L'Italo-Americano

italoamericano-digital-6-25-2015

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GIOVEDÌ 25 GIUGNO 2015 www.italoamericano.org 40 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | L'isola di San Giulio, acquerello dipinto sul fondale setoso del lago d'Orta " O r t a , a c q u e r e l l o d i D i o , d i p i n t a s o p r a u n f o n d a l e d i seta". Piero Chiara, scrittore che di laghi se ne intendeva, così dipingeva con le parole il fasci- no poetico e pittorico di questo luogo. Balzac, di passaggio da queste parti, vide l'isola di San G i u l i o " p e r d u t a m e n t e s t e s a sulle acque calme". I viaggiatori inglesi di fine '700 che dalle Alpi iniziavano il Gran Tour decantarono la discreta bellezza, il silenzio, l'invito alla contem- plazione e alla sosta di questo incantevole specchio d'acqua. Friederic Nietzsche ne subì la malia incantatrice quando sul Sacro Monte si innamorò perdu- tamente, la sola volta nella sua vita, di Lou Salomè, l'eccentrica ed affascinante russa sua com- pagna di viaggio. Spira un'aria aristocratica e quasi scontrosa su questo picco- lo lago prealpino in provincia di Novara che i Romani chiamaro- no Cusius, restio a rivelarsi, tra le vecchie case di pietra abbar- bicate sui monti piemontesi. Orta San Giulio, la piccola città degli artisti, esibisce vecchi alberghi con i lampioni davanti ed una piazzetta deliziosa che borda il minuscolo lungolago ombreggiato di tigli. Prendendo la strada che va verso Oriente si costeggiano ville chiuse, alcune abbandona- t e , d a l l e p o r t e s c a r d i n a t e e invase dall'erba alta. Al tramon- to, d'autunno, con il sole che va lentamente scendendo, la vita appare come sospesa. Una villa neoclassica esibisce ai lati del cancello due leoni romantica- mente ricoperti di edera. Dai muri scrostati e mangiati dall'u- m i d o , d a l l e v i l l e c l a u s t r a l i emana un aura decadente, di fascino estremo. L'odore del lago, un po' di pantano e un po' di erba, di resine, si mescola con quello acuto e dolciastro del limonetto. I ferri battuti dei bal- coni, gli affreschi rovinati che adornano le facciate di case i m p o r t a n t i , i c h i u s i g i a r d i n i dalle magnolie giganti, le chiese e gli oratori rimandano a passati s p l e n d o r i q u a n d o O r t a f u i l cuore della Riviera, dominio esclusivo dei potenti vescovi- conti di Novara. ISOLA DI SAN GIULIO - Si raggiunge da Orta in pochi minuti di battello, è lunga 275 metri, larga 140, dista 400 metri dalla riva ed ha l'abbandono e la leggerezza di una nave. Su que- st'isola, poco più di uno scoglio, nelle ville con giardino e darse- na sul lago, abitarono un tempo i canonici del Cusio, che da qui controllavano tutto il territorio. Dalla darsena, dove ci depone il battello, si entra attraverso una porta e una breve scalinata ci p o r t a a l l a B a s i l i c a d i S a n Giulio, fondata, si dice, dal Santo nel 390 avanti Cristo, ricostruita nel X secolo e poi rimaneggiata. D a l p a l a z z o v e s c o v i l e i vescovi-conti di Novara, signori del territorio per 10 secoli (fino al 1817) imponevano leggi e ordini. Dal 1973 le monache benedettine restaurano arazzi, scrivono libri, dipingono icone. Percorrendo la via anulare che g i r a l ' i s o l a p a r t e n d o d a l l a Basilica e alla Basilica ritorna, le monache distribuiscono il pane dolce. In autunno le ville, residenze di prestigio per vacan- b a s t o n e , i l S a n t o f o n d ò u n a chiesa, nella quale scelse poi di essere sepolto, e trasformò l'iso- la nel centro di evangelizzazione di tutta la regione. E se la leggenda racconta di draghi e leoni divenuti mansueti e domestici, la storia parla inve- ce di re longobardi spesso in lotta tra loro per la supremazia, (celebri le guerre tra Ottone I e Berengario), di truci episodi di tradimento e di delitti, della regina Villa assediata da Ottone. Nella chiesa si possono leg- gere secoli di storia dell'arte: quadri, affreschi quattrocente- schi, pilastri, colonne, matronei, cantorie stanno a testimoniare, in un'affollata convivenza di stili, la ricchezza e la potenza dei vescovi-conti. Ed eccoci dinanzi al capola- voro: l'ambone in marmo nero di Oria scolpito forse intorno al 1100 dai maestri comacini. È istoriata l'eterna lotta fra il bene e il male: leoni e grifoni si fron- teggiano e si combattono in una simbologia medioevale di rara potenza drammatica. Resta scol- Dal 1219 i Vescovi di Novara assunsero la piena sovranità sul territorio della Riviera di San Giulio, di cui l'isola era il centro religioso e amministrativo FRANCESCA GRAZIANO s i p a s s a p e r p i a z z e t t a d e l Seminario dedicata all'accorda- tore di suoni Cesare Augusto pito il segno di un potere che la chiesa qui ebbe ed estese fin dai tempi in cui, navigando sul suo mantello, vi giunse San Giulio e sulle sue orme una scia di ere- miti e di riformatori, Audenzio, Demetrio, Filiberto, che quest'i- sola scelsero come luogo per meditare. "Dormitorio dei santi" l ' e b b e a d e f i n i r e S a n C a r l o B o r r o m e o e q u i n a c q u e Guglielmo da Volpiano, uno dei grandi riformatori della celebre Abbazia di Cluny. IL SACRO MONTE - Ma tutta la zona conserva un che di spirituale, ascetico, quasi misti- co. B a s t a r e c a r s i s u l S a c r o Monte, patrimonio mondiale dell'Unesco, per ricevere in tal senso una forte impressione. Il Sacro Monte sorge sul rilievo c h e s i i n n a l z a s u l l a s p o n d a orientale del lago e forma la penisola di Orta. Venne fonda- to attorno al 1590 dai frati fran- cescani, che tracciarono un iti- ze estive, sono già tutte chiuse e nell'isola, assieme alle monache di clausura rimangono la vendi- trice di souvenir e qualche risto- ratore. Il muschio si insinua tra le pietre delle case, l'alloro profu- mato e gli snelli cipressi si innal- zano nei giardini pensili, che un breve ponticello raccorda alle ville affacciate sul lago. Un'aria di sospeso misticismo si respira in questo luogo dove un'urna d'argento nella cripta della chie- sa conserva i resti mortali di San Giulio, diacono greco prove- niente da Egina, gran costruttore d i c h i e s e c o m e i l f r a t e l l o Giuliano, protettore della vicina G o z z a n o e d e v a n g e l i z z a t o r e della zone in epoca di paganesi- mo e di animali feroci. La leggenda narra che quest'i- sola era uno scoglio abitato da serpi e terribili mostri, fino a quando nel 390 vi approdò San Giulio: attraversando le acque del lago sopra il suo mantello e guidato nella tempesta dal suo L'isola di San Giulio è l'unica del Lago d'Orta. E lunga 275 metri e larga 140, ha un perimetro di circa 650 metri La suggestiva abbazia romanica Mater Ecclesiae occupa gran parte della superficie dell'isola lacustre Continua a pagina 41 Tallone. Nella sua casa si tengo- no concerti d'estate. Davanti al piccolo pozzo dell'Abbazia il 31 gennaio, festa di San Giulio,

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