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GIOVEDÌ 9 LUGLIO 2015 www.italoamericano.org L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | Estate italiana al J. Paul Getty Museum: debutto di Andrea del Sarto, maestro del Rinascimento fiorentino ratori e gli schizzi, mette in luce la genialità e la raffinatezza dell'artis ta nell'indagare la profondità della natura umana in Il 23 giugno scorso ha aperto i battenti presso il J. Paul Getty M us eum "The Renais s ance Workshop in Action", mostra dedicata ad Andrea del Sarto che passerà alla storia come la più importante esposizione sull'arti- sta fiorentino mai realizzata negli Stati Uniti e che si conclu- derà il prossimo 13 settembre. Il Museo ha voluto puntare molto su questa mostra, dedicandogli ampio spazio anche in termini di eventi collaterali, quali worksho- ps tematici dedicati ad appassio- nati di disegno ed arte. A n drea del S arto (1486- 1530), artis ta es ponente del Rinas cimento fiorentino, a dispetto del suo genio e della sua abilità pittorica è stato fino a qualche decennio fa per lo più sconosciuto al grande pubblico, poiché superato in popolarità dai più noti Leonardo da V inci, Tiziano e M ichelangelo Buonarroti. Ora, grazie allo stu- dio puntuale e appassionato di Julian Brooks, curatore dell'e- vento, la grazia e precisione dell'arte di questo maestro rina- scimentale viene valorizzata e resa nota finalmente ai più con una mostra che ne svela la poten- za e l'abilità artistica. La scelta di esporre non solo i capolavori BENEDETTA CICCONI più famosi di Del Sarto, quali ad esempio "La Sacra Famiglia De' M edici" o "Il S acrificio di Isacco", ma anche i lavori prepa- ogni suo aspetto sia psicologico che fisico. Lo spettatore viene, pertanto, coinvolto integralmente nel processo creativo dell'artista in un viaggio unico attraverso la genialità di uno degli esponenti del Rinascimento, periodo stori- co di massimo splendore del genere umano. La mostra, considerata dal Getty Museum il blockbuster dell'estate, è stata resa possibile grazie all'impegno del suo cura- tore e alla sinergia con altre isti- tuzioni, quali il Gabinetto disegni e stampe della galleria degli U ffizi di F irenze e la F rick Collection di New York. L'esperienza del visitatore non si limita alla semplice visita della mostra, ma prosegue con diversi eventi, tra i quali il semi- nario in programma il prossimo 19 luglio presso la Lecture Hall del Getty Center dove, grazie anche all'intervento del curatore, gli appassionati e curiosi potran- no approfondire le tecniche pitto- riche utilizzate dall'artis ta. Inoltre, sono previste il 21 luglio e 25 agosto visite guidate dal curatore Julian Brooks che illu- strerà un avvincente viaggio nella s toria anche pers onale dell'artista, segnata da rivalità - prima tra tutte quella con Leonardo da Vinci - nonché dalle critiche non sempre positive rice- vute dagli esperti del tempo. Ora la storia dell'arte, a ragione, lo ha riabilitato dedicandogli il giu- sto spazio, celebrando la sua impeccabile tecnica e tramandan- do, grazie ad eventi come questo, alle future generazioni un mes- saggio di grande impatto non solo artistico, ma anche umano. Dr. Brooks, perché il Getty Museum ha deciso di dedicare una così importante mostra all'artis ta rin as cimen tale Andrea del Sarto? Ho lavorato al progetto per cinque anni. Del Sarto rappresen- ta il più grande artista dimentica- to del Rinascimento che ha rice- vuto relativamente poca attenzio- ne negli ultima 50 anni. Questa è la prima mostra a lui dedicata negli USA. È una mostra pensata per ogni tipo di spettatore dal- l'appassionato, allo studioso o semplicemente a chiunque abbia la curiosità e la voglia di scoprire questi capolavori magari meno studiati nei libri di storia dell'ar- te, ma fondamentali nella storia e nell'evoluzione dell'umanità. Potrebbe spiegare la scelta di unire alla mostra tradiziona- le degli eventi collaterali come i workshops? Abbiamo pensato che, veden- do questa mostra, i lavori prepa- ratori e i bozzetti dell'artista sarebbe riemersa nelle coscienze degli spettatori la voglia di dise- gnare. In fondo, chi almeno una volta nella vita non ha sentito l'i- spirazione o il desiderio di pren- dere in mano una matita e sentir- si un'artista? Inoltre, questi even- ti sono importanti per compren- dere le abilità di Del Sarto e la sua tecnica pittorica; sono un tentativo di avvicinare il pubbli- co all'arte in una maniera più diretta e pratica, poiché si rivol- gono a chiunque, non solo agli esperti o appassionati. Vasari ha definito Andrea D el S arto "il p ittore s en za errori", ma per il grande pub- blico è stato meno acclamato di altri artis ti con temp oran ei come Leon ard o d a V in ci e Michelangelo Buonarroti. Per es emp io, s ia Leon ard o D a V in ci ch e D el S arto h an n o dipinto una "Ultima Cena"m ma la maggior parte delle per- sone conosce solamente l'ope- ra Vinciana. Come giudica la rivalità e la differente fortuna che ha accompagnato questi artisti? Del Sarto era considerato alla sua epoca al pari di Leonardo Da Vinci poiché ritenuto un grande innovatore, tuttavia nella storia e critica dell'arte ha sofferto delle recensioni e critiche negative in particolare da parte dal Vasari, principale fonte dell'epoca. Il Rinascimento italiano è stato uno dei momenti più bril- lan ti d ella s toria d ell'arte, quale pensa sia l'eredità che questo superbo artista ci ha lasciato? C'è una lezione che anche gli artisti contemporanei possono trarre da Del Sarto? Ci sono tanti aspetti di quel periodo storico-artistico che le nuove generazioni di artisti pos- sono fare propri, come ad esem- pio la potenza dell'abilità pittori- ca di Andrea Del Sarto, l'impor- tanza del naturalismo e la relati- va capacità di osservazione. Non solo, l'artista deve essere ricor- dato anche per l'intuizione psico- logica applicata all'arte che ritro- viamo nei suoi ritratti come nei più profondi soggetti religiosi. Il curatore Jiulian Brooks. Foto J. Paul Getty Museum 28