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GIOVEDÌ 6 AGOSTO 2015 www.italoamericano.org 33 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | Lorenzo Fumagalli, veterinario di 34 anni, il 16 luglio è stato il milionesimo visitatore dell'apprezzatissima rete del Padiglione del Brasile. Sotto con Kika Concheso, deputy general commissioner del Padiglione e Giuseppe Sala, commissario unico delegato del Governo per Expo Milano 2015 Il Ministro italiano all'Agricoltura Martina ha dato il benvenuto al presidente del Brasile Dilma Rousseff nella sua visita a Expo (Ph. Mascolo-Expo) Edward Lee dal Kentucky, Anne Quatrano e Hugh Acheson dalla Georgia sono i tre chef che cucineranno il miglior "Soul food" a Milano D a Expo Milano 2015 si esce con una classifica personale sui padiglioni che hanno affascinato di più, anche se è difficile visionarli tutti a meno che non si abbia la possibilità di visitare l'esposizio- ne mondiale più volte o per più giorni. Poi c'è una classifica altrettanto variabile e soggettiva, anche se è collettiva. Quasi ci fosse un passaparola tra i visita- tori di tutto il mondo, forse com- plici internet e i mezzi di comu- nicazione, ci sono alcuni padi- glioni che suggestionano di più, incuriosiscono di più, insomma, piacciono di più. Quali siano lo si capisce subi- to. Basta osservare le file all'in- gresso. Tra questi c'è sicuramen- te il Brasile che sviluppa i tre picarsi. Dai loro grandi sorrisi potevi capire che la stavano apprezzando molto così come ciascuna delle oltre 15.000 per- sone che ogni giorno la scalano. Sono state affascinate anche dall'interno del Padiglione e hanno apprezzato il modo con cui abbiamo scelto di fare cono- scere il nostro Paese e di spiega- re le nostre soluzioni su come Nutrire il pianeta. Sono state molto contente e hanno imparato alcune cose sul Brasile e si sono divertite così come qualsiasi ragazzo dovrebbe sempre avere la possibilità di fare. Cosa pensate del grande successo del Padiglione e della rete che sfida i visitatori a per- correrla. Ve lo aspettavate? Siamo molto contenti del grande successo del Padiglione brasiliano, uno dei più apprezzati dai visitatori qui a Expo. Abbiamo sempre molte perso- ne in fila per accedere alla rete ma facciamo in modo di accele- rare i tempi così che non abbiano da aspettare più di 20 minuti. Le cifre sono alte, sin dall'apertura al pubblico di Expo. Circa 800.000 visitatori si sono arram- picati sulla rete nei primi due mesi. A metà luglio abbiamo raggiunto quota un milione. Eravamo sicuri che il nostro Padiglione avrebbe avuto succes- so ma questo tipo di successo va oltre le aspettative. Vedere tutte queste persone camminare attra- verso la nostra galleria, guardarle fermarsi davanti a ciascuno dei 34 differenti esempi di flora bra- siliana che crescono sotto la rete, osservarli mentre leggono le informazioni raccolte nel primo e nel secondo piano, vedere i loro sorrisi mentre si divertono a camminare sulla rete o a fluttua- re attraverso l'installazione della Casamata al primo piano. Bene, tutto ciò è davvero, davvero stu- pendo. Come il Brasile interpreta il tema di Expo e con quali soluzioni spiega il concetto di Nutrire il pianeta? Apex-Brasil ha scelto di far leva sul tema principale di Expo 2015. Abbiamo sviluppato il nostro concetto - "Sfamare il mondo con soluzioni" - per esse- re perfettamente allineati a Expo nel contribuire a rispondere al tema principale dell'evento: "Nutrire il pianeta, energia per la vita". Con la partecipazione a Expo il Brasile aspira a confermare la propria posizione come uno dei principali produttori ed esporta- tori nel settore alimentare. Vogliamo inoltre mettere in concetti di tecnologia, cultura e condivisione e affascina con la sua rete da scalare e in cui ogni movimento incide sui passi altrui, a conferma di un mondo di rela- zioni intrecciate tra di loro. Lo hanno scelto nella loro brevissi- ma e blidantissima visita anche Malia e Sasha Obama, mentre la First Lady Michelle passava dal Padiglione Italia a quello ameri- cano. L'Italo-Americano ne ha par- lato con Kika Concheso, deputy general commissioner del Padiglione brasiliano a Expo Milano 2015. Il successo del vostro padi- glione è stato confermato anche dalla visita di Malia e Sasha Obama. Ci ha emozionato sapere che Malia e Sasha avevano chiesto specificamente di venire a visita- re il nostro padiglione. Dare loro il benvenuto e vedere come hanno apprezzato la proposta bra- siliana ad Expo è stato un grande piacere e una gioia. Sono arrivate al mattino pre- sto scortate dalla loro nonna e da "alcune" guardie del corpo. Le sorelle erano affascinate dalla nostra rete e non vedevano l'ora di saltarci su e iniziare ad arram- mostra le nostre capacità e abilità nel massimizzare la produzione di cibo e soddisfare la domanda globale facendo leva su tecnolo- gie avanzate e sostenibili. Ultimo ma non meno importante, Expo 2015 è una gradita opportunità per far crescere la consapevolez- za sugli investimenti del Paese in ricerca e sviluppo, tecnologia e innovazione alle quali crediamo fortemente quali chiavi delle atti- vità agro-industriali del Paese. Grazie alla nostra partecipa- zione a Expo, vogliamo dimo- strare che il nostro principale impegno rimane sempre quello di mantenere alti livelli di produtti- vità e al contempo di proteggere l'ambiente salvaguardando la biodiversità del Brasile. Sottoscrivete i principi della Carta di Milano che richiama ogni cittadino, associazione, impresa o istituzione ad assu- mersi le proprie responsabilità per garantire alle generazioni future il diritto al cibo? Firmare la Carta di Milano significa prendere un chiaro impegno quando questa stabili- sce il diritto a cibo. La Carta dice che una mancanza di accesso a un cibo sufficiente, sicuro e nutriente, ad acqua pulita ed energia dovrebbero essere consi- derate una violazione della dignità umana. Quale Paese che è riuscito ad uscire dalla Mappa della Fame nel Mondo della FAO nel 2014, noi siamo in una posizione unica per mostrare gli altri Paesi - come dice la Carta di Milano - come lottare contro la malnutri- zione e lo spreco, come promuo- vere un accesso equilibrato alle naturali risorse ed assicurare una gestione sostenibile dei processi di produzione. Come Malia e Sasha, tutti finiscono nella 'rete' del Brasile, tra i padiglioni più amati a Expo BARBARA MINAFRA Il 'Soul food' del Sud degli Stati Uniti è servito..ma a Milano I l J a m e s B e a r d A m e r i c a n Restaurant, al Seven Stars della Galleria Vittorio Emanuele di Milano, il pop up restaurant del Padiglione Usa a Expo, accoglie da agosto a settembre rinomati chef che offriranno un assaggio della cucina del Sud degli Stati U n i t i , c h e h a u n a d e l l e p i ù famose tradizioni culinarie del Paese: in tavola i piatti tipici di Florida, Louisiana, Oklahoma, M i s s i s s i p p i , T e n n e s s e e , Georgia, Alabama, Arkansas, Kentucky, Carolina del Nord, C a r o l i n a d e l S u d , V i r g i n i a , W e s t V i r g i n i a , M a r y l a n d e Delaware. Influenzata da un mix inter- nazionale di culture (africani, nativi americani, messicani), la cucina del Sud è caratterizzata da piatti in costante evoluzione. Il celebre "fried chicken" (il pollo fritto), il piatto simbolo della colazione ovvero i "bis- c u i t s a n d g r a v y " , i d e l i z i o s i aromi del barbecue texano, il g u s t o p i c c a n t e c r e o l o d e l l a Louisiana, il prosciutto della Virginia e la crostata di frutta fresca, sono solo alcuni dei pre- libati piatti che compongono il tradizionale "Soul Food" del Sud, tra le cucine preferite di molti americani. " S i a m o l i e t i d i p o r t a r e i l gusto autentico della cucina del Sud degli Stati Uniti nel cuore di Milano" ha detto Mitchell Davis, chief creative director del Padiglione Usa a Expo e vice presidente esecutivo della James Beard Foundation. "Gli Stati Uniti dimostrano ancora una volta il proprio ricco patrimonio gastronomico, in cui abbondan- za, storia e nuove tendenze culi- narie si fondono per creare una straordinaria cultura del cibo". La cucina degli Stati Uniti è una delle più varie e complesse al mondo, come possono sco- prire i numerosi visitatori di Expo. Il Padiglione Usa, attra- verso i video interattivi della mostra "The Great American Foodscape" racconta la storia di u n a c u l t u r a i n c o n t i n u a evoluzione, accompagnando i visitatori internazionali in un v i a g g i o a t t r a v e r s o d i v e r s e regioni, culture e tradizioni. Il 14 e 15 agosto, il ristorante d a r à i l b e n v e n u t o a l l o c h e f E d w a r d L e e d a l K e n t u c k y , famoso per un approccio a Km0, c h e u n i s c e c i b o b i o l o g i c o e ingredienti di stagione offrendo un "vero assaggio del Sud". I l 1 4 e 1 5 s e t t e m b r e s a r à invece la volta della celebre chef Anne Quatrano di Atlanta, in G e o r g i a , u n a p a l a d i n a d e l l a sostenibilità, che crede forte- mente nel ritorno alle origini della cucina contadina attraverso prodotti biologici, locali e colti- vati nel proprio giardino. Il 18- 19 settembre toccherà infine a Hugh Acheson, una leggenda d e l c i b o d e l S u d : s e c o n d o i l mantra "primo locale, secondo s o s t e n i b i l e , t e r z o o r g a n i c o " , offrirà una cena a base di ortaggi coltivati localmente.