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35 GIOVEDÌ 10 DICEMBRE 2015 www.italoamericano.org L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | Il Giubileo della Misericordia apre le Porte Sante in tutto il mondo centro dell'attenzione non il Dio giudicante dell'Apocalisse, ma il Dio misericordioso del Vangelo di Luca: "Dio perdona tutto e perdona tutti", come non si stan- ca di ricordare nelle sue quotidia- ne omelie. La Misericordia un tema molto caro all'attuale Pontefice nel cui motto già da vescovo si leggeva: "Miserando atque eligendo" ovvero "guardò con Misericordia e scelse". Perché oggi un Giubileo della Misericordia? "Perché la Chiesa - ha spiegato il Papa - in questo momento di cambiamenti epoca- li, è chiamata ad offrire più forte- mente i segni della presenza e della vicinanza di Dio, a ritrovare il senso della missione che il Signore le ha affidato, per diven- tare noi, pure, testimoni di Misericordia, perché questo è il tempo della Misericordia, per offrire a tutti la via del perdono e della riconciliazione". La Bolla di indizione del Giubileo è stata pubblicata il 12 aprile, domenica della Divina Misericordia, festa istituita da Papa Giovanni Paolo II e cele- brata la prima domenica dopo Pasqua. Le date sono fortemente simboliche: l'apertura avviene nel 50° anno della chiusura del Concilio Vaticano II (1965), per- ripercorrere la linea ideale perse- guita dalla Chiesa mezzo secolo fa, con una rinnovata attenzione per gli ultimi, evocata già da Papa Roncalli prima del Concilio. Un tema forte che, assieme al dialogo interreligioso e al rapporto con il mondo con- temporaneo, Papa Bergoglio ha messo al centro del suo Pontificato. L'annuncio è stato dato due anni dall'elezione pontificia. Prende ufficialmente il via il Giubileo straordinario della Misericordia B angui, capitale della Repubblica centroafrica- na, uno dei Paesi più mar- toriati dalla povertà e dalla guer- ra civile, è divenuta la capitale spirituale del mondo: Papa Francesco ha aperto lì, lontano da Roma, la Porta santa della Cattedrale, dando il via al Giubileo della Misericordia. É la prima volta nella storia, che un Giubileo venga aperto in una sede diversa da quella del Vaticano, segno potente della profonda attenzione del Pontefice per le periferie. Ma ogni diocesi del mondo avrà la possibilità di aprire una propria Porta Santa. Succederà domenica 13 dicembre per un evento che si vuole davvero globale. Martedì 8 dicembre, giorno dell'Immacolata Concezione, in una Roma blindatissima per la minaccia terroristica con misure anti droni e no fly zone, il Papa ha dato il via alle celebrazioni in San Pietro con la consueta for- mula "Aperite mihi portas Iustitiae", "Apritemi le porte della giustizia", varcando poi la Porta di bronzo seguito da cardi- nali e vescovi in processione fino alla tomba di Pietro mentre la Basilica si illuminava di fantasti- che luci. Fino al 20 novembre 2016, data di chiusura del Giubileo, ci saranno momenti di festa e gran- di raduni, come quello dedicato ai ragazzi dai 13 ai 16 anni il 24 aprile 2016, l'Incontro con gli ammalati di tutto il mondo (12 giugno 2016), l'Incontro con il Volontariato (4 settembre 2016). Più che di celebrazioni sarà un Giubileo di segni: gesti priva- FRANCESCA GRAZIANO ti, ma significativi, il Papa ne compirà uno ogni venerdì. A cominciare dal 18 dicembre quando aprirà la porta della Misericordia all'Ostello Don Luigi di Liegro della Caritas, in Piazza San Pietro, dove verrà recitato ininterrottamente il Rosario. In una lettera inviata a monsi- gnor Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione della Nuova Evangelizzazione, il Papa focaliz- za i punti più importanti dell'e- vento che sta vivendo la Comunità cattolica in tutto il mondo. Per ottenere l'Indulgenza i fedeli sono chiamati a compiere un breve pellegrinaggio verso la Porta Santa aperta in ogni catte- drale o nelle Chiese stabilite dal vescovo diocesano e nelle 4 Basiliche papali a Roma, come segno del desiderio profondo di vera conversione. Importante: "Questo momento - ha invitato a fare il Papa - sia unito al sacra- mento della Riconciliazione e alla celebrazione dell'Eucarestia con una riflessione sulla Misericordia accompagnando le celebrazioni con la professione di fede e la preghiera per il Papa". Per l'anno giubilare, i sacerdo- ti avranno facoltà di assolvere dal peccato di aborto anche le donne che si dimostrano sinceramente pentite. L'indulgenza giubilare vale anche per i defunti pregando che vengano liberati da "ogni residuo di colpa". Nella Chiesa romana che Papa Francesco sta lentamente restaurando, la Porta Santa del Giubileo della Misericordia può essere anche quella del carcere che si chiude alle spalle dei dete- nuti. E chi è ammalato o immo- bile in un letto d'ospedale può ottenere l'indulgenza promessa dalla Chiesa "ricevendo la comu- nione o partecipando alla Santa Messa e alla preghiera comunita- ria attraverso i vari mezzi di comunicazione". Perché bisogna essere "mise- ricordiosi come il Padre". É il motto del Giubileo, ispirato dal Vangelo di Luca mentre il logo, creato dal padre gesuita Marko Rupnik, rappresenta Gesù che sostiene l'uomo. Misericordia, grazia, tenerez- za diventano le parole chiave che daranno corpo e senso alle cele- brazioni del nuovo Anno Santo sotto il segno del perdono e della riconciliazione. La tradizione del Giubileo, tra i momenti più alti e significativi nella vita della Chiesa, iniziata nel 1300 da Bonifacio VIII, è divenuta nello spirito dei cattolici un'opportu- nità per approfondire la fede e vivere con rinnovato impegno la testimonianza cristiana. Finora gli Anni Santi ordinari sono stati 26, l'ultimo è stato il Giubileo del 2000, quelli straor- dinari, indetti in momenti di grande bisogno di unione e fra- tellanza universale, sono stati 5, il primo fu nel 1585 per l'elezio- ne di Sisto V. Papa Francesco, con l'indizione del Giubileo straordinario, ha inteso porre al SOCIETÀ & ATTUALITÀ CRONACHE NOVITÀ EVENTI Papa Francesco ha aperto il Giubileo a Bangui, nel cuore del continente più povero del mondo: l'Africa