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GIOVEDÌ 29 OTTOBRE 2015 www.italoamericano.org 42 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | CULTURA ARTE LIBRI PERSONAGGI Con Lottici omaggio alla Roma del Terzo millennio e ai suoi architetti d'arte a sé stanti. Lottici si forma all' Accademia di Delle Arti come scultore e sempre continua a definirsi tale anche quando dipin- ge, perché i suoi quadri non sono mai opere da cavalletto, ma opere sempre costruite su un banco da lavoro e dipinte con i materiali stessi con cui la città è costruita, ossia con i materiali edili: catrame, malte cementizie, plastica, smalto, pannelli isolanti e scaffali in metallo per citarne alcuni. Perché Roma? Innanzitutto perché, questo progetto nasce e si sviluppa pro- prio a Roma a seguito di una serie di incontri tra Lottici e Paola Di Giammaria, storica dell'arte romana, responsabile della Fototeca dei Musei Vaticani, la quale, da sempre, memore dell'insegnamento rice- vuto all'università da Maurizio Calvesi, unisce agli studi per l'ar- te romana tra Cinque e Seicento, un interesse profondo per l'arte contemporanea, che è scaturito in ricerche e curatele di varie inizia- tive. Incontri avvenuti tra l'Eur e Villa Carpegna, dialoghi in coda in auto o in studio, dialoghi tra quei luoghi che respirano antico e moderno. Roma capitale della conviven- za di stili architettonici, opus mixtum, ferro e cemento che dia- logano in una nostra metropoli quotidiana. L'intento principale è comun- que quello di promuovere la cul- tura architettonica romana con- temporanea attraverso uno scam- bio interdisciplinare con i diffe- renti linguaggi dell'arte, in parti- colare con la pittura. qualche secondo passato in coda merita uno sguardo distratto al Colosseo da sempre presente o alle Basiliche Maggiori, ma quasi inosservate, assorbite dalla tumultuosa contemporaneità pas- sano silenti le grandi opere archi- tettoniche più moderne. Leandro Lottici (www.lean- drolottici.com), scultore e pittore, da oltre dieci anni della sua Roma osserva, invece, proprio e solo quei palazzi, chiese e monu- menti che dal Novecento a oggi sono apparsi nella città come giganti di cemento venuti non per conquistarla ma per sedersi in un silenzio rigorosamente con- templativo e si riflettono nei suoi quadri come moderne icone di una metropoli contemporanea: icone perché, esenti da una rigo- rosa prospettiva, le "visioni" di Lottici presuppongono una meta- fisica delle immagini e della luce, come direbbe Florenskij, e un lavoro a ritroso partendo da schizzi dal vivo davanti alle architetture per poi da questi costruire ogni quadro come un progetto a sé stante, ridando valore a tutti quegli architetti che hanno creato i loro avveniristici progetti proprio partendo dai FLAVIA INNOCENTI R oma 2015. Visioni. Architetture per il Terzo Millennio. È la mostra di Leandro Lottici che fino all'8 novembre è allestita al comples- so museale della Ex Cartiera Latina, Parco Regionale dell'Appia Antica (via Appia Antica 42) di Roma. Le opere rappresentano un omaggio alla Roma del Terzo Millennio e agli architetti che ne sono stati protagonisti. Per ritrar- re le opere architettoniche Lottici ha utilizzato molti dei materiali con cui l'architetto di turno le ha costruite come: catrame, malte cementizie, plastica, smalti indu- striali, pannelli isolanti e scaffali in metalli. In tutto sono venti le opere dedicate e ispirate a otto grandi architetti: Saverio Busiri Vici, Massimiliano Fuksas, Santiago Calatrava, Zaha Hadid, Richard Meier, Renzo Piano, Paolo Portoghesi, Michele Valori. "Questo progetto - afferma Paola Di Giammaria, direttore del museo romano Maxxi dedica- to all'arte contemporanea - ci accompagna dentro una Roma poco conosciuta, moderna e con- temporanea. Un percorso pittori- co, quello di Leandro Lottici, che ci consente di riconoscere una Roma poco in vista. Senza entra- re nel dibattito, sempre acceso, e che sembra quasi voler imporre una scelta tra le antiche vestigia e un contemporaneo spesso non compreso e accolto, questa mostra aspira ad accendere un riflettore sull'architettura realiz- zata a Roma dagli ultimi trent'anni circa del XX secolo fino ai nostri giorni. Palazzi, chiese e monumenti che hanno tenuto con il fiato sospeso, soprattutto i romani, nella salita verso la cima del millennio, invi- tando tutti a gettarsi a capofitto nel nuovo secolo". La mostra sarà la conclusione di un dibattito sul tema: il proget- to è stato preceduto dalla presen- tazione al Maxxi Base dove è stato organizzato un momento di incontro per riflettere e dibattere sullo scambio interdisciplinare tra i vari linguaggi del sapere e le varie arti, e con lo scopo di pro- muovere la cultura architettonica romana. Sono state così proietta- te le fotografie delle opere archi- tettoniche che l'artista ha ritratto seguite dai quadri che le rappre- sentano. Attraversando una metropoli come Roma, nel suo dedalo di strade e palazzi, si attraversano secoli di storia dell'architettura, disegni, a mano libera, squadre e righelli, consci dei moderni applicativi di grafica, ma lascian- do alla matita il compito di porta- re sul foglio l'idea nata nella testa. Nei tempi passati pittura, Lo scultore Leandro Lottici durante la realizzazione di una sua opera con materiali da costruzione scultura e architettura erano in continuo dialogo: sovente pittori e scultori lavoravano e contribui- vano alla realizzazione di grandi opere architettoniche, così come diversi architetti hanno fatto dei loro disegni vere e proprie opere Prospettiva del museo Maxxi di Roma secondo l'interpretazione di Leandro Lottici