c a t e g o r i e (Cuochi, Opinion leader, Maitre e Sommelier, Barman), durante il sondaggio che Italia a Tavola propone ogni anno per valoriz- zare i professionisti dell'enoga- stronomia e della ristorazione, che attraverso il loro lavoro diventano promotori del meglio dell'agroalimentare made in Italy. Sono stati consegnati anche i prestigiosi "Award 2014 Italia a Tavola-Fipe" a quattro persona- lità che si sono distinte nella filiera dell'agroalimentare per il loro costante e prezioso impe- gno. "L'idea è avvicinare i produt- tori ai ristoratori, per mettere ancor più in evidenza le eccel- lenze del nostro paese" ha spie- gato Lupini che dopo aver rea- l i z z a t o " c u o c h i a c o l o r i " h a anche ideato "produttori a colo- ri", una galleria di ritratti di pro- duttori celebri. Con l'evento sono stati messi a confronto chef e stilisti con un cocktail di stelle, tutto basato sul finger food. In campo 15 cuochi ed altrettanti g i o v a n i s t i l i s t i d e l l o I e d d i Firenze, le cui creazioni erano abbinate ai vari piatti. Negli Usa il principale mercato di sbocco per i produttori di vino italiani Gli Stati Uniti sono diventati nel 2014 i maggiori consumatori di vino del mondo davanti alla Francia e all'Italia con un quanti- tativo annuo vicino ai 30 milioni di ettolitri. È quanto afferma la Coldiretti, che con un milione e mezzo di associati è la principale organizzazione degli imprendito- ri agricoli italiani a livello nazio- nale ed europeo, nel commentare positivamente l'apprezzamento del Presidente degli Stati Uniti Barack Obama per il vino rice- vuto in dono dal premier italiano Matteo Renzi durante la visita alla Casa Bianca. S i t r a t t a , s o t t o l i n e a l a Coldiretti, di un segnale impor- t a n t e p e r l a p r o m o z i o n e d e l Made in Italy all'estero soprat- tutto in occasione dell'Expo che rappresenta un'occasione unica p e r s p i n g e r e l e e s p o r t a z i o n i a g r o a l i m e n t a r i i t a l i a n e c h e h a n n o r a g g i u n t o n e l 2 0 1 4 i l valore record di 34,3 miliardi di euro (+2,4 per cento). Il vino, spiega Coldiretti, rap- presenta il prodotto agroalimen- tare Made in Italy maggiormente esportato per un valore di 5,1 miliardi nel 2014 con gli Stati Uniti che sono il principale mer- cato di sbocco extracomunitario d e l l e n o s t r e b o t t i g l i e p e r u n importo di 1,1 miliardi di euro, il massimo di sempre. L'Italia è il principale fornitore straniero di vino degli Usa per u n q u a n t i t a t i v o d i c i r c a 2 , 4 milioni di ettolitri, superiore di 1 m i l i o n e d i e t t o l i t r i a q u e l l o dell'Australia, secondo paese verso il mercato Usa, che in pas- sato aveva insidiato la leadership italiana. Negli Stati Uniti sono partico- larmente apprezzati il Chianti, il Brunello di Montalcino, il Pinot Grigio, il Barolo e il Prosecco. Le esportazioni sono determi- nanti per compensare il calo dei consumi interni di vino che sono scesi al minimo storico attorno ai 20 milioni di ettolitri, con un taglio del 19 per cento dall'inizio della crisi nel 2008. Quelli americani sono numeri decisamente importanti per il settore se si considera che i con- sumi di vino degli italiani sono scesi al minimo storico nel 2014 e dall'inizio della crisi è sparito dalle tavole degli italiani un bic- chiere di vino su cinque. In Italia sono crollati gli acquisti di vino delle famiglie e i consumi nazio- nali sono scesi attorno ai 20 milioni di ettolitri, con un taglio del 19% dall'inizio della crisi.