L'Italo-Americano

italoamericano-digital-12-10-2015

Since 1908 the n.1 source of all things Italian featuring Italian news, culture, business and travel

Issue link: https://italoamericanodigital.uberflip.com/i/613458

Contents of this Issue

Navigation

Page 53 of 59

GIOVEDÌ 10 DICEMBRE 2015 www.italoamericano.org 54 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | CULTURA ARTE LIBRI PERSONAGGI Dalla Radio Corporation of America alla Rca italiana che scritturò la storia della musica nazionale l e d e l l a s u a i n a f f i d a b i l i t à . Andando contro il parere di tutti l o t e n n e p e r l u n g o t e m p o i n a z i e n d a , c r e d e v a c h e q u e l l a "piccola luce", che Ciampi ema- nava, fosse importante per tutti gli altri autori, per fare vedere che la canzone non era soltanto svago o competizioni canore, ma poteva entrare in zone di comu- nicazione più elevate. Il tempo gli ha dato ragione, anche se sol- tanto dal lato artistico. Agli inizi degli anni '80 altri artisti lasciarono la Rca (tra que- sti Paolo Conte, Francesco De Gregori e Ivano Fossati) e non furono ingaggiati personaggi di rilievo. Una delle rare eccezioni fu Luca Carboni. Nel 1983, avendo saputo che la Bmg Ariola era interessata a l l ' a c q u i s t o d e l l a R c a e c h e quindi si doveva ridurre il perso- nale (da 600 a 200 dipendenti), Melis decise di lasciare l'azien- da. Gli edifici della sede storica di Via Tiburtina sono stati in parte demoliti. Oggi restano gli studi di registrazione, la palazzi- n a d i r i g e n t i , i l m a g a z z i n o e pochi altri. Questi palazzi sono utilizzati come magazzini per ditte di abbigliamento e calzatu- re. Ogni anno gli ex-dipendenti della Rca organizzano un raduno con relativa visita allo stabili- mento, un'occasione per ritro- varsi e per ricordare le tante sto- rie vissute tra quelle mura che hanno ascoltato nascere gran parte degli artisti e della storia m u s i c a l e n a z i o n a l p o p o l a r e . L'idea di realizzare un museo sta diventando sempre più senti- ta e a nostro avviso anche dovu- ta. M i c o c c i . I d u e d e c i s e r o l a costruzione di nuovi studi di registrazione e assunsero giova- ni e promettenti musicisti, tra c u i E n n i o M o r r i c o n e e L u i s Enriquez Bacalov. I primi can- tanti ingaggiati furono i "quattro moschettieri": Nico Fidenco, Gianni Meccia (per lui fu conia- t o i l t e r m i n e " c a n t a u t o r e " ) , J i m m y F o n t a n a e d E d o a r d o Vianello. Negli anni successivi la Rca mise sotto contratto Rita Pavone e Gianni Morandi, e ingaggiò come direttore artistico Nanni Ricordi, che portò "in dote" S e r g i o E n d r i g o , G i n o P a o l i , Luigi Tenco ed Enzo Jannacci. Fu in quel periodo che la Rca Italiana diventò la casa disco- grafica leader per le vendite, abbinando la canzone d'autore a quella di consumo. La sede di Via Tiburtina non era soltanto il luogo degli uffici, delle registrazioni e della stam- pa dei dischi, ma una vera e pro- pria "cittadella della cultura". Uno dei luoghi più frequentati era il bar, in cui per anni si ritro- varono gli artisti e dove nacque- ro idee, collaborazioni e nuove canzoni. Tra i frequentatori: Pier P a o l o P a s o l i n i e A r t h u r WILLIAM MOLDUCCI N el secondo dopoguerra, l a R c a ( R a d i o C o r p o r a t i o n o f America), con sede a New York, era una delle più importanti case Operativa dal 1949 al 1987, la Rca Italiana ha raccolto i maggiori successi negli anni Sessanta in via Tiburtina, Km 12 all'orchestrazione, ma cercavano n u o v e s o n o r i t à e d e f f e t t i . Inoltre, un ruolo importante lo ebbe anche la tecnologia, note- volmente all'avanguardia per quell'epoca. G l i s t u d i R c a o s p i t a r o n o g r a n d i a r t i s t i i n t e r n a z i o n a l i c o m e i l p i a n i s t a A r t h u r Rubinstein, John Houston (per la registrazione della colonna sonora del film "La Bibbia") e Frank Sinatra, che incise i brani per i Caroselli della Perugina. V i s t o i l s u c c e s s o , l a R c a decise di continuare a investire sui giovani talenti italiani e gra- z i e a l l e i n t u i z i o n i d i S e r g i o Bardotti furono lanciati i Rokes di Shel Shapiro, i Primitives di Mal, Patty Pravo, Ricky Shayne, Dino e Lucio Dalla. Gli anni Settanta videro l'af- fermazione di nuovi artisti tra c u i C l a u d i o B a g l i o n i , I v a n o Fossati, Renato Zero, Gabriella F e r r i , N i c o l a d i B a r i , N a d a , Riccardo Cocciante, Anna Oxa, R o n , A n t o n e l l o V e n d i t t i , Francesco De Gregori e Rino Gaetano (gli ultimi quattro pro- venienti dalla It di Micocci), inoltre, fu raggiunto l'accordo p e r l a d i s t r i b u z i o n e d e l l a Numero Uno, la casa discografi- ca di Mogol e Lucio Battisti. I n q u e g l i a n n i s i e b b e u n primo periodo di crisi economi- ca, dovuto al calo del mercato discografico italiano e a una serie di errori, tra cui il flop delle cassette Stereo 8, imposto dalla casa madre. Nel 1978 la Rca perse Baglioni e Venditti e alcuni cantanti non raggiunsero gli obiettivi di vendita previsti. M e l i s a v e v a p e r c e p i t o i l potenziale di artisti quali Piero Ciampi, pur essendo consapevo- lo stato dell'azienda, questi ne intravide l'enorme potenziale e riuscì a evitarne la chiusura. Le prime scelte importanti di Melis furono di abbandonare il 78 giri, in funzione del nascente 4 5 g i r i , e d i a s s u m e r e c o m e d i r e t t o r e a r t i s t i c o V i n c e n z o Rubinstein, che era solito consu- mare il suo uovo alla coque, J o h n H u s t o n e A u r e l i o D e Laurentiis, soltanto per citare qualche nome. Un altro importante luogo di ritrovo è stato il "Cenacolo", una sorta di campus situato in discografiche degli Stati Uniti. Fondata nel 1919 come compa- gnia radiofonica, nel 1929 aveva a c q u i s t a t o l a V i c t o r T a l k i n g Machine Company, entrando così nel mercato discografico. Nel 1949, Frank M. Folsom, vice presidente della Rca Victor, fu ricevuto in udienza privata da Papa Pio XII, il quale in ricordo dei bombardamenti americani che colpirono il quartiere di San Lorenzo, gli chiese l'installazio- ne di una fabbrica nel borgo romano. La società americana, già decisa ad aprire uno stabili- mento in Italia, dopo quell'in- contro scelse Roma come sede, i n i z i a l m e n t e v i c i n o a V i l l a Borghese e, nel 1951, al Km 12 della via Tiburtina. Durante i primi anni furono stampati per lo più dischi di pro- venienza statunitense (Harry B e l a f o n t e e d E l v i s P r e s l e y ) , anche perché la casa madre pro- muoveva pochi artisti italiani, tra questi: Domenico Modugno, Nilla Pizzi e Katyna Ranieri. Alla fine del 1954 la sede americana pensò di chiudere la società italiana, il cui bilancio era in perdita ma Papa Pio XII incaricò uno dei suoi segretari laici, Ennio Melis, di verificare via Nomentana; tutti i giorni in quelle piccole sale, allestite con vari strumenti e registratori a 4 piste, si incidevano e ascoltava- no canzoni e provini. Il successo dei dischi degli anni '60 fu spesso dovuto agli arrangiamenti di Morricone e Bacalov, che non si limitavano Tra i numerosi artisti che incisero negli stabilimenti romani della Rca, ci fu anche Franck Sinatra

Articles in this issue

Links on this page

Archives of this issue

view archives of L'Italo-Americano - italoamericano-digital-12-10-2015