L'Italo-Americano

italoamericano-digital-6-11-2015

Since 1908 the n.1 source of all things Italian featuring Italian news, culture, business and travel

Issue link: https://italoamericanodigital.uberflip.com/i/525588

Contents of this Issue

Navigation

Page 31 of 47

GIOVEDÌ 11 GIUGNO 2015 www.italoamericano.org 32 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | O g n i v o l t a c h e N i c k Dioguardi, aliese di nascita ma californiano di adozione, distolti gli occhi dalla sue amate auto- mobili d'epoca, nel suo garage P e r N i c k D i o g u a r d i i l s u o paese natale era rimasto così: un desiderio di ritorno, di un mondo diverso da quello che era diven- tato il suo modo di essere. Campione mondiale per ben tre volte di formula Indy (5000 cc), incoraggiato ad intraprende- interessanti progettati negli ulti- mi trent'anni di storia automobi- listica. Tuttavia, pur vivendo e lavo- r a n d o i n C a l i f o r n i a , a L o s A n g e l e s , a d u e p a s s i d a Hollywood, non ha mai dimenti- cato la Sicilia, l'Italia. Ma è in America che collezio- na successi e per questo motivo lo idolatravano, lo chiamano per- fino "Dio" accorciando il suo c o g n o m e o s t i c o a l l a l i n g u a inglese e siglando, quindi, con l'ineffabile sillaba la sua capa- cità di pilota ed il suo essere carismatico. Ha conosciuto grandi nomi del cinema, dello spettacolo, della finanza, dell'industria, americani e italiani. Ogni qualvolta un italiano illu- stre si recava a Los Angeles, Nick era sempre al tavolo con lui. Fu così che ha personalmen- t e c o n o s c i u t o D o m e n i c o M o d u g n o , T o t o C o t u g n o , Luciano Pavarotti e perfino Enzo Ferrari e poi Gianni Agnelli e ancora Raoul Gardini, Vittorio Gassman, Gina Lollobrigida, R o b e r t D e N i r o , V i t t o r i o Emanuele... e tanti altri. Della bellissima attrice ameri- cana Jane Mensfield (diva degli anni ´60 e rivale in celluloide di Marilyn Monroe) con la quale, si dice, abbia vissuto una affettuosa a m i c i z i a , p o s s i e d e l a J a g u a r bianca. Ha fatto lo stunt-man ne "Il maggiolino tutto matto" lavoran- d o c o n l a W a l t D i s n e y Productions; è stato la controfi- gura di Jamer Garner in "Grand Prix"; ha lavorato con Steve Mc Queen in "Le Mans" e poi anco- ra con Paul Newman; con Elvis Presley ha girato tre film. Ha interpretato tre ruoli diversi ne "Il Padrino " parte terza. Ma per una vita così intensa ed appassionata il rischio è stato sempre in agguato. Il 30 maggio del 1973, alle ore 14,30 circa, all'uscita da una curva vicina al traguardo della pista di Riverside a 300 Km/h con 27´´ di vantaggio si rompe la sospensione posteriore, l'auto- mobile si impenna, va ad infran- gersi contro il guard rail. È tutto un rogo: brucia l'automobile, Nick si trasforma in una torcia umana, ma riesce ad uscire mira- colosamente dall'auto: non era ancora l'ultimo dei suoi giorni! Si salva, ma è costretto a rima- nere ricoverato per un anno inte- r o i n o s p e d a l e , a l M e m o r i a l Hospital di Glendale, e si trova fatalmente nella stessa stanza in cui una ventina d'anni prima si era trovato, purtroppo morendo- vi, un altro mito: James Dean. Finalmente dopo innumerevoli cure e autotrapianti di pelle rico- mincia a vivere, a pilotare e a sognare. S o g n a d i p a r t e c i p a r e c o m e pilota alla Targa Florio, di tuffar- si nell'avventura automobilistica più romantica e fra le più antiche una Ford "Cobra" - ma impegni di scuderia non glielo consento- no. Per il cinquantesimo anniver- sario della Ferrari gli si offre l'opportunità di percorrere tutto il circuito originale della targa, insieme ai "cavallini", lui, con l'unica Lotus che si confonde fra i rettilinei e i tornanti delle vec- chie strade del percorso. Si può così misurare con pro- fessionisti anche in Italia, ma... come sarebbe stato bello parteci- pare ad una vera e propria gara! Nick adesso accarezza anche un altro sogno: quello di fondare in Sicilia una scuola per piloti di formula. Ci diceva: "Ai nostri giovani non manca né il talento né la passione: mancano le strut- ture, le occasioni. Se si desse ai ragazzi maggiore possibilità di esprimersi e di cimentarsi in campi diversi da quelli più tradi- zionali ed usuali, verrebbero cer- tamente fuori le loro capacità e si allontanerebbero da attività poco costruttive o addirittura dalla delinquenza e dallo sban- damento di cui, talvolta, sono preda". Ritornava tutti gli anni ad Alia dove si fermava giusto il tempo necessario per rivedere gli amici d'infanzia e per organizzare qualche raduno di auto storiche a cui non mancava di partecipa- re; controllare i motori delle sue automobili - rigorosamente d'e- poca - e di nuovo volava su un Il pilota Nick Dioguardi, siciliano di nascita e californiano d'adozione Nick Dioguardi, vita da campione della sua amata Alia, sollevava la testa e guardava lontano, rivi- veva - ci diceva - i giorni in cui ragazzo, appena quattordicenne, andò in America a trovare la m a d r e p o r t a n d o c o n s é b e n poche cose, la prima delle quali l'idea fissa di pilotare un'auto da corsa per "correre!". Alia è un paese di montagna, a l l e p r i m e a v v i s a g l i e d e l l e Madonie, tranquillo della sere- nità che si vive solo nelle carto- line ingiallite di un tempo che fu. Neppure la scoperta delle Grotte della Gurfa a 4 Km di distanza dall´abitato, raro ed impareggiabile esempio di archi- tettura rupestre, meta di turisti e speleologi provenienti da ogni parte del mondo, ha turbato la tranquillità di questo paese. Così come non ne ha cambiato abitudini e ritmi di vita la pre- senza di antropologi, sociologi e s c i e n z i a t i d i o g n i p a r t e d e l globo, dopo il ritrovamento, nel 1996, di 400 morti per un'epide- mia di colera avvenuta nel 1837. re la guida di questi bolidi dal famosissimo pluricampione (ben 5 t i t o l i m o n d i a l i ! ) M a n u e l Fangio di cui divenne poi grande amico, ha pilotato i prototipi più Dioguardi poco prima di una gara Nick Dioguardi durante la American Road Race of Champions aereo verso l'America. La famiglia, altri amici, lo a t t e n d e v a n o e d a n c h e i f a n s ancora numerosissimi che non dimenticavano il loro idolo che ha regalato loro tante emozioni e che continuano a chiamarlo "Dio". Il cuore però che tante emozio- ni ha vissuto, ha sofferto, ha g i o i t o a n c h e p e r l ' a m o r e d i Carmela, la sua seconda moglie, aliese come lui, dopo tante soffe- renze e interventi lo ha abbando- nato, non ce l'ha fatta più e l'11 maggio scorso ha smesso di bat- tere e non gli ha dato più la pos- sibilità di lottare, di vincere l'en- nesima sfida, l'ennesima corsa. Alia intanto continua a sonnec- chiare all´ombra della bellissima rocca che la domina e ne fa un luogo particolarmente suggestivo dove siamo certi di risentire al più presto il rombo di una "Lotus Elan" fra i tornanti e di vederne alla guida, capelli al vento e occhiali da sole il nostro campio- ne. Addio Nick, resterai per sem- pre nei nostri cuori col tuo sorri- so, la gentilezza e la tua grande voglia di vivere. del mondo. Sarebbe stato per Nick rivivere la Sicilia come l'America, un ritorno alle origini raccogliendo - come sperava - successi anche nella sua terra. Nel 1967-68 gli si presenta l'occasione ma deve rinunciarvi - era pronta per lui (ci racconta con una punta di rammarico) TERESA DI FRESCO Nick Dioguardi con Teresa Di Fresco durante uno dei suoi ritorni a casa, ad Alia, nel Palermitano

Articles in this issue

Links on this page

Archives of this issue

view archives of L'Italo-Americano - italoamericano-digital-6-11-2015