L'Italo-Americano

italoamericano-digital-8-3-2015

Since 1908 the n.1 source of all things Italian featuring Italian news, culture, business and travel

Issue link: https://italoamericanodigital.uberflip.com/i/551612

Contents of this Issue

Navigation

Page 34 of 47

GIOVEDÌ 6 AGOSTO 2015 www.italoamericano.org 35 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | Operai al lavoro per la preparazione della "Barca" per la festa patronale di Palermo Santa Rosalia, nel santuario di Monte Pellegrino a Palermo Lollo Franco, direttore artistico del 391° Festino di Santa Rosalia Il cardinale Romeo con il sindaco di Palermo Leoluca Orlando V i v a P a l e r m o e S a n t a Rosalia" è la frase che Leoluca Orlando, sindaco di Palermo, anche quest'anno ha pronunciato in occasione della festa in onore di Santa Rosalia, patrona del capoluogo siciliano. E sono stati ancora una volta i "quattro canti" - piazza Vigliena è il vero nome - a fare da scena- rio alla consueta sosta che con- sente al sindaco di salire i gradi- borgata marinara del territorio di Palermo, ha avuto il suo momen- to celebrativo. Una festa religio- sa ma fortemente ancorata al ter- ritorio e alla palermitanità, quel- la che vede un programma fitto di appuntamenti in cui la tradi- zione si mescola con i problemi dell'attualità. Una festa, quella di questa edizione, all'insegna della "misericordia" e perfettamente in linea con il Giubileo della Misericordia indetto da Papa Francesco che avrà inizio l'8 dicembre e si concluderà il 20 novembre 2016. I l l e g a m e v i s c e r a l e t r a Palermo e il mare e tra Palermo e Santa Rosalia è stato uno dei temi fondamentali e l'innovazio- ne più significativa di questa 391^ edizione. Dal molo sud del porto di Palermo, il peschereccio Santa Rosalia e una motovedetta d e l l a g u a r d i a c o s t i e r a c o n a bordo il sindaco Orlando e il direttore artistico Lollo Franco, ha trasbordato la statua dell'anno s c o r s o , o p e r a d i D o m e n i c o Pellegrino, giungendo al portic- ciolo di Mondello, per lasciare il furono ritrovate le reliquie della santa. Atleti e comuni cittadini, con la sola luce delle torce, sono saliti lungo la strada vecchia per giungere al santuario. Intanto nella piazza Bologni si è esibita l'orchestra e il coro infantile Quattro canti composto d a b a m b i n i d i c i n q u e e t n i e diverse, insieme al coro Mani Bianche (bambini che si espri- mono a gesti con il linguaggio Lis) dell'Ente nazionale sordi. Nel piazzale antistante la grotta vi sono state esibizioni di Viva Palermo e viva Santa Rosalia TERESA DI FRESCO ni della "barca" che ospita la statua della Santa per offrirle un mazzo di fiori, tradizione irri- nunciabile che si perpetua da sempre. Trecentonovantunesima edi- zione, questa, che si è annuncia- ta innovativa, diversa da tutte le precedenti, perché è stato il festino (come viene chiamata la c i n q u e g i o r n i i n o n o r e d i Rosalia) di tutti i palermitani e non soltanto del centro della città come è avvenuto nelle edi- zioni precedenti. Il direttore artistico di questa edizione, l'attore, regista, autore t e a t r a l e L o l l o F r a n c o , p u r seguendo le direttive del sinda- co, ha realizzato quello che era un sogno: portare, cioè, la san- tuzza in luoghi che non fossero soltanto il Cassaro, ovvero corso Vittorio Emanuele lungo il tra- gitto che dalla cattedrale porta alla marina, al Foro Italico dove i n u n ' e s p l o s i o n e d i g i o i a s i accendono sul mare i fuochi d'artificio. Infatti, anche Mondello la S o n o s t a t i m o l t i s s i m i i momenti celebrativi che hanno visto impegnati circa 200 unità, 40 artisti e 160 tra maestranze e figuranti. Il carro e la statua sono stati realizzati su disegno di Sergio Pausing e le musiche o r i g i n a l i d i R u g g i e r o Mascellino. Alla Cattedrale è stato rappre- sentato lo spettacolo, visibile anche al Foro Italico grazie ad un maxi schermo, dove effetti scenografici e giochi di luci hanno fatto da contorno all'arte della sand artist Stefania Bruno che, creando una serie di imma- gini, ha illustrato con questo sin- golare mezzo artistico, la sabbia, un vero e proprio cortometraggio che ha messo in scena la vita della Santa. Lollo Franco, come autore, regista e attore ha dato vita ad una performance teatrale dove protagonista è stata ancora una volta la vita di Rosalia mentre su altri due palchi si sono esibiti musicisti e danzatori in una rap- presentazione della misticità della vergine. Il siciliano antico è stata la lingua che ha racconta- to in veste rivisitata del testo del 1669 di Vincenzo Auria, la vita della santuzza ambientata nel M e d i o e v o , a l l a c o r t e d i r e Ruggero. Un festino tutto palermitano con maestranze palermitane, con attori palermitani che hanno interpretato la patrona della città e di cui la città, con queste cele- brazioni, ancora una volta si è impossessata come antidoto sal- vifico ai mali che affliggono la città e i suoi abitanti. Il corteo si è snodato lungo la via del Cassaro per terminare in un tripudio di allegria in memo- ria dello scampato pericolo di altre morti a causa della peste che imperversava ai tempi della santa palermitana, con i fuochi di gioia al Foro italico. posto alla nuova statua della Santa. Giunta al borgo marinaro dopo una traversata di due ore, è stata accolta dal parroco di San Girolamo padre Antonino Bruno e, accompagnata dalla banda musicale, è stata portata in chie- sa. Tanti altri spettacoli hanno fatto da corona ai festeggiamenti e il teatro l'ha fatta da padrone con riedizioni di vecchie perfor- mance rivisitate in vari punti della città, così che non tutta la folla si è riversata in un solo punto dando la possibilità a tutti i palermitani di vivere totalmen- te i festeggiamenti in onore di Rosalia. Le luminarie, tradizione irri- nunciabile, hanno adornato i Quattro Canti e il percorso del c a r r o . N o n è m a n c a t a u n a "acchianata" notturna al Monte Pellegrino a piedi o in bicicletta dove si trova la grotta in cui trionfi e canti. Il carro tutto d'oro con un palco barocco ha ospitato figuranti e musicisti. La statua era alta 2,40 metri e la santa indossava un mantello azzurro. Sul carro anche un detenuto per rappresentare il tema di questo festino: la misericordia. Il corteo che ha accompagna- to fino alla marina dove si è svol- to un concerto in attesa dei fuo- chi d'artificio era composto da anziani, bambini, detenuti, disa- bili, disoccupati, extracomunita- ri, confraternite e congregazioni della città di Palermo. Una festa sì, per i palermitani, ma anche un lungo momento di riflessione in cui la misericordia è stata posta come obiettivo per il raggiungimento di una fratel- lanza e di una accoglienza del diverso, chiunque esso sia, prati- ca a cui i palermitani e i siciliani in generale, da millenni sono abi- tuati.

Articles in this issue

Links on this page

Archives of this issue

view archives of L'Italo-Americano - italoamericano-digital-8-3-2015