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GIOVEDÌ 25 GIUGNO 2015 www.italoamericano.org 27 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | Barolo, storia piemontese e tradizione enologica per il re dei vini La Strada del Barolo e grandi vini di Langa è un percors o segnalato che attraversa le colli- ne della Langa del Barolo, abbraccia le cantine produttrici e le aziende agricole per offrire ai A lbes e, N ovello, Roddi, Roddino, Rodello, Serralunga d'Alba, Sinio e Verduno: uno degli scenari più affascinanti che il territorio piemontese possa offrire, luogo d'origine di alcuni fra i rossi piemontesi più noti al mondo. Da dove prende il nome il delle Finanze del Re Sole. Fu proprio Juliette ad intuire le grandi potenzialità del vino pro- dotto a Barolo che, solo dopo una completa fermentazione ed un prolungato affinamento in legno, poteva rivelare tutte le qualità tipiche del suolo e del vitigno: il Nebbiolo, potente ed austero, in grado di durare nel tempo e di esprimere tutte le caratteristiche di questo straordi- nario terroir. Fu Juliette che spedì 325 carri carichi di Barolo a Re Carlo Alberto di Savoia. E così stupì la Corte, decretando la nascita del "vino dei re". Nel 1864, con la morte di Juliette, la prestigiosa dinastia dei Falletti si estinse: per perpetuarne il ricordo e l'at- tività benefica, fu creata, per volontà della Marchesa l'Opera Pia Barolo. Barolo non solo dà i natali all'omonimo e pregiatissimo vino, ma è anche il borgo medioevale che rappresenta una sorta di capitale per il territorio: se Alba è il centro nevralgico delle Langhe, un po' per la gran- dezza della città e un po' per l'importanza del tartufo bianco, Barolo costituisce il secondo polo di attrattiva, attorno al quale, sulle colline circostanti, sorgono altri magnifici e impor- tanti borghi medioevali, quali La Morra, Serralunga, Castiglione Falletto, Roddi. Per comprendere al meglio la storia di questo vino e di questo territorio, si consiglia di visitare il Wimu, il Museo del vino, nelle sale del Castello di Barolo, che ha caratteristiche innovative, lontane dalla museologia classi- ca e conduce il visitatore in un viaggio attraverso la produzione, la cultura e la tradizione del vino. Tra i produttori della Strada di Barolo, la Cas cina del Monastero a La Morra vanta ori- gini molto antiche nella tradizio- ne dei monaci benedettini che hanno vissuto in questo luogo 300 anni introducendo la coltura della vite. Tra i vini prodotti, c'è il Barolo "Bricco Luciani" il cui affinamento avviene in piccole botti francesi dove il vino riposa per un anno, per poi passare in botti di rovere di Slavonia per due anni e, infine, per ancora un anno in bottiglia; il Barolo Annunziata, maturato in cantina almeno tre anni. Il Langhe Nebbiolo Doc dal colore rosso rubino intenso, derivato dall'in- vecchiamento di un anno in botti di rovere, accompagnato dai pro- fumi floreali e dal gusto fruttato. Un'altra interessante realtà della Strada del Barolo è rappre- s entata dalla cantina Ciabot Berton, così chiamata dal nome di un rudere all'interno della tenuta, gestita dalla famiglia Oberto che vanta origini antiche, tanto che già nel 1200 in un documento catastale di La Morra si fa riferimento al cognome Obertus, di origine germanica.. Sul finire degli anni '50 del s ecolo s cors o Luigi O berto, insieme al padre Giovenale, col- tivava due ettari di Nebbiolo s ulla collina di Bricco S an Biagio, vendendo le uve al mer- cato di A lba. In quegli anni Luigi decise di realizzare una cantina e di vinificare con l'o- biettivo di dare maggior valore al proprio lavoro. Le prime annate di Barolo furono imbotti- gliate a partire dal 1961. Si trat- tava di poche migliaia di botti- glie, una sorta di riserva della botte migliore; una parte della produzione, invece, venne ven- duta sfusa alle grandi cantine della zona. Con il passare degli anni si aggiunsero altre terre da destinare alla coltivazione della vite, fino a raggiungere i circa 12 ettari attuali. Tra i vini prodotti il Barolo Roggeri, il Barolo Ciabot Berton, il Barolo Rocchettevino, il Langhe Nebbiolo, ma anche Favorita, Barbera e Dolcetto d'Alba. L'azienda Mario Rivetti di Alba, di storica fondazione, nasce dalla passione di una fami- glia per il mondo agricolo ed enolo gico. D al 1968 M ario, Rivetti, spinto dalla passione per il mondo agricolo ed enologico, ha vinificato le proprie uve e ha commercializzato i propri vini. Nel 2000, dopo la prematura ed improvvisa scomparsa di Mario, le figlie hanno assunto la condu- zione dell'azienda continuando la tradizione di famiglia. La conduzione oggi è nelle mani di Loredana e Anna Maria che, cresciute tra vigne e vini, si occupano dell'intera gestione dell'azienda insieme ai loro mari- ti D omenico e G ius eppe. La famiglia segue interamente i pro- cessi delle proprie uve dalla col- tivazione dei vigneti, alla vinifi- cazione, imbottigliamento e ven- dita diretta dei propri prodotti, mantenendo intatta la tradizione ereditata. L' azienda M ario Rivetti produce il N ebbiolo d' A lba Bricco Capre D oc, il Barbera d'Alba Bricco Capre Doc e il Dolcetto d'Alba Bricco Capre Doc. Tutte le realtà vini- cole della Strada del Barolo sono da visitare. Info: www.stradadel- barolo.it. Tra le annate migliori del Barolo il 1967 per struttura e corposità Barolo? Proprio dal paese omo- nimo, il delizioso e quieto borgo di Barolo, che vanta origini anti- che e profonde. P are che il primo insediamento sia stato di origine barbarica, risalente all'al- to medioevo. L'etimologia del nome nasce probabilmente dal celtico "bas reul", cioè "luogo basso", riferito forse alla confor- mazione geografica del territo- rio, dato che il paese si sviluppa su un altipiano circondato da colline. È nel XIX secolo che inizia la storia del Barolo, più precisa- mente nel 1807 quando il turisti la possibilità di incontrare il re dei vini nei luoghi della sua produzione. Il progetto, nato nel 2006, è realizzato dall'Unione di Comuni Colline di Langa e del Barolo e dall'Enoteca regionale del Barolo con l'approvazione della Regione Piemonte e del Distretto dei V ini Langhe Roero e Monferrato. La Strada del Barolo e dei grandi vini di Langa vuole far conoscere la ricchezza enoga- stronomica, culturale, architetto- nica e ambientale del territorio della Langa di Barolo. La Strada unisce i comuni di Il castello di Barolo e il suo borgo medievale si trovano in Piemonte FABRIZIO DEL BIMBO Per comprendere la storia di questo vino e del suo territorio è utile visitare il Wimu, il Museo del vino, nelle sale del Castello di Barolo Il Barolo nasce nelle Langhe piemontesi e richiede un invecchiamento di almeno 38 mesi. Ottimo con le carni e i formaggi stagionati M arches e di Barolo, Carlo Tancredi Falletti, prende in sposa a Parigi una nobildonna francese, Juliette Colbert di Maulévrier, pronipote del famoso Ministro A lba, Barolo, Cas tiglione F alletto, Cheras co, D iano d'A lba, D ogliani, G rinzane Cavour, La Morra, Monchiero, Monforte d'Alba, Montelupo