L'Italo-Americano

italoamericano-digital-1-21-2016

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GIOVEDÌ 21 GENNAIO 2016 www.italoamericano.org L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | 23 HERITAGE MEMORIA IDENTITÀ STORIA RADICI Meraviglie rinascimentali al Museo dell'Opera del Duomo di Firenze doppio volume permette di illu- minare dall'alto la Sala della Pietà. All'interno del complesso si è intervenuti con modalità diverse a seconda delle varie parti. Nuove strutture hanno sos- tituito il sistema distributivo esistente, creando nuovi ballatoi, livelli e diversi locali interrati. D ue nuove s cale s ono s tate aggiunte allo scalone storico con il fine di migliorare la dis - tribuzione degli accessi e delle vie di fuga del museo. La coper- tura della grande sala è stata completamente ricostruita man- tenendo una struttura reticolare in metallo, fornita di lucernario superiore. Il braccio intermedio tra il museo esistente e la grande sala del garage è stato ristruttura- to e riorganizzato in modo tale da ricavare una grande galleria lineare. Ricomponendo i volumi preesistenti e incrementando l'altezza si è creato un nuovo livello sovrapposto alla ex sala di Bonifacio VIII e agli ambienti laterali dell'ex garage. Per il resto del museo attuale gli inter- venti si sono limitati alla modifi- ca di alcune finiture e dei sistemi dell'allestimento. Grazie ai lavori di amplia- mento, il Museo dell'Opera è stato più che raddoppiato: la superficie è passata dai 2.400 metri quadrati del vecchio museo ai 6.000 metri dell'at- tuale. Tutte le opere del Museo hanno trovato collocazione sec- ondo il progetto di Monsignor Timothy Verdon e costituiscono uno straordinario racconto delle vicende sacre e profane legate al complesso monumentale costitu- ito dal Battistero, Cattedrale, Cupola e Campanile. Maggiori info su: www.operaduomo.firen- ze.it O ltre 750 opere tra statue e rilievi in marmo, bronzo e argento, tra cui capola- vori dei maggiori artis ti del tempo: Michelangelo, Donatello, Arnolfo di Cambio, Lorenzo G hib erti, A ndrea P is ano, Antonio del Pollaiolo, Luca della Robbia Andrea del Verrocchio e molti altri ancora. Oltre 200 opere visibili per la prima volta al pubblico dopo il res tauro. Tra q ues te: la Maddalena di Donatello, la Porta Nord di Lorenzo Ghiberti per il Battistero di Firenze e i ven- tisette pannelli ricamati in oro e sete policrome su disegno di Antonio del Pollaiolo. E' il nuovo Museo dell'Opera del Duomo di Firenze che con- serva la maggiore collezione al mondo di scultura del Medioevo e del Rinascimento fiorentino. Nel Museo anche molte opere mai viste prima o conservate nei depositi per decenni, come le quindici statue trecentesche e i quasi settanta frammenti della facciata medievale del Duomo. L'Opera di Santa Maria del Fiore ha investito 45 milioni di euro di risorse proprie nella real- izzazione del polo culturale. Direttore e autore del progetto museologico è Timothy Verdon, mentre il progetto architettonico è di A dolfo N atalini e Guicciardini & Magni architetti. "Come scriveva Monica Preti ne 'Il M us eo dell'O pera del Duomo di Firenze' (Electa 1989) la raccolta del Museo dell'Opera del Duomo si configura come il fedele, articolato testimone dei secoli di attività artistica concen- trata nei tre maggiori monumenti della chiesa fiorentina, centri della vita civile e religiosa della città, simboli della sua vitalità economica e culturale". Il progetto si poneva tre com- piti: rinnovare parzialmente il museo, allestire i nuovi locali e inventare altri spazi interstiziali. I nuovi locali sono quelli dell'ex Teatro degli Intrepidi, inaugurato nel 1779, chiuso e trasformato in magazzino nel 1914 e successi- vamente in garage. Il progetto ha conservato la memoria del gran vuoto del Teatro degli Intrepidi trasfor- mandolo in uno spazio illumina- to dall'alto in cui far convivere le evocazioni delle architetture con le opere che le adornavano. Se ormai è irreversibile il processo per cui le opere originali devono esser ricoverate per motivi di conservazione, sostituite in loco da copie, si mette in atto uno scambio continuo tra il Museo dell'O pera e la P iazza del Duomo e un po' per volta le FABRIZIO DEL BIMBO opere trasmigrano dal fuori al dentro. N el nuovo s alone le opere ritrovano la stessa luce e le s tes s e talora inacces s ibili posizioni per le quali erano state pensate. Nella sala del Teatro è stato sistemato un modello al vero del- l'antica facciata del Duomo. Le sculture maggiori sono allestite su basamenti posti sotto il grande modello, in modo da permetterne una lettura ravvicinata mentre tutte le altre sono ricollocate nelle posizioni originali e così vengono ricontestualizzazione. Il modello al vero richiama la singolare invenzione della tavo- letta prospettica del Brunelleschi col Battistero ritratto dalla Porta del Duomo Arnolfiano. P arafras ando l'A lberti "e sappi che cosa niuna dipinta parrà pari alle vere dove non sia certa distanza a vederle" potrem- mo dire che nessuna cosa vera parrà più tale se tolta dalla dis- tanza reale dell'osservatore. Sono stati trovati nuovi spazi interstiziali tra il Teatro e gli altri edifici, con un nuovo piano che regolarizzava i volumi tra il Teatro e il museo in modo da creare una galleria, praticamente invisibile dall'esterno. Nello spazio ritrovato dal progetto, prendono posto i modelli della cupola, il cantiere del Brunelleschi e il coro bandinel- liano. Tra la G alleria della Cupola e la Sala del Coro un L'Opera di Santa Maria del Fiore ha investito 45 milioni di euro nella realizzazione del nuovo polo culturale Oltre 750 statue e 200 capolavori mai esposti al Museo dell'Opera del Duomo di Firenze, riaperto ad attobre

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