L'Italo-Americano

italoamericano-digital-10-29-2015

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GIOVEDÌ 29 OTTOBRE 2015 www.italoamericano.org 32 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | Nel World Food Day, Expo consegna all'Onu la Carta di Milano " Nutrire il pianeta è la sfida epocale che abbiamo davan- ti, ed è un ideale oggi inse- parabile dalla parola 'pace'. Nutrire tutte le persone del pia- neta è un grande progetto politi- co nella globalizzazione, dove talvolta le regole della finanza prevalgono su quelle dell'econo- mia reale, e dove il diritto e gli Stati nazionali misurano, ogni giorno, i propri limiti". Il presi- dente della Repubblica italiana Sergio Mattarella ha aperto la G i o r n a t a m o n d i a l e dell'Alimentazione che a Expo h a s v i l u p p a t o i l t e m a " P r o t e z i o n e s o c i a l e e Agricoltura: rompere il circolo di povertà rurale", in una mani- festazione che dal suo inizio si è proposta come occasione per riflettere sui diversi tentativi di trovare soluzioni alle contraddi- zioni del nostro mondo soprat- tutto in tema di alimentazione, a partire dalla scelta del tema "Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita". Culmine della cerimonia la consegna ufficiale al Segretario Generale delle Nazioni Unite B a n K i - m o o n d e l l a C a r t a d i Milano, il lascito più alto di Expo Milano 2015. "Le difficoltà dell'impresa non devono scoraggiarci: il tra- guardo può essere raggiunto, il diritto al cibo e all'acqua può essere affermato in tutti i conti- nenti. La cooperazione può pre- valere sul conflitto. Il dialogo sul fanatismo, la crescita delle opportunità può restringere la forbice delle diseguaglianze". Per il capo dello Stato "solo un'azione corale può assicurare un accesso equo alle risorse. Fame e malnutrizione sono una drammatica realtà per 800 milio- ni di persone ma la generazione 'fame zero' sta per nascere e vogliamo accoglierla: entro il volgono tutti i campi della vita, sono integrati, la fame spezza le c o m u n i t à e c o m p r o m e t t e i l nostro futuro. Dobbiamo lottare contro la malnutrizione ma dob- biamo farlo tutti insieme supe- rando i confini e instaurando nuove partnership. Settant'anni fa, diversi Paesi hanno fondato la Fao facendo una promessa: garantire la libertà dalla fame a tutta l'umanità. Oggi siamo qui per proseguire questo impegno e l'agenda 2030 è la nostra road- map verso il successo". È ancora possibile concepire una società in cui le risorse sono in mano a poche persone e i meno fortunati devono racco- gliere le briciole? È questo il tema del messaggio, letto da M o n s i g n o r F e r n a n d o C h i c a Arellano, che Papa Francesco ha inviato per l'occasione chieden- do di restituire dignità ai poveri: "Sono persone, non numeri. Q u e s t a g i o r n a t a m e t t e i n primo piano tanti nostri fratelli che soffrono fame e malnutrizio- ne a causa di una distribuzione ingiusta dei frutti della terra e di un insufficiente svilupppo dell'a- gricoltura. In questo scenario doloroso dobbiamo recuperare l'ispirazione che ha portato alla nascita di questa organizzazione p e r l i b e r a r e l ' u m a n i t à d a l l a fame". Poi, riportando l'attenzio- ne sul tema del Wfd, ha ricorda- to che due terzi della popolazio- ne mondiale non ha protezione sociale, "la maggioranza di que- ste persone vivono nelle zone più disagiate, dove i poveri sono dimenticati. Le loro condizioni ci dimostrano che non possiamo accontentarci di un richiamo generale alla cooperazione". Il Pontefice ha quindi posto una domanda sulle disparità sociali. La risposta che non lascia le "briciole ai poveri", ha detto rivolgendo una preghiera alla Fao invitandola a "farsi carico dei diritti degli affamati e acco- gliere la loro aspirazione" e a p p e l l a n d o s i a i g r a n d i d e l l a Terra: "Si trova nella pace socia- le, nella stabilità e nella sicurez- za di un certo ordine che dipen- de da una politica distributiva equa". J o s é G r a z i a n o d a S i l v a , Direttore Generale della Fao, dal canto suo ha ricordato, in questo settantesimo anniversario, i fon- datori dell'organizzazione che il 16 ottobre 1945 "hanno voluto unire i Paesi per liberare i popoli dalla fame". E ha proseguito con un bilancio incoraggiante: "In questi 70 anni la popolazione è triplicata e la disponibilità di cibo è aumentata del 40%. Ora abbiamo cibo sufficiente per nutrire tutti. 73 Paesi dei 128 monitorati dalla Fao hanno rag- giunto l'obiettivo di dimezzare il n u m e r o d e g l i a f f a m a t i d e l l a popolazione. Il successo dipende dai Governi ma anche da quello che ognuno di noi fa come indi- viduo: fate qualcosa di persona- l e , p e r e s e m p i o m a n g i a t e i n modo sano, riducete gli sprechi e aiutate gli altri". Il Ministro degli Esteri italia- no Paolo Gentiloni ha poi lancia- t o u n a s f i d a : " C o s t r u i r e u n a n u o v a g r a n d e s p e r a n z a , u n a nuova grande utopia: avere la prima generazione senza fame. Oggi 800 milioni di abitanti del P i a n e t a s o n o d e n u t r i t i , 1 6 0 milioni sono bambini: come dice Papa Francesco non sono nume- ri, ma persone". Molto sentito il tema dei migranti. "Non semi- n i a m o p a u r a p e r i m i g r a n t i , s e m i n i a m o p e r l ' a g r i c o l t u r a sostenibile, sviluppiamo insieme l'eredità di Expo". Sulla stessa scia il Ministro i t a l i a n o d e l l ' A g r i c o l t u r a Maurizio Martina che ha detto: "Oggi siamo più consapevoli della questione del cibo grazie a Expo, laboratorio di cittadinanza e cooperazione, spazio di discus- sione globale. Ci batteremo per- c h é l a g e n e r a z i o n e d i E x p o d i v e n t i l a g e n e r a z i o n e f a m e zero". 2030 dobbiamo realizzare uno sviluppo equo, solidale e soste- nibile e in questo percorso il ruolo delle donne è fondamenta- le, le società sono più ricche dove la presenza femminile è più forte". Di qui l'importanza della Carta di Milano, "frutto del lavoro collettivo tra governi, società civile, imprese e organiz- zazioni. Le firme raccolte - ha detto - hanno superato il milio- ne: è una vera prova di cittadi- nanza globale". Per Ban Ki-Moon "la visione di sviluppo sostenibile è legata ai progressi nell'alimentazione: dobbiamo sostenere i piccoli agricoltori e le donne perché la protezione sociale di cui parlia- mo riguarda soprattutto le perso- ne più vulnerabili. I 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile coin- Il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il segretario Onu Ban Ki-Moon a Milano Ban Ki-Moon ha visitato il Padiglione Italia dopo aver ricevuto la Carta di Milano (Ph. Expo-Mascolo) SOCIETÀ & ATTUALITÀ CRONACHE NOVITÀ EVENTI

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