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GIOVEDÌ 21 GENNAIO 2016 www.italoamericano.org 42 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | MUSICA ITALIA CANTANTI DISCOGRAFIA CONCERTI Ritrovati arrangiamenti inediti del jazzista Gaslini a 44 anni dall'incisione zioni alternative che ai tempi si decise di non utilizzare. Il provino acustico di "Dove era lei a quell'ora?" completa la nuova raccolta, si tratta di una registrazione effettuata durante l'audizione negli uffici della Produttori Associati, quando P a o l o e B r u n o M o r e l l i , n e l 1970, si recarono a Milano per proporla all'editore. Il provino è essenzialmente un documento, e s s e n d o s t a t o r e g i s t r a t o c o n mezzi non professionali, una testimonianza della forza espres- siva di Paolo Morelli. Nel 2010, Simone Casetta chiamò Paolo Morelli informan- dolo del ritrovamento. L'artista napoletano ne fu felicissimo, come ebbe modo di scrivere: " Q u a n d o S i m o n e C a s e t t a m i telefonò per dirmi che aveva rin- tracciato nell'archivio degli ine- diti della PA il master di "Dove era lei a quell'ora?", nella prima versione con gli arrangiamenti di Giorgio Gaslini, non credevo alle mie orecchie". Le due incisioni sono note- volmente diverse, per orchestra- zione e ritmica; quella pubblica- ta nel 1972 è sicuramente più vicina al sound del gruppo men- tre l'arrangiamento di Gaslini è proiettato in una visione musica- le più sofisticata, come si evince sin dalle prime battute e da alcu- ni passaggi da brivido, special- mente dove interagiscono violini e armonica. Entrambe le versioni hanno la loro valenza storica e musica- le, un'opportunità artistica quasi unica nel suo genere, da racco- gliere senza indugi. WILLIAM MOLDUCCI E sodirono con "Dove era lei a quell'ora?", titolo del primo Lp degli "Alunni Il concept album degli Alumni del Sole , "Dov'era lei a quell'ora?" (1972), raccontava le riflessioni di un accusato di omicidio e fu arrangiato da Gaslini parsa di Paolo Morelli e Giorgio Gaslini, non poteva restare ine- dito. Grazie a Simone Casetta e a l l a r i n a t a " P r o d u t t o r i Associati", la suite è stata final- c o l o n n a s o n o r a d e l f i l m " L a n o t t e " d i M i c h e l a n g e l o Antonioni. L'album degli Alunni ebbe un buon successo, mentre della versione orchestrata da Gaslini, produttore discografico Antonio Casetta, fondatore degli Stone Castle Studios di Carimate), durante il restauro e la cataloga- zione delle matrici fonografiche d e l l a c a s a d i s c o g r a f i c a del Sole". Pubblicato nel 1972, è un originale concept album che r a c c o n t a l e r i f l e s s i o n i d i u n uomo accusato di omicidio, non importa se colpevole o innocen- t e . I l d i s c o , s c r i t t o d a P a o l o Morelli, non era una semplice raccolta di canzoni ma un rac- conto unico, ideato e realizzato quasi fosse un film. O r i g i n a l m e n t e l a s u i t e f u r e g i s t r a t a n e g l i s t u d i I n t e r n a t i o n a l R e c o r d i n g d i Roma, nel 1970, con l'arrangia- mento e la direzione d'orchestra di Giorgio Gaslini, tra i più noti e prolifici jazzisti italiani, cono- sciuto a livello internazionale. La versione del maestro, ritenuta troppo coraggiosa e raffinata non fu mai stampata, la casa discografica preferì una versione più pop con gli arrangiamenti d e l m a e s t r o G i a n P i e r o Reverberi. G i o r g i o G a s l i n i è s t a t o i l primo musicista italiano citato come "nuovo talento", nel son- daggio della rivista statunitense "Down Beat", e il primo italiano i n v i t a t o u f f i c i a l m e n t e a d u n festival jazz negli Stati Uniti (New Orleans 1976-1977). Tra le sue tante opere citiamo la Tappa abruzzese per il latin drummer del jazz Phil Maturano non si seppe più nulla, creduta persa fino al recente ritrovamen- t o , a v v e n u t o p e r m e r i t o d i Simone Casetta (figlio del noto "Produttori Associati", la stessa di Fabrizio De Andrè. Un documento di tale impor- tanza, soprattutto dopo la scom- m e n t e p u b b l i c a t a c o n a l t r i importanti ritrovamenti: "E mi manchi tanto" e "Un ricordo", versioni inedite delle registra- D a New York a Pescara, ma bisogna cogliere il giusto tempo, perché Phil Maturano, non riesce a rimanere nello stesso posto a lungo, deve incontrare altra musica, altre cul- ture, altri modi di intendere la vita. Un concerto evento quello del batterista newyorchese per la prima volta a Pescara. Insieme a uno dei più grandi "latin drummer" al mondo, Maurizio Rolli al basso ed Ettore Carucci al pianoforte. "Questo trio nasce grazie ai bellissimi incontri che solo il palco, ti può regalare – dice Phil Maturano - mi è bastato sentire Rolli per un solo minuto, per dire, ecco, non mi scappi più. Stesso discorso per Ettore Carucci. Sono artisti che come pochi riescono ad esprimere quell'anima latina che contraddis- tingue il mio modo di essere musicista". Ultimo concerto in Italia prima di una lunga torunée in India. "Il live rappresenta quello che sono, le mie esperienze, quella continua voglia di sperimentare attraverso l'incontro con altri musicisti, solo così c'è l'arricchi- mento. Ci saranno brani tratti dal mio ultimo cd At Home Everywhere e per me è proprio così, mi sento a casa in ogni posto". Differenze tra Europa e Stati Uniti? "Tutto dipende dalle persone che incontri, nulla è per- fetto, in nessun posto, però una cosa la devo dire. Non c'è nessun luogo al mondo come New York, come vivacità artistica, possibil- ità, è il posto ideale per il Jazz". Tappa abruzzese per il musicista newyorkese Phil Maturano