L'Italo-Americano

italoamericano-digital-1-21-2016

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GIOVEDÌ 21 GENNAIO 2016 www.italoamericano.org 21 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | Pensionati, fuga in Portogallo GIORGIO BICOCCHI T asse italiane da record, prelievi forzosi che ina- r i d i s c o n o s t i p e n d i e pensioni. Fino a qualche anno fa molti pensionati italiani ave- vano preso un atlante, l'aveva- no fatto girare come una trotto- la, posandoci un dito sopra quando si fermava. Sarebbero a n d a t i a v i v e r e l ì ' : m e g l i o dell'Italia, fagocitata dai bal- zelli delle tasse. In molti avevano scelto la Tunisia e, in un recente spazio su queste colonne, ve lo aveva- mo anche raccontato. Il mare, il sole, la costa vicino Tunisi che è bella e accogliente. Poi il terrorismo ha minato quelle certezze, con attentati in serie. Chi aveva scelto i Carpazi, poi, h a c o m i n c i a t o a s o f f r i r e d i freddo e malinconia: dall'au- tunno alla primavera, a quelle latitudini, viverci non è poi granché. E allora, come d'in- c a n t o , h a p r e s o p i e d e i l P o r t o g a l l o . S ì , l a z o n a d a Lisbona fino all'Algarve. Dove un bilocale da quaranta metri quadri, davanti al mare, man- giando pesce un giorno si con l ' a l t r o p u r e , c o s t a t r e c e n t o e u r o , t r e v o l t e i n m e n o d i quanto costa invece a Roma e Milano, che non hanno il mare, ma solo smog a profusione. E poi ecco il fattore decisi- vo: il fisco portoghese È deci- s a m e n t e p i ù f a v o r e v o l e d i quello italiano. Basta arrivare a Lisbona, presentarsi in un uffi- cio del Governo, dimostrare che si vivrà a Lisbona e dintor- n i p e r a l m e n o 1 8 3 g i o r n i all'anno, chiedere e ottenere lo status di 'residente non abitua- le' e la vita cambia radicalmen- t e . L ' a s s e g n o m e n s i l e d e l l a pensione diventa esentasse, almeno per dieci anni perché così impongono gli accordi tra i due Paesi. L'Inps, insomma, l'Istituto che eroga gran parte delle pensioni italiane, provve- derà al bonifico al lordo. Fatti due conti significa che ogni mese un pensionato italiano che diventa lusitano introita oltre mille euro in più. Non è come vivere da nababbi ma, converrete, la vita cambia e si fa più bella. In Italia, oggi, un pensionato che incassa 1300- 1500 euro quasi stenta ad arri- vare alla fine del mese, stran- golato da affitti, mutuo, bollet- t e , t a s s e e b a l z e l l i v a r i . I n Portogallo, chi sceglie di vive- re s ulle rive dell' A tlantico, EDITORIALE BREVI RUBRICHE NEWS MAESTRO BRAND ITALIAN SAUSAGE Also served at many of your favorite restaurants! www.maestrosausage.com Find us exclusively at the following retailers: Sorrento Italian Market 5518 Sepulveda Blvd. Culver City, CA 90230 Beef Palace Butcher Shop 5895 Warner & Springdale HunƟngton Beach, CA 92649 The Butchery 415 South Associated Rd Brea, CA 92821 The Butchery 103 E. 17th Street Costa Mesa, CA 92627 The Meat House 23982 Alicia Parkway Mission Viejo, CA 92691 Vicente Foods 12027 San Vicente Blvd. Los Angeles, CA 90049 Roma Italian Deli & Grocery 918 North Lake Avenue, Pasadena, CA 91104 Bay CiƟes Imports 1517 Lincoln Blvd. Santa Monica, CA 90401 Eastside Market Italian Deli 1013 Alpine St. Los Angeles, CA 90012 Eagle Rock Italian Bakery 1726 Colorado Blvd. Los Angeles, CA 90041 CavareƩa's Italian Deli 22045 Sherman Way Canoga Park, CA 91303 Mickey's Deli 101 Hermosa Beach Ave. Hermosa Beach, CA 90254 Grand View Market 12210 Venice Blvd Mar Vista, CA 90291 Venice Ranch Market 425 Rose Ave Venice, CA 90291 saluta il concetto di 'tasse' e si gode, al lordo, l'intera somma della propria pensione. La voce si è sparsa, perché i problemi degli over 65 italiani sono poi gli stessi di tanti altri anziani, nel Vecchio Continente e non solo. Così, in Portogallo, s o n o c o m i n c i a t i a d a r r i v a r e inglesi, francesi, brasiliani. Con oltre cinquemila transalpini che, a l l a f i n e d e l l o s c o r s o a n n o , hanno iniziato le pratiche per vivere in Portogallo, sfuggendo a l l a m a n n a i a d e l f i s c o d i Hollande. Una sorta di Paradiso, una n u o v a v i t a p e r t a n t i c h e , i n Italia, facevano tutti i giorni i conti per arrivare alla fine del mese senza sconquassi. È basta- to un po' di coraggio: la lingua portoghese è simpatica e non arida come altre. Il clima splen- dido, il cibo non male. Se hai i figli sistemati e in Italia non lasci buffi e cambiali, perché non provare? E la reazione del fisco italiano? Quando ha avuto contezza del fenomeno ha ini- ziato a pensare a contromisure, come non pagare la parte non contributiva della pensione. Una p r o p o s t a , p e r ò , a n c o r a i n embrione. BARBARA MINAFRA Continua da pagina 1 Seminare cultura e amore per l'arte per far crescere l'Italia Più si conosce il patrimonio nazionale più lo si sente proprio e lo si tutela. Se i cittadini cominciano a frequentare i luo- ghi della cultura più dei centri commerciali, la cultura potrà diventare un motore dello svi- luppo del Paese e investire su musei, biblioteche, archivi, cine- ma e spettacolo significherà non solo puntare sulla materia prima più diffusa nella Penisola, e nel suo maggior attrattore mondiale, ma anche scommettere sul con- tributo che ogni cittadino può dare alla tutela del patrimonio collettivo. Un auspicio anche per i più pragmatici. C'è una ragione eco- nomica dietro alla frequenza dei luoghi della cultura e alla cresci- ta dei fondi destinati alla forma- zione a tutte le età: la cultura paga in termini di sviluppo del Paese. Paga la cultura scientifi- ca, l'innovazione tecnologica, la ricerca in laboratorio. Perchè mentre cresce il sapere collettivo aumenta la qualità dei nostri manufatti, la competitività delle nostre aziende e la molteplicità dei prodotti a disposizione. Ma paga altrettanto la cultura umani- stica, soprattutto in un Paese dove si concentra la maggior quantità dei siti patrimonio del- l'umanità e il turismo basato sui beni culturali è una punta di dia- mante che non conosce crisi. Non solo deve far piacere sapere che la Legge di Stabilità 2016, dopo anni di tagli, ha iniziato ad accantonare risorse per la tutela del patrimonio storico-artistico- museale e i grandi progetti cultu- rali nazionali: 180 milioni di euro nel 2016, 200 nel 2017, 195 nel 2018 e nel 2019, 165 milioni dal 2020. Se ovviamente c'è poco da star tranquilli, nel senso che occorre vigilare finchè que- sti denari non saranno effettiva- mente trasformati in opere con- crete senza essere dispersi in mille rivoli, è pur vero che spe- rare in un cambio di rotta è necessario. Come è assolutamente neces- sario pensare che la cultura non sia un lusso ma sia una necessità primaria, un diritto di tutti, gran- di e piccini, italiani e stranieri che scelgono di visitare un Paese ricchissimo di luoghi da ammira- re e studiare, un bene da tutelare, valorizzare, far crescere e condi- videre in ogni occasione. Quando si ragiona in termini di investimento e di sviluppo, non si può prescindere dal poten- ziare la cultura in tutte le sue forme. E se pensiamo alla cultu- ra come motore dello sviluppo, occorre iniziare dalle opportunità che il Paese può dare al patrimo- nio architettonico, monumentale e archivistico nazionale. Ma per- chè tutto ciò possa funzionare è necessario credere nella cultura delle persone. Ecco perchè sape- re che aumentano i visitatori dei musei è importante e lo è ancor di più sapere che quei 43 milioni sono soprattutto italiani. Premesso che in un Paese come l'Italia il turista dovrebbe essere sacro, ovvero sono assolu- tamente importanti i visitatori stranieri nei nostri musei, veder crescere il numero di appassio- nati interni è fondamentale: s ignifica che, per fortuna, aumenta il numero degli italiani che possono innamorarsi sempre di più delle ricchezze del Belpaese. In Italia ci sono circa 4.600 tra musei, gallerie, collezioni, circa 240 aree o parchi archeolo- gici e 500 complessi monumen- tali. Un patrimonio estremamen- te diffuso e capillare: quasi un comune su tre ospita almeno una struttura a carattere museale, ovvero c'è una media di un 1,5 musei ogni 100 kmq e circa uno ogni 13 mila abitanti. Numeri alla mano, si fa quasi fatica a pensare che "solo" 43 milioni ne abbiano beneficiato in un anno!

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