L'Italo-Americano

italoamericano-digital-9-3-2015

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GIOVEDÌ 3 SETTEMBRE 2015 www.italoamericano.org 45 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | È dedicata al grande Orson Welles, in occasione del centenario della nascita, e a due suoi capolavori "venezia- n i " , I l m e r c a n t e d i V e n e z i a (1969, film considerato perduto) e Otello (1951), di ispirazione shakespeariana eccezionalmente recuperati e restaurati la serata di preapertura della 72^ Mostra I n t e r n a z i o n a l e d ' A r t e Cinematografica di Venezia. Per l'occasione, in programma l'e- secuzione dal vivo della partitu- ra originale inedita de Il mer- c a n t e d i V e n e z i a , d i A n g e l o Francesco Lavagnino (1909- 1987), grande compositore di colonne sonore cinematografi- che e autore delle musiche di molti dei film "shakespeariani" realizzati da Orson Welles. La partitura, originariamente scritta per il film incompiuto, è stata appositamente trascritta dall'u- nica esecuzione registrata all'e- poca, e mai eseguita in pubblico prima d'ora. L E O N E  D ' O R O - È s t a t o attribuito al regista francese B e r t r a n d T a v e r n i e r i l L e o n e d'oro alla carriera. Q u e s t a l a m o t i v a z i o n e annunciata dal direttore della M o s t r a d e l C i n e m a A l b e r t o Barbera: "Tavernier è un autore completo, istintivamente anti- conformista, coraggiosamente eclettico. L'insieme dei suoi film costituisce un corpus in parte anomalo nel panorama del cinema francese degli ultimi quarant'anni. Non riconducibile alle istanze più radicali della Nouvelle Vague, nonostante le iniziali e assidue frequentazioni critiche di alcuni fra i suoi espo- nenti, né riduttivamente assimi- l a b i l e a l l a T r a d i z i o n e d e l l a Qualità, di cui peraltro ha man- tenuto alcuni tratti distintivi sapientemente innovati: l'atten- zione per la solidità narrativa, la cura nella costruzione dei perso- naggi, l'attitudine all'introspe- zione psicologica, la presenza costante di un substrato lettera- rio. In Tavernier, l'importanza attribuita alla dimensione arti- gianale del mestiere si compe- netra di altre due componenti: l'amore per il cinema classico americano, del quale ha assimi- lato la capacità di fare spettaco- lo senza rinunciare a una dimen- sione espressiva, e l'innata pas- sione per i temi politici e socia- li, che conferiscono al suo cine- ma caratteristiche personalissi- me e originali". B e r t r a n d T a v e r n i e r c h e Barbera definisce "figura cen- trale della scena cinematografi- Venezia 72 omaggia Orson Welles e con il Leone d'oro Tavernier posizione la bellezza e l'utilità di quanto ci circonda, senza chiedere nulla in cambio...ma l'uomo, senza pausa e con leg- gerezza la distrugge... Emblematico, a tale proposito il seducente inno alla Natura che è stato presentato dallo stesso Ermanno Olmi per Expo 2015: un cortometraggio di 11 minuti che presenta il Belpaese nelle sue espressioni naturali da Nord a Sud, gli elementi, la flora, la fauna, il lavoro umano (sempre dichiarato nei suoi film con la massima dignità). In ogni caso una certezza: tutto è mutevole, né il dolore né la gioia durano per sempre, ma sono destinati ad avvicendarsi per ogni mortale. Archiloco, poeta greco vissu- to tra il 680 avanti Cristo e il 645 avanti Cristo, diceva nel fram- mento 128, 7W, dedicato al suo stesso cuore: "Gioisci di quanto rallegra e rattristati per le sven- ture senza eccesso, riconosci il ritmo che regola l'uomo". In qualsiasi tragedia umana, anche la più grave, come una guerra, di cui alla fine riman- gono solo 'fiamme e ceneri', tutto avrà fine e tutto tornerà come prima e come recita il titolo dell' ultimo film di Olmi 'Torneranno i prati'. LAURA BENATTI Omaggio a Orson Welles per i 100 anni dalla nascita alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia Una scena del film "Torneranno i prati" di Ermanno Olmi V i v e t e c o m e s e d o v e s t e v i v e r e p e r s e m p r e e 'Tor neranno i prati' Per gli antichi Greci il termine 'vita' coincideva con quello di 'soffio vitale, respiro', in greco 'psychè': molto profondamente avevano intuito la fragilità e la caducità del concetto. Anche il tempo stesso che ognuno di noi ha a disposizione, I n occasione del centenario della I Guerra Mondiale, è uscito nelle sale cinematogra- fiche italiane un capolavoro del regista italiano Ermanno Olmi mente quello che prima era di fronte ai nostri occhi e a cui mai o scarsamente avevamo attribuito valore e, combattendo contro le avversità, avvertiamo di essere vivi, di impegnare il nostro tempo nel modo migliore. Questo deve essere speso, quindi, con emozione e sentimen- to, fino all'ultimo istante, guai ad interrompere il filo emotivo, guai ad essere distratti! Seneca, scrittore e filosofo di età imperiale, del I secolo dopo Cristo, maestro dell'Imperatore Nerone, nel suo 'De brevitate vitae' ' scriveva: "Vivete come se doveste vivere per sempre, mai vi viene in mente la vostra caducità, non prestate attenzione a quanto tempo è già trascorso. Lo dis- perdete come se provenisse da una fonte inesauribile e rigogliosa, benchè nel frattempo proprio il giorno che è da voi donato a qualche uomo o attività, sia forse l' ultimo. Ogni cosa temete come mortali, ogni cosa desiderate come immortali". La Natura ci offre, in questo senso, con la sua quotidiana rinascita, un insegnamento che nessun libro e nessun maestro potranno mai offrire: tutti i giorni, con l'energia inesauribile di una madre si risveglia e s'im- pegna per noi, per metterci a dis- La denuncia che il grande maestro del Cinema muove è legata all'inutilità della guerra, alla sofferenza di migliaia di gio- vani arruolati e strappati precoce- mente alla famiglia. Tuttavia anche la guerra, come tutti i mali più gravi, può, 'Torneranno i prati'. Nel film il racconto si svolge in una sola nottata sugli Altipiani di Asiago, un vasto comune delle Alpi Vicentine, e tratta di eventi realmente accaduti. nella sua assoluta negatività, insegnare qualcosa: il valore inestimabile della vita, l'impor- tanza di trascorrerla in armonia con i propri simili e con la Natura. senza accorgesene, come un dono dovuto, non è né breve né lungo, ma diventa tale nella maniera in cui lo viviamo. Solo quando ci troviamo in difficoltà, apprezziamo vera- ca francese", è stato due volte in concorso a Venezia, nel 1986 con Round Midnight – A mezza- n o t t e c i r c a ( c h e h a o t t e n u t o l'Oscar per la colonna sonora e la nomination per il protagoni- sta, il sassofonista statunitense Dexter Gordon) e nel 1992 con il poliziesco Legge 627.

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