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GIOVEDÌ 17 SETTEMBRE 2015 www.italoamericano.org 45 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | U n o s t r a n o e s o r d i o . Qualche star hollywoo- diana. Numerosi eventi collaterali e la solita cascata di f i l m . S u l l ' i s o l a d e l L i d o d i Venezia la 72^ Mostra interna- zionale d'arte cinematografica. Ad aprire il festival è stato il c o r a l e " E v e r e s t " d i B a l t a s a r Kormakur. Accoglienza inspie- gabilmente freddina per una sto- ria (vera) che racconta il dram- ma della spedizione sul tetto del mondo nel 1996. A riscaldare l'atmosfera ci hanno pensato J o h n n y D e p p e d E d d i e Redmayne. Era dai tempi del James M. Barrie di "Neverland – Un sogno per la vita" (2004) che Depp non interpretava un r u o l o d a v v e r o c o n v i n c e n t e . Questa volta però, niente perso- naggi "buoni" ma lo spietato James "Whitey" Bulger, famige- rato gangster di Boston arrestato nel 2011. Chi al contrario sta continuando a risplendere è l'in- glese Eddie Redmayne. Dopo il meritatissimo Oscar conquistato per l'interpretazione del fisico Stephen Hawking in "La teoria del tutto", a Venezia ha incarna- to Lili Elbe, il primo transgen- der della storia, nel film (in con- corso) "The Danish Girl", di T o m H o o p e r c o n l e o t t i m e Alicia Vikander e Amber Heard. Capitolo italiani. Erano quat- tro in concorso. Se Guadagnino ha deluso cinefili e critica con il malizioso "A Bigger Splash" e Marco Bellocchio ha convinto a metà con "Sangue del mio san- gue", a salire in cattedra sono stati il regista esordiente Piero Messina per il poetico "L'attesa" e G i u s e p p e M . G a u d i n o c o n "Per amor vostro". Il Leone d'Oro è andato a "Desde allá" (From Afar) di L o r e n z o V i g a s ( V e n e z u e l a , Messico) e il Leone d'Argento per la migliore regia a Pablo T r a p e r o p e r " E l C l a n " (Argentina, Spagna). Le Coppe Volpi la migliore interpretazio- ne femminile e maschile sono a n d a t e a l l ' i t a l i a n a V a l e r i a Golino (Per amor vostro) e il collega francese Fabrice Luchini (L'Hermine, film che si è aggiu- dicato il Premio per la Migliore S c e n e g g i a t u r a ) . D o p p i e t t a anche per gli Stati Uniti con il Gran Premio della Giuria ad " A n o m a l i s a " d i C h a r l i e Kaufman e il Premio Marcello Mastroianni a un giovane attore e m e r g e n t e , A b r a h a m A t t a h (Beast of No Nation). Altri indiscussi protagonisti Parlano spagnolo i Leoni d'oro e d'argento oggi basta trovare le parole giu- ste e fare un'offerta. Così, quan- do la regia si erge mostrando il paese aldilà del ponte, si ha come l'impressione di trovarsi di fronte a un'invalicabile barriera che divide i segreti di Linchana memoria (Twin Peaks, ndr) dalla " n o r m a l i t à " d e l r e s t o . Preparatevi ad un'inedita versio- ne della celeberrima Nothing Else Matter dei Metallica. GAUDINO - Ultimo film ita- liano in gara "Per amor vostro" d i G i u s e p p e G a u d i n o i n u n a N a p o l i i n b i a n c o e n e r o . U n v i a g g i o q u a s i s u r r e a l e d o v e Anna (una Valeria Golino a tratti "annamagnaniesca" e meritata coppa Volpi per la miglior inter- pretazione femminile del festival veneziano) si divide tra la gioia di un lavoro nel mondo dello spettacolo, un marito violento (usuraio) e i tre figli. Una donna che ha dovuto essere forte fin da bambina, che sembra subire la vita e non sa più credere nell'a- more. Tra mare e cielo minac- ciosi, metafora di un mondo incapace di restare concentrato sulla bellezza della vita, lascian- do via via il passo al male che ci circonda. Ma le strade della vita e dell'amore sono imprevedibili. E non basta gettarsi da un terraz- zo per sancire la resa. LUCA FERRARI Lorenzo Vigas vincitore del 72° Leone d'Oro con il presidente della giuria Alfonso Cuaron (Ph. Federico Roiter) Valeria Golino, miglior interpretazione femminile (Ph. Federico Roiter) A Venezia la migliore inter pretazione attoriale è dell'italiana Golino Schoenaerts), il suo esuberante e x - m a n a g e r m u s i c a l e H a r r y (Ralph Fiennes) e la lolitiana figlia di quest'ultimo, Penelope (Dakota Johnson). P e r s o n a l i t à d e l v u l c a n i c o Harry a parte, il resto è mero esi- stenzialismo e sguardi, puntellati Q uattro film in lizza per il Leone d'Oro a Venezia 72 e un solo importante premio conseguito. M E S S I N A - I l b a t t e s i m o nostrano in laguna è stato affida- to a "L'attesa", dell'esordiente Piero Messina. Un viaggio lento e potente, ricco di primi piani scandito da un ritmo graduale dove la semplice bellezza del- l'entroterra siciliano si scontra con l'austerità degli antichi ritua- li religiosi. Un contrasto ben incarnato dalla giovane Jeanne (Lou de Laâge), arrivata in Italia i n a t t e s a d e l f i d a n z a t o , e l a madre di quest'ultimo, Anna (Juliette Binoche), superbamente fiera delle lacrime che le solcano il viso naturale. L'attesa è un respiro. Un battito striato irrego- lare. "L'attesa è nato da una sto- ria raccontatami in cui c'era stato un lutto ma di cui nessuno vole- va parlare" ha spiegato il regista. All'inizio della pellicola è tutto statico ma dopo l'arrivo di Jeanne il film cambia passo. "L'unico realismo che inseguo è q u e l l o e m o t i v o " h a d e t t o Messina,"il resto è verosimi- glianza". GUADAGNINO - Secondo dal fragore della fiera paesana, panoramiche mediterranee e una "succulenta" incursione nella preparazione della ricotta casa- linga. Se il maresciallo dei cara- binieri (Corrado Guzzanti) strap- pa risate per la caricata inge- nuità, le due ore di lungometrag- gio sono forse troppo per questo quadrato pseudo-amoroso dove il passato è invadente. Si va avanti nella vita, ma il merito non è di nessuno e una pioggia scrosciante non basta a lavare le ombre che nessuno vuole affron- tare. B E L L O C C H I O - È u n mondo a parte e oscuro quello dove la religione cattolica detta- va le regole usando le donne come capri espiatori della pro- p r i a f a n a t i c a I n q u i s i z i o n e . A c c a d e v a o v u n q u e e p u r e a Bobbio, paese natale del regista Marco Bellocchio che qui ha scelto di girare "Sangue del mio sangue", terzo film in concorso presentato a Venezia. Un paese che qualche secolo dopo, nell'e- ra moderna del web, è ostaggio di vecchi miti e personaggi che, non senza ironia, cercano di mantenere lo status quo. E se un tempo per liberarsi dei problemi e rimettere l'apparenza a posto era sufficiente murare viva una presunta seguace del demonio, italiano in concorso, "A Bigger Splash" di Luca Guadagnino ambientato nell'isola siciliana di Pantelleria. Qui s'intrecciano le storie della rock-star Marianne (Tilda Swinton), reduce da un'o- perazione alla gola, il suo neo- f i d a n z a t o P a u l ( M a t t h i a s sono stati la memoria, i diritti umani e la musica. A 70 anni dalla fine della II Guerra Mondiale, "Remember" (di Atom Egoyan) vede protago- nista Christopher Plummer deci- so a chiudere i conti col passato, andando alla ricerca del proprio aguzzino nazista. Niente campi di sterminio nel presente ma esodo di migranti in fuga con il documentario "Torn– Strappati" di Alessandro Gassman, realiz- z a t o i n c o l l a b o r a z i o n e c o n l'Unhcr. Un viaggio nel dramma degli artisti siriani rifugiati in Libano e Giordania. A 45 anni dalla morte, è stato presentato il documentario "Janis" (di Amy J. Berg), sulla leggendaria can- tante americana. In gara "Heart of a Dog", di Laurie Anderson. E poi "Il decalogo di Vasco" d e l l a r o c k s t a r p i ù a m a t a i n Italia. N e l p e n u l t i m o g i o r n o d i proiezioni è stato presentato " G o W i t h M e " d i D a n i e l Alfredson. Una vicenda emble- matica, dove il vecchio Lester (Anthony Hopkins) e il giovane Nate (Alexander Ludwig) deci- dono di aiutare Lillian (Julia Stiles), molestata dallo spietato Blackway (Ray Liotta), che da tempo immemore imperversa imponendo una spietata legge. Per cambiare non sembra esser- ci via d'uscita se non l'azione d e c i s i v a . S e n z a r i t o r n o . L ì , come al di qua dello schermo, c i s o n o p e r s o n e c h e n o n n e vogliono sapere di dialogare. Vogliono solo dominare. Un mondo, a cui qualcuno dovrà rispondere un giorno. LUCA FERRARI