L'Italo-Americano

italoamericano-digital-4-30-2015

Since 1908 the n.1 source of all things Italian featuring Italian news, culture, business and travel

Issue link: https://italoamericanodigital.uberflip.com/i/503667

Contents of this Issue

Navigation

Page 28 of 47

GIOVEDÌ 30 APRILE 2015 www.italoamericano.org 29 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | Intervista a Francesco Munzi, il cui film Anime Nere giunge negli USA I l r e g i s t a e s c e n e g g i a t o r e romano Francesco Munzi, dopo aver girato due lungometraggi incentrati sul tema scottante del- l'immigrazione in Italia, ha bril- lantemente dato forma alla sua ultima visione artistica: Anime Nere (distribuito da Vitagraph negli USA con il titolo: Black Souls). Il film, liberamente tratto dall'omonimo romanzo del cala- brese Gioacchino Criaco, rac- conta di una tragedia familiare, all'interno dalla piaga nostrana d e l l a ' N d r a n g h e t a . D o p o l a calda accoglienza all'ultima edi- z i o n e d e l l a M o s t r a I n t e r n a z i o n a l e d ' A r t e Cinematografica di Venezia, quest'opera intensa e vibrante, i n p r o g r a m m a a l L a n d m a r k Nuart Theatre di Los Angeles dal 24 aprile, mira a fare breccia nelle "anime" d'oltreoceano. La prima e l'ultima inqua- dratura sono sempre partico- larmente significative in un film. Ci parli delle sue scelte in Anime Nere. Il film inizia ad Amsterdam, i n O l a n d a , e s i c o n c l u d e a d A f r i c o , u n p a e s i n o d e l l a Calabria ionica. Questo contra- sto d'immagini funge da corto- circuito, anche geografico, per raccontare di personaggi che, da un lato sono arrivati in tutto il globo, da Milano passando per Amburgo, Amsterdam e persino in Messico, ma dall'altro devo- n o c o n t i n u a r e a " d a r c o n t o " delle loro azioni al loro paese d'origine, Africo, luogo in cui tutto nasce e dove tutto finisce. Sono interessanti la simme- tria e, al contempo, il contra- sto tra la scena in cui Luciano, uno dei tre fratelli protagoni- sti, cura la ferita sul collo di una delle sue capre e quella in cui il fratello Luigi brutalmen- te ne sgozza una. Questo tipo di mafia calabre- se, la 'Ndrangheta, ma anche questo tipo di popolazione, si divide tra una dimensione arcai- ca e una dimensione moderna, tipica dei personaggi che hanno lasciato la loro terra d'origine. C'è un rapporto molto forte tra questi fratelli così diversi tra loro: Luigi, pur conservandone i simboli esteriori, ha tradito la propria terra. Il suo rapporto c o n l a c a p r a , s i m b o l o d e l l a montagna dell'Aspromonte, è un rapporto di superficie, di semplice sfruttamento. Lo sgoz- za e se ne ciba. Luciano, invece, le cura le capre tentando di tor- nare a un passato che non esiste più. Il suo rapporto con la mon- tagna è morboso, intenso. Egli rimane l'unico ancora legato al gregge, al mestiere del padre, alla sua antica casa tra i ruderi di un paese abbandonato. L a s c e n a i n c u i V a l e r i a , moglie milanese del terzo fra- tello, Rocco, si siede accanto alla suocera in lutto, esprime coincisamente ed efficacemen- te il contrasto tra i due mondi. Q u e s t ' a s p e t t o è p r e s e n t e n e l l ' o m o n i m o r o m a n z o d i Gioacchino Criaco, oppure si tratta di una sua aggiunta? Il romanzo descrive il mede- simo mondo, ma è molto diver- so dal film. Esso si svolge a cavallo degli anni '70, '80 e '90 e segue la formazione criminale di alcuni bambini calabresi che diventano delinquenti dediti al traffico di droga, all'interno della 'Ndrangheta. Nel processo di adattamento cinematografico ho trasformato i tre personaggi, che nel romanzo sono amici, in fratelli, trasponendo inoltre le vicende ai giorni nostri, in una sorta di "sequel" dell'opera let- teraria. Il contrasto tra il mondo chiuso calabrese, autoreferen- ziale e incapace di riconoscere l'altro da sé, e quello milanese è rappresentato nel romanzo dal personaggio di Giulia, fidanzata di uno dei tre ragazzi, che intui- sce il mondo da cui il compagno p r o v i e n e , m a n o n l o a f f e r r a completamente. Il mio perso- naggio di Valeria va oltre: infat- ti, lei si sente lontana dal mondo malavitoso calabrese e quasi lo g i u d i c a , p e r ò , a l c o n t e m p o , gode dei frutti della ricchezza di origine criminale del marito, c h i u d e n d o o c c h i e o r e c c h i e , s a l v o p o i s t u p i r s i q u a n d o l a vicenda volge verso la tragedia. Lei rappresenta l'ipocrisia di molte "zone grigie" italiane, che si affiancano al mondo crimina- le, alimentandolo e insieme pre- tendendo di non farne parte. Personalmente ritengo che il personaggio di Luciano, il più taciturno, sia il più espres- sivo e intenso. È d'accordo? Luciano rappresenta certa- mente il cuore, il motore princi- pale del film. Egli è un perso- n a g g i o c h e a v e n d o s u b i t o i l trauma dell'uccisione del padre, anni prima rispetto alle vicende del film, aspetta e insieme teme l'arrivo della tragedia. In parti- colare, egli conosce molto bene il proprio figlio, meglio di quan- to il ragazzo non conosca se VALERIO VIALE s t e s s o . L u c i a n o t e m e c h e i l figlio possa riportare il catacli- sma all'interno della famiglia. Nonostante Luciano sia nato e cresciuto in una famiglia della m a l a v i t a , e g l i p o s s i e d e u n germe positivo. S'impegna nel proibitivo compito di "minare" una mentalità, che non è estra- nea, ma condivisa dai suoi due fratelli. È un personaggio tragi- c o , d a l g r a n d e f a s c i n o . Sopraffatto dal dolore, giungerà infine a compiere l'atto estre- mo. Più del conflitto tra i due clan mafiosi, a me come regi- sta/sceneggiatore e ai miei co- sceneggiatori interessava mette- re al centro il conflitto all'inter- no della famiglia dei protagoni- sti. C i p a r l i d e l l a s p l e n d i d a fotografia. In particolare, l'e- lemento atmosferico nel film e il paese diroccato. Ho proseguito in Anime Nere la mia collaborazione storica con il direttore della fotografia, Vladan Radovic, con cui condi- v i d o l a m i a f o r m a z i o n e . A b b i a m o s c e l t o d i g i r a r e i n inverno perché cercavamo un tono cupo per questa storia di morte, che converge verso la tragedia. Per gli esterni abbiamo dato preferenza alle giornate nuvolose. Per gli interni abbia- mo mirato a forti contrasti, sul m o d e l l o f i g u r a t i v o d i Caravaggio, vero e proprio mae- stro del chiaroscuro. Di concerto con gli scenografi, abbiamo tap- pezzato gli interni di carte da parati. Abbiamo calcato la mano sull'oscurità ambientale, che è anche quella interna ai perso- naggi. Ho richiesto una densità maggiore perfino per le scene solari, chiedendo di "spegnere il sole della Calabria". Ci racconti le sue impres- sioni sull'accoglienza iniziale del suo film negli Stati Uniti, nello specifico a New York, p r i m a d e l l ' u s c i t a a L o s Angeles. Ci dica anche qualco- s a s u l s u o r a p p o r t o c o n quest'ultima. Sono rimasto stupito dalla calorosa accoglienza del mio film. Anime Nere ha ricevuto recensioni straordinarie da parte d e l l a c r i t i c a s t a t u n i t e n s e . L'approccio d'analisi è stato attento e originale, facendomi r i f l e t t e r e s u a s p e t t i c h e n o n avevo preso in considerazione. Il mio primo e unico soggiorno a Los Angeles risale al novem- bre scorso, per la prima del mio film all'Aero Theatre in Santa Monica, in occasione del festi- val Cinema Italian Style. Il mio ricordo più bello dell'esperienza californiana è stato senz'altro la mia passeggiata lungo il litorale di Santa Monica, dinanzi all'o- ceano. E la luce speciale di Los Angeles. Il regista di Black Souls Francesco Munzi. Photo Courtesy of Vitagraph Films

Articles in this issue

Links on this page

Archives of this issue

view archives of L'Italo-Americano - italoamericano-digital-4-30-2015