L'Italo-Americano

GIOVEDÌ 24 DICEMBRE 2015 www.italoamericano.org L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | 18 EDITORIALE BREVI RUBRICHE NEWS GIORGIO BICOCCHI Continua da pagina 1 D o p o a n n i d i e g e m o n i a bianconera nessuno era più abituato allo stato d'incertezza, c i n q u e s q u a d r e r a c c h i u s e nell'esiguo spazio di quattro punti, roba che se vinci due gare di fila rischi di risucchiare chi ti precede o se, al contra- rio, reggi le redini del vapore h a i l a c o n c r e t a s p e r a n z a d i sparigliare e di scappare. Inter avanti, pure dopo il clamoroso stop subito a San Siro dalla Lazio, tornata ai livelli di un anno fa, seppure per una notte. Poi, dietro ai nerazzurri battistrada, ecco il t a n d e m N a p o l i - F i o r e n t i n a , staccate di una sola lunghezza. Ancora, più dietro, riecco la Juve, sette vittorie di fila e campionato ripreso dopo un inizio, lo ricorderete, zeppo di chiaroscuri. Ultima del treno- scudetto la Roma, minata in molte sue certezze, in crisi di gioco, ma comunque a quattro punti dall'Inter con la prospet- tiva, nel girone di ritorno, di o s p i t a r l a a l l ' O l i m p i c o . D a i trentasei punti nerazzurri ai trentadue dei giallorossi: la Serie A è tutta qui. Un guazzabuglio bello per l'attesa e per lo spettacolo: c h i s s à s e q u e s t a i n c e r t e z z a riporterà la gente allo stadio. Perché pure chi lotta per il titolo non è suffragato dalla passione della propria gente. Passi per lo Juventus Stadium, sempre zeppo, forse perché confortevole e con una visuale magica. Ma gli altri impianti? Meno di ventimila spettatori per la Roma, pochi di più per il Napoli e la Fiorentina. L'Inter di Thoir più applaudita? Sì, anche perché c'era da cancel- lare lo squallido campionato delle scorso anno e la gente nerazzurra si è nuovamente affezionata al progetto ed ai risultati conseguiti. Ma non p e n s a t e c h e i l M e a z z a – l a Scala del Calcio – si sia nuo- vamente riempita. Parliamo di una crescita complessiva di spettatori, ma niente record. Chi la spunterà, allora, in q u e s t a c o r s a a c i n q u e , m a i ammirata, nelle ultime stagio- ni, in campionato? La Juve insegue il quinto scudetto di fila, roba accaduta negli Anni Trenta, quindi – eventualmente accadesse – da consegnare al Guinness dei primati. Pareva gruppo sazio e invece no: riec- cola, complice una sequenza impressionante di risultati e di prestazioni. Orienterà il futuro tricolore l'imminente seduta di Buon Natale e a tutti l'augurio di un Felice 2016 da L'Italo-Americano Serie A, la grande ammucchiata Un regalo originale che non solo contribuirà a sostenere il vostro giornale ma che ricor- derà, a chi riceverà le nostre pagine dedicate all'Italia e alla comunità italoamericana, l'im- portanza di non perdere le pro- prie origini, l'identità che ci arricchisce nel legame con la cultura del Belpaese. Soprattutto questa ultima edi- zione targata 2015 ci consente di farvi giungere per tempo i nostri p i ù a f f e t t u o s i a u g u r i p e r u n Sereno Anno Nuovo, a voi che c i a v e t e s c e l t o e a l l e v o s t r e famiglie, con la speranza che anche per il vostro giornale si risolvano le difficoltà economi- che che negli ultimi mesi hanno costretto a ridurre le edizioni per r i u s c i r e , c o n t a n t a f a t i c a , a sopravvivere. I l 2 0 1 5 è s t a t o i n q u e s t o senso un anno particolarmente impegnativo ma abbiamo cerca- to di non sacrificare mai la qua- lità dell'informazione, la varietà degli articoli e dei redattori, la capacità di garantire tempesti- vità sulle notizie che riguardano l'Italia e la vita delle nostre comunità. Per questo è stato f o n d a m e n t a l e i l r i c o r s o e i l potenziamento del nostro portale ( r a g g i u n g i b i l e i n q u a l s i a s i momento e da ogni latitudine, anche quando vi trovate lontano da casa, all'indirizzo www.ita- loamericano.org), e delle nostre piattaforme social che riescono a garantire un contatto capillare e interattivo con chi sceglie di avere una conoscenza di luoghi, fatti e personaggi italoamericani e italiani, effettiva e non superfi- ciale, occasionale o, quel che è peggio ma ancora diffuso, fatta di pregiudizi. Per questo il 2016, nei nostri obiettivi, prevede un potenzia- mento di un'offerta iniziata que- st'anno con un sito rivoluziona- to, riformato, ripensato, miglio- rato, ridisegnato non solo nel- l'interfaccia grafica ma nella sostanza. Essere riusciti a costruire un dialogo dinamico con voi che ci seguite online, e non solo sfo- gliando la tradizionale copia cartacea, come ci confermano le migliaia di commenti e lettere che arrivano in redazione quoti- dianamente è, crediamo, motivo di grande orgoglio. Significa che con voi, stiamo conservando quei legami sottili e preziosi che fanno stare insieme la comunità italiana della West Coast. Ci mostrano che è possibile parlare ancora di una trama cul- turale, linguistica e sociale uni- taria e condivisa tra gli immigra- ti italiani delle varie generazioni e tra chi è nato e cresciuto qui con lontani parenti di origini ita- liane spesso mai visti né cono- sciuti, qualcosa che è molto più difficile oggi che non cento e passa anni fa quando, non solo nasceva questo giornale, ma le Little Italy erano il salvagente quotidiano di chi arrivava in America con passaporto italia- no. Fa capire che quel patrimo- nio che affonda le sue origini negli arrivi coraggiosi avvenuti n e g l i u l t i m i d e c e n n i dell'Ottocento non sta inabis- sandosi e scomparendo per sem- pre ma lotta per restare a galla e continuare a tramandare tutto quel che hanno fatto crescere su queste sponde le varie ondate di immigrati che hanno scelto le coste pacifiche degli Usa. Sapere di poter contribuire oggi, attraverso il lavoro di tes- situra che L'Italo-Americano fa tra i suoi lettori, a preservare il senso di comunità è la ragione principale che anima il nostro lavoro quotidiano al servizio della comunità e che fa stare sempre all'ascolto delle esigen- ze dei nostri lettori. Lettori che, anche per queste ragioni storiche e comunitarie, invitiamo a continuare a sce- glierci come porto sicuro. 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Certo, per- ché con la prospettiva di vincere l o s c u d e t t o A g n e l l i , D e Laurentiis, Della Valle, Thoir e Pallotta dragheranno i mercati nostrani e non, alla caccia del "crack" che potrebbe decidere la contesa. Non sempre un bom- ber: pure un grande difensore o u n c e n t r o c a m p i s t a d a i p i e d i buoni sarebbe in grado di altera- re l'inerzia, favorendo il blitz. F i a t o a l l e t r o m b e , a l l o r a : l'incertezza – la corsa-scudetto aperta a un quarto delle forma- zioni che partecipano alla Serie A – è una manna per le tv com- merciali che vendono il loro prodotto (a chi non è già abbo- nato) a 10 euro a partita, con- tando sulla ritrovata passione dei tifosi. Che non frequentano i f r e d d i e n o n c o n f o r t e v o l i impianti italiani, ma che alla magia della loro squadra del cuore fanno comunque fatica a rinunciare. Lotta a cinque, da gennaio a maggio. Decideranno i partico- lari: un palo invece che un gol. Gli infortuni, eliminati in poco tempo. Le decisioni arbitrali, in un senso o in un altro. La noti- zia è che non eravamo più abi- t u a t i a l l ' i n c e r t e z z a . Q u e s t a Serie A ce la sta dando nuova- mente. BARBARA MINAFRA

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