L'Italo-Americano

italoamericano-digital-10-29-2015

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GIOVEDÌ 29 OTTOBRE 2015 www.italoamericano.org 26 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | IMPRESA ITALIA ECONOMIA AFFARI AZIENDE Rosso Ferrari a Wall Street: Fca group si quota in Borsa a New York A 68 anni dalla fondazione della casa automobilistica di Maranello, settimo gruppo d'auto al mondo con un prestigiosissimo portafoglio di marchi storici, la Ferrari si quota in Borsa. A New York è stato un evento in grande stile con Wall Street piena di Ferrari e bardata, dentro e fuori, con grandi teloni rossi con il Cavallino Rampante. Per l'occasione, a suonare la campanella con cui si dà l'avvio alle contrattazioni, sono stati i vertici del gruppo Fiat Chrysler, dal presidente John Elkann all'amministratore delegato Sergio Marchionne. "Questo è l'epilogo di un grandissimo periodo di sogni che abbiamo portato a casa" ha detto un rag- giante Marchionne a Class Cnbc. Per Elkann l'emozionte traguar- do "è il primo passo verso una nuova vita". Ma è da tempo che Fca è sem- pre più protagonista nel mondo dell'automotive. Il gruppo italo- americano, rigenerato da un lungo periodo di forte crescita tanto negli Stati Uniti quanto in Europa, aveva già brillato al Salone di Francoforte, la vetrina mondiale tra le più prestigiose al mondo dove Fca ha portato molte novità che hanno riguarda- to quasi tutti i marchi del gruppo, a partire dall'attesissimo debutto della nuova Alfa Romeo Giulia. Il "battesimo" di questo modello sulla scena internaziona- le è di quelli che hanno lasciato il segno. Le caratteristiche e i numeri che i tecnici italiani hanno snocciolato hanno fatto sudare i competitors. Si è capito subito che la vettura non è stata concepita solo per dare fastidio ai diretti rivali, Bmw in testa, ma per essere superiore alle loro auto. Non è un caso se nei recenti test al Nürburgring, il tracciato tedesco sul quale quasi tutti i costruttori testano le loro super- car, la Giulia abbia infranto il record della pista. Non solo, gli interni della vettura sono stati studiati fin nei minimi dettagli per essere al livello della miglior qualità tedesca. Anche gli stand Fiat e Jeep hanno fatto bella mostra di sé, e la forte crescita in Italia del marchio americano (agosto + 216%) ha confermato l'ottima forma del brand. Il secondo fronte su cui Fca è stata recentemente impegnata riguardava le contrattazioni con l'Uaw, il potente sindacato ame- ricano. Contrariamente a ciò che avveniva in passato, il costruttore più piccolo degli Usa è stato chiamato al tavolo negoziale per primo, interrompendo la consue- Storica giornata per la Ferrari a Wall Street con John Elkann e Sergio Marchionne che hanno aperto le contrattazioni sotto la sigla Race tudine per cui Gm o Ford (i costruttori più grandi) erano i primi a parteciparvi. Gli anni della crisi hanno fatto sì che all'interno delle "Big Three" (soprattutto in Chrysler) si venissero a creare delle dispa- rità tra i lavoratori. Per favorire le assunzioni, infatti, i costruttori adottavano dei contratti "entry level" per cui la paga era netta- mente inferiore a quella di chi, invece, aveva già un vecchio contratto. Lo scoglio di questa disparità sembra ormai essere superato tanto che, nella confe- renza stampa congiunta tenuta dal presidente Uaw Dennis Williams e da Marchionne, i due hanno affermato di aver raggiun- to un accordo equilibrato che può rimediare all'anomalia contrat- tuale e, allo stesso tempo, preser- vare la competitività del costrut- tore. L'accordo è stato sottoscrit- to dai dipendenti di circa 16 sta- bilimenti di Fiat Chrysler e sarà alla base delle prossime contrat- tazioni con Ford e General Motors. L'altro fronte, forse quello più caldo e interessante, è la guerra psicologica tra Marchionne e il colosso Gm. Marchionne è con- vinto che dalla fusione di Fca e Gm possa nascere un super- costruttore i cui benefici sarebbe- ro senza precedenti. Il manager ripete da anni che i costruttori avranno un futuro solido solo con economie di scala adeguate. Ecco perché secondo le sue ana- lisi il "matrimonio" farebbe risparmiare un mare di soldi alle due compagnie. Tra gli addetti ai lavori c'è chi dice che l'ammini- stratore delegato stia portando avanti una moral suasion nei confronti del presidente Uaw (il sindacato è uno dei proprietari di Gm detenendo il 9% delle azio- ni) per far cambiare idea all'at- tuale dirigenza Gm; altri voglio- no un Marchionne impegnato nel convincere gli azionisti ed altri ancora si spingono a ritenere possibile un'Opa aggressiva nei confronti del costruttore di Detroit. Solo voci? Festa Ferrari a Wall Street: la quotazione in Borsa è stata salutata con un rialzo del titolo MAURO PILERI

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