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GIOVEDÌ 15 OTTOBRE 2015 www.italoamericano.org 35 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | SOCIETÀ & CULTURA COSTUMI PATRIMONIO TERRITORIO T i n d a r i e l a s u a Madonna nera T indari, mite ti so / Fra lar- ghi colli pensile sull'ac- que / Delle isole dolci del dio, oggi m'assali / e ti chini in cuore... Inizia così una delle più significative poesie di Salvatore Quasimodo premio Nobel nel 1959, siciliano di Modica, citta- dina in provincia di Ragusa, comparsa nella prima raccolta poetica dal titolo Acque e terre (1920-1929). Tindari, nel territorio di Patti in provincia di Messina, è sicu- ramente uno dei luoghi della Sicilia più conosciuti al mondo grazie alla sua Madonna nera, il cui culto risale a tempi molto lontani anche se non se ne trova- no precisi riferimenti temporali documentali. Tuttavia la tradi- zione, poiché non presenta carat- teri contraddittori o inverosimili, viene accettata come verità sto- rica. Si narra che una nave prove- niente dall'Oriente e che traspor- tava tra il carico, nascosta nella stiva, una cassa contenente una statua della Madonna, ritornan- do da un lungo viaggio, abbia incontrato una tempesta e sia stata costretta a rifugiarsi nella baia di Tindari in attesa che il mare si calmasse. Al termine della burrasca i marinai decisero di riprendere il largo ma erano come incagliati nelle acque sab- b i o s e d i M a r i n e l l o ( o d i e r n o nome della baia di Tindari). A nulla valse alleggerirsi del cari- co che trasportavano finché non abbandonarono la pesante cassa c o n t e n e n t e l a s t a t u a d e l l a Madonna. Solo allora poterono ripartire. I marinai del luogo, recuperata la cassa, la aprirono e videro con piacevole stupore che c o n t e n e v a l ' e f f i g i e d e l l a Madonna. Decisero di traspor- tarla in cima al punto più alto e p i ù b e l l o d e l p a e s e , c i o è a l Tindaro che era già abitato da una comunità cristiana. Ma cosa ha di particolare questo simulacro? Datato tra il V e il VI secolo, di autore sco- n o s c i u t o , è s t a t o c e r t a m e n t e scolpito in legno di cedro. La Madonna è rappresentata seduta con in grembo il bambin Gesù che ha la mano destra sollevata in atto di benedire. Sovrasta il capo di Maria una corona deci- s a m e n t e d i t i p o o r i e n t a l e (greco?) che costituisce un uni- cum con il resto del corpo. La Madonna indossa un mantello azzurro e il Bambinello un vesti- to bianco. Il volto di Maria è di colore nero. Oggi la statua si trova all'in- terno del Santuario-Cattedrale di Tindari ed è meta di tanti pelle- grini che costantemente la visita- no per devozione e nel periodo della sua celebrazione, il 7 e l'8 s e t t e m b r e d i o g n i a n n o , n o n sono pochi i fedeli che la rag- giungono percorrendo la salita a piedi per potere chiederle una grazia, per sciogliere un voto o per ringraziarla di una grazia ricevuta. I giorni dei festeggiamenti v e d o n o i l s a g r a t o d e l l a Cattedrale colmo di gente che, non solo per fede ma anche per curiosità, si sofferma ad ammi- rare le sue fattezze uniche e la folla di devoti che assiste alle funzioni religiose. In occasione delle celebrazioni, viene tradi- zionalmente offerta la lampada votiva ad un comune della pro- vincia e quest'anno è stata asse- g n a t a a l c o m u n e d i T u s a . Quest'anno è stata anche immer- sa nel mare di Patti una copia in bronzo di 60 kg della statua della Madonna Nera per ricorda- re tutti i migranti arrivati sulle coste siciliane e che qui hanno perduto la vita annegando. La città di Tindari fu fondata da Dionisio di Siracusa nel 396 avanti Cristo a capo dei merce- n a r i s i r a c u s a n i c h e a v e v a n o combattuto contro i Cartaginesi e prese il nome dal re di Sparta, sposo di Leda e padre putativo dei Dioscuri Castore e Polluce, Tindaro. Fu scenario di guerra nella b a t t a g l i a d e t t a a p p u n t o d i Tindari nel 257 avanti Cristo condotta dai Romani contro i Tullio Cicerone che la definì nobilissima civitas. Alla fine del IV secolo avanti Cristo fu costruito alla maniera greca il teatro e arricchito in seguito da decorazioni e adattato a sede per i giochi dell'anfiteatro dai Romani. Distribuito seguen- do la conformazione a conca del terreno su cui poggiava, le gra- dinate dei sedili potevano conte- nere fino a tremila spettatori. Subì cambiamenti nel tempo e dal 1956 vi si tiene un festival artistico dedicato alla musica, alla danza e al teatro. I resti della zona archeologi- ca sono quasi integri in quanto l a p i e t r a a r e n a r i a d e l l e s u e costruzioni non fu mai saccheg- giata perché ritenuta di bassa qualità. Subì frane e terremoti nel passare dei secoli e il santua- rio in cui si trova la Madonna nera col bambino venne di volta in volta ingrandito. Tindari non è famosa soltan- to – e già sarebbe abbastanza – p e r i l s u o s a n t u a r i o e l a Madonna nera. Alla base del p r o m o n t o r i o , s p i n t e d a l l e mareggiate, lingue di sabbia ne disegnano il paesaggio e hanno conferito nel tempo a Marinello il nome di mare secco. Anche in questo caso, i rac- conti antichi conferiscono al paesaggio un alone di fiaba. Narra una leggenda che una bambina sporgendosi un po' troppo dalla terrazza del santua- rio, precipitò in mare ma fu ritrovata salva sulla spiaggia che il mare, appena ritiratosi, aveva disegnato. Un'altra leggenda racconta di una maga che abita- va una grotta sul costone sopra la spiaggia e che col suo canto attirava i marinai che passavano di là per divorarli. Quando per la difficoltà di raggiungere la grotta i marinai si rifiutavano di avvicinarsi, si narra che la maga affondasse le sue dita nelle pare- ti lasciando dei piccoli buchi ancora oggi visibili nella roccia. TERESA DI FRESCO Cartaginesi, questi ultimi messi in fuga dalla flotta guidata dal console Aulo Attilio Calatino. Passata ai Romani fu base nava- le di Sesto Pompeo e meritò una c i t a z i o n e d a p a r t e d i M a r c o La Madonna nera di Tindari è un'opera orientale del V-VI secolo Il Santuario di Tindari si trova sull'estremità orientale di un promontorio a strapiombo sul mare, dove le maree disegnano lingue di sabbia