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GIOVEDÌ 25 GIUGNO 2015 www.italoamericano.org 22 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | Alitalia si rifà il tr ucco per volare verso la ripresa: nuova livrea e interni rinnovati A pochi mesi dall'inizio della sua attività, la nuova Alitalia S.a.i. si concede un leggero lif- ting sia alla livrea esterna sia agli interni degli aeromobili. Il nuovo management, guidato dal neo presidente Luca Cordero di Montezemolo (ex Ferrari), vuole cancellare ogni elemento che fac- cia ricordare la vecchia Alitalia. Per questo i nuovi cambiamenti sono un passaggio obbligato. Grazie all'accordo stipulato nel 2014 con la giovane compa- gnia emiratina Ethiad, il vettore italiano si prepara a competere con i big dell'aviazione mondia- le. Il recente passato della vec- chia società è costellato da poca competitività, perdite finanziarie ingenti e una strategia a dir poco discutibile. Le ragioni dell'an- nunciato fallimento di Alitalia C.a.i., quella dei cosiddetti "patrioti" italiani, sono imputabili ad un accordo nato male, che diedero vita ad una petizione online con cui si chiedeva a gran voce di ripristinare il collega- mento diretto tra Roma e San Francisco, interrotto da Alitalia nel 2001. Si calcola che gli italia- ni presenti nella Bay Area si aggirino intorno alle 20.000 unità e si pensi che l'Italia è l'unico Paese del G8 a non avere il colle- gamento con questa Città. Ora, sarà stata la petizione, sarà per il fatto che la decisione era sconta- ta, in ogni modo il collegamento con la città del Golden Gate ci sarà. Nel 2014 il vettore di Abu Dhabi Ethiad, alla ricerca di nuovi partner e di una base ope- rativa in Europa, ha deciso di puntare su Alitalia. Lo ha fatto riscrivendo da zero la strategia della società e ovviando agli errori che negli ultimi anni l'ave- vano portata a giocare un ruolo di secondo piano all'interno della galassia Air France-Klm. Il nuovo piano strategico pre- vede una diminuzione dei voli a corto-medio raggio a fronte di un incremento di quelli a lungo rag- gio che, come già detto, risultano essere i più redditizi. Le nuove rotte intercontinentali, che parti- ranno dall'aeroporto di Roma Fiumicino, comprendono Pechino, San Francisco, Città del Messico e Santiago del Cile. Il collegamento per Seoul è stato invece inaugurato nella prima settimana di giugno. Al contempo saranno poten- ziati i voli già attivi per New York, Chicago, Rio de Janeiro e Abu Dhabi. Già da ora, invece, è possibile volare a Shangai da Milano Malpensa. Il piano prevede, inoltre, la vendita di 14 Airbus A320 ad Air Berlin per acquisirne degli altri a lungo raggio, presumibilmente i collaudatissimi Airbus A330 e Boeing 777, già presenti in flotta. La nuova livrea, minimalista e originale, proietta il nuovo grup- po verso un futuro di modernità ed efficienza; quest'ultima alla base della nuova strategia. Gli interni dei nuovi vettori saranno presto più accoglienti e nulla avranno da invidiare ai maggiori competitors. Se poi si pensa che anche durante i tempi più bui Alitalia ha ottenuto per cinque anni consecutivi il "Best Airline Cuisine" e che gli equi- paggi erano tra i migliori in cir- colazione, c'è da scommettere che anche nei prossimi anni la compagnia sarà sempre più impe- gnata a migliorare ogni servizio per avvicinarsi ai concorrenti più forti. Anche questa è una pagina dell'Italia che guarda al futuro, mettendo sul piatto innovazione e stile con tenacia, razionalità e un pizzico di estro, caratteristica che da sempre fa parte del Dna del nostro Paese. nulla avrebbe potuto portare di buono alla compagnia italiana. Al momento dell'accordo con Air France-Klm, Alitalia si trovava in una posizione sfavorevole per cui non poteva avanzare pretese o richeste che non fossero diverse dal salvataggio dell'azienda o dalla sua stessa sopravvivenza. L'abbraccio mortale di Air France-Klm ha trasformato l'ex compagnia di bandiera in un pic- colo-medio vettore regionale che contribuiva, e lo fa ancora, a far transitare migliaia di passeggeri italiani nell'hub francese Charles De Gaulle. In questo modo la compagnia transalpina si assicu- rava il riempimento dei suoi vet- tori che partivano per le rotte intercontinentali, le più remune- rative. Alitalia C.a.i., invece, garanti- va per lo più destinazioni europee con qualche "licenza" per il Sud America, il Giappone e circa quattro collegamenti con gli Stati Uniti, di cui alcuni circoscritti ai soli mesi estivi. Poco, pochissi- mo per un vettore che ha sede in uno degli Stati più turistici al mondo. Visti gli scarsi (o nulli) colle- gamenti con la West Coast statu- nitense, nel 2014 gli italiani che lavoravano nella Silicon Valley Alitalia ha ridisegnato la livrea mantenendone la riconoscibilità ma rendendola più elegante e sofisticata Installazione dei sistemi robotici al Polo e i droni della ricerca dell'Issia-Cnr MAURO PILERI Droni italiani in Artico per studiare i cambiamenti climatici Droni "ricercatori" saranno i protagonisti della campagna scientifica dell'Istituto di studi sui sistemi intelligenti per l'automa- zione del Consiglio Nazionale delle Ricerche ( ISSIA-CNR) in Artico, sui fronti marini dei tre ghiacciai di Kronebreen, Kongsbreen e Conwaybree, situa- ti nelle isole Svalbard in Norvegia. I ricercatori studieranno lo scambio termico tra mare e ghiaccio per ottenere informazio- ni e immagini mai raccolte prima, con l'obiettivo di comprendere e prevedere i cambiamenti climati- ci in modo sempre più accurato. Il team si servirà di veicoli robo- tici per ovviare al rischio di lavo- rare in prossimità dei tre ghiac- ciai, dove il dislocamento di grandi pezzi di ghiaccio è una possibilità tutt'altro che remota. "Shark è il piccolo robot mari- no autonomo semi-sommergibile che effettuerà le misurazioni dei parametri ambientali ed i campio- namenti di acqua - spiega Massimo Caccia, direttore dell'Issia-Cnr - interamente pro- gettato e sviluppato dalla nostra unità operativa di Genova, dotato di bussola e Gps, sistema di con- trollo automatico, radio per l'in- vio dei comandi e la ricezione di immagini e telemetria, raccoglierà dati sull'interfaccia aria-mare- ghiaccio". Il drone è un concentrato di alta tecnologia. "L'equipaggiamento prevede sensori aggiuntivi - chiarisce il responsabile della missione Gabriele Bruzzone - e un pirome- tro consentirà di misurare la tem- peratura superficiale dell'acqua, la sonda multi-parametrica di acquisire i valori di conduttività dell'acqua, temperatura, ph, redox e ossigeno disciolto, un ecoscan- daglio mapperà la batimetria del fondale". Per aiutarne la navigazione, visti i piccoli iceberg che potreb- bero ostacolarne gli spostamenti, Shark sarà assistito da un drone volante ad otto eliche, dotato di foto e videocamera con le quali potrà anche riprendere il fronte del ghiacciaio. La missione scien- tifica è condotta nell'ambito del progetto di ricerca Uvass (Unmanned vehicles for autono- mous sensing and sampling), approvato dallo 'Svalbard Science Forum' per lo sviluppo di veicoli senza equipaggio per lo studio delle interfacce aria-mare- ghiaccio. A partire dai primi giorni dalla spedizione, l'equipaggiamento permetterà di acquisire immagini mai riprese prima. Nella nuova Business Class di lungo raggio comfort garantito da poltrone reclinabili rivestite in pelle e dai morbi- di tessuti di coperte e cuscini. La ristorazione con menù italiano consentirà il "Dine Anytime".