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GIOVEDÌ 29 OTTOBRE 2015 www.italoamericano.org 44 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | RED CARPET PROTAGONISTI RECENSIONI FESTIVALS 'A casa' tra lucidità e oblio: la demenza senile nel corto di Costa grande originalità, interpretando in chiave inusuale il tema del confine. Da un lato, vediamo il confine tra lucidità e oblio, tra malattia e salute, tra presenza mentale e vacuità, testimoniato da una grande interpretazione di Milena Vukotic. Dall'altro, il limite della scelta dolorosa che si trova a varcare il figlio sacer- dote nell'abbandonare la madre. Due intensi protagonisti, in bili- co tra presente e passato, cristal- lizzati in un non luogo che rende oggettiva la loro condizione di figure di confine". Tra i protagonisti del film troviamo Milena Vukotic, la sensibile interprete dei film di Mauro Bolognini e Luis Buñuel, che dona alla storia l'espressio- ne e la sofferenza del suo volto. L'attrice che nella sua lunga car- riera ha interpretato 95 film e recitato per il teatro e la televi- sione, disponibile a mettersi in gioco con i giovani registi, nello stesso periodo ha girato "Un amato funerale", cortometraggio scritto e diretto da Luca Murri, ambientato nello splendido sce- n a r i o n a t u r a l e d i N i c o s i a i n Sicilia. Il cortometraggio è libe- ramente visibile su YouTube a questo indirizzo: https://www. youtube.com/watch?v=73IHsqg kc4Y Milena Vukotic è la sensibile interprete di 'A casa', il cortometraggio del regista Antonio Costa Martin Scorsese in 'Italianamerican' che sarà proiettato a Firenze I n "A casa", il regista Antonio Costa affronta un tema diffi- cile e delicato come quello della malattia senile e delle sue inevitabili conseguenze. Il film è raccontato con garbo in una con- tinua situazione di tensione, f a c e n d o t e m e r e c h e d a u n momento all'altro gli eventi pos- sano avere un epilogo drammati- co. Il rapporto di profondo affet- to, tra la madre e il figlio sacer- dote, è rivelato durante un viag- gio in automobile, che si svolge attraverso spazi aperti senza alcun punto di riferimento o indicazione, come se si fosse in procinto di attraversare un confi- ne, coinvolgendo lo spettatore nell'inevitabile finale. Lo scopo del viaggio, appa- rentemente, è quello di portare l'anziana madre ad assistere alla Messa ma, in realtà, il figlio sta per abbandonarla in un ospizio. Il racconto termina nella quoti- dianità della casa di riposo, tra la t e l e f o n a t a d i u n ' i n f e r m i e r a distratta e il continuo tossire di u n o s p i t e . L ' a n z i a n a d o n n a segue il figlio all'interno del ricovero, anche se poco prima, in un momento di lucidità, gli aveva detto: "Portami a casa". La protagonista del film è la malattia, la si "sente" in ogni sequenza, in ogni inquadratura. La demenza senile, le sue con- seguenze e la difficoltà ad accet- tarla, accentuano la disperazione del figlio, oramai conscio di avere perso la persona che cono- sceva e di trovarsi in bilico tra presente e passato, tra lucidità e oblio, tra il sottile confine che divide l'amore dalla disperazio- ne. Particolarmente indovinata la scelta dei brani musicali, non originali, che "accompagnano" i l c o r t o m e t r a g g i o : " S t a b a t M a t e r " d i Z o l t a n K o d i a l y e " M a t a a i n i k u r u k a r a n e " d i Jonny Greenwood. La colonna sonora dona un senso di dram- maticità continua, a volte stem- perata dall'azione scenica, con- tribuendo a tenere viva la ten- sione narrativa. Il film ha vinto il Premio S p e c i a l e S e z i o n e C o r t i a l "Cervignano Film Festival", che si svolge nell'omonima cittadina friulana in provincia di Udine, il cui tema proposto era quello de "Il cinema del confine e del limite". La giuria ha premiato il lavo- ro di Costa con un'articolata motivazione: "A casa affronta il tema proposto dal Festival con WILLIAM MOLDUCCI Diritti umani: a Firenze per 50 gior ni il cinema è internazionale Q uest'anno la 50 Giorni di cinema internazionale a Firenze dedica un focus al tema "Essere Umani: il Cinema per la promozione dei diritti umani e il rispetto del popolo dei migranti". Nove festival internazionali si susseguiranno con una proposta di oltre 150 film in anteprima italiana, in versione originale sottotitolata, presentati dai registi o dai protagonisti. Il cinema internazionale torna cos ì ad essere protagonista a Firenze con la IX edizione della 50 Giorni, che si terrà dal 29 ottobre al 13 dicembre al cinema Odeon. Ad aprire sarà France Odeon (29 ottobre – 1 novembre), che da sette edizioni porta a Firenze il meglio del cinema d'Oltralpe contemporaneo. E come sempre, al festival curato da Francesco Ranieri Martinotti, arriveranno os piti da tappeto ros s o. Annunciata la presenza del pre- mio Oscar Michel Hazanavicius, del regista Philippe Garrel, al quale sarà dedicata una retrospet- va, e del figlio Louis Garrel, gio- vane e già acclamata star inter- nazionale. In programma anche il film "Fatima", di Philippe Faucon, che racconta della dura vita di una donna magrebina arrivata in Francia negli anni '90, dove vive separata dal marito, con due figlie adolescenti da crescere, emblema del difficile processo di integrazione in Europa per gli immigrati di prima e di seconda generazione. Un film che introduce il tema al quale idealmente la 50 Giorni è dedicata: "Essere Umani". In un periodo in cui uno dei problemi sociali più attuali e drammatici è quello dei grandi flussi migratori, fatti da persone che fuggono dalla guerra, dalla fame e dai disastri ambientali, la NICOLETTA CURRADI 50 Giorni vuole porre l'accento su come il cinema possa favorire la conoscenza dell'altro, alla base dei processi di inclusione e inte- grazione. P er la prima volta, alla ras s egna organizzata da Fondazione Sistema Toscana, arriva "Il Cinema Ritrovato", in collaborazione con la Cineteca di Bologna. Ecco qualche antici- pazione: dai classici del cinema italiano, un omaggio a Roberto Rossellini con la presentazione in anteprima di Paisà; per il cine- ma di Hollywood degli anni '20 il capolavoro di Charlie Chaplin, Il Monello, che inaugurerà la rassegna, il 23 novembre; al tema della 50 Giorni, "Essere Umani" è dedicato il documen- tario Italianamerican, di Martin Scorsese (un regista molto attivo nel lavoro di restauro dei film con la s ua F ilm F oundation americana), che racconta l'espe- rienza della sua famiglia, emigra- ta a New York dall'Italia.