L'Italo-Americano

italoamericano-digital-1-21-2016

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GIOVEDÌ 21 GENNAIO 2016 www.italoamericano.org 35 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | SOCIETÀ & CULTURA COSTUMI PATRIMONIO TERRITORIO Il Carnevale sfila a Sciacca con Peppe Nappa P ulcinella andava a Biella, montò sopra una carroz- zella, e se il cavallo era attaccato certo a quest'ora era arrivato. Pulcinella andava a Torino, montò sopra un cavalli- no, e se il cavallo non era di legno andava a Torino e anche a Collegno. Scrittore, tra i più noti e importanti d'Italia, Gianni Rodari era un maestro nella letteratura per l'infanzia e in questa fila- strocca da "I Viaggi di Pulcinella", il protagonista è Pulcinella, maschera di Carnevale tra le più famose e poetiche che l'Italia abbia cele- brato non soltanto nelle sfilate dei carri carnevaleschi ma anche in una certa letteratura teatrale. Sembra però che da diversi anni, protagoniste dei carri alle- gorici non siano più le maschere come Pulcinella, Arlecchino, Colombina, Pantalone, Tartaglia, Scaramuccia, Balanzone, Rugantino, Meo Patacca, ecc...Si preferisce far satira con i perso- naggi contemporanei. In alcuni paesi però, la tradi- zione rimane ancora viva e così a Sciacca, in provincia di Agrigento, non solo sopravvive ma è la maschera ineludibile del Carnevale, Peppe Nappa. Anche quest'anno, che festeggia la 116° edizione, sfilerà tra i carri allego- rici durante lo spettacolo "Arriva la festa". Gruppi mascherati e musica faranno da coreografia e colonna sonora alla festa più tra- sgressiva del calendario. Una lunga manifestazione di allegria nella città che vanta tra le terme più importanti di Sicilia e una flotta di pescherecci che è la più cospicua della provincia agrigentina. Fu Giuseppe Pitrè, etnoantro- pologo di grande fama che per primo parlò di questo baccanale nel 1889 nella sua Biblioteca delle tradizioni popolari sicilia- ne. Ma, se non ci sono documen- ti certi sull'inizio dei festeggia- menti in occasione dei Saturnali romani, è molto più credibile, la data del 1616 in cui il vicerè Ossuna obbligò che tutti doves- sero indossare una mascherà l'ul- timo giorno delle celebrazioni. Protagonista delle prime manifestazioni era il popolo che, riversatosi per le strade e trave- stito in vario modo, consumava salsicce, cannoli, vino. In seguito cominciarono a vedersi i carri addobbati in modo piuttosto semplice che portavano su delle sedie le mascherine a sfilare per le strade cittadine e i vicoli. Ancora dopo, negli anni Venti del Novecento, c'erano comitive mascherate che venivano traspor- tate su una piattaforma trainata da buoi o cavalli mentre recitava- no in dialetto accompagnate da piccole orchestre improvvisate. I momenti di incontro vedeva- no mascherati e paesani attorno a dei gustosi piatti di carne stufata, di salsiccia e di vino. Dopo gli anni della guerra iniziò il periodo in cui al Carnevale si affidava il compito di celebrare il "progres- so" mentre si iniziava a lanciare coriandoli e stelle filanti dai carri che sfilavano per le strade. La satira passò in seguito a beffeg- giare personaggi dello spettacolo e anche politici. Le figure divenivano sempre più grandi e anche i temi trattati erano sempre più impegnativi e lo sono ancora oggi. La prepara- zione delle sfilate è lunga e labo- riosa sia per i carri allegorici che per i mini-carri e il lavoro ha ini- zio parecchi mesi prima del gior- no della festa e impegna parec- chia gente del luogo. Le fasi finali del montaggio avvengono il venerdì notte che precede il Carnevale e si corre sempre il rischio che sorgano dei problemi all'ultimo momento e si debba rinunciare alla sfilata. A volte i carri subiscono delle variazioni in corso d'opera. A Sciacca i carri seguono due percorsi: il primo il sabato, il secondo la domenica, il lunedì e il martedì che precedono l'inizio della Quaresima. Il giovedì (grasso) vengono simbolicamen- te consegnate le chiavi della città a Peppe Nappa che è la maschera della città e, quando il martedì to di docenti e alunni dell'Istituto d'arte di Sciacca ha fatto sì che il Carnevale della città potesse competere con analoghe perfor- mance a livello nazionale e inter- nazionale con grande successo. La festa è diventata così importante che nel 2010, circon- dato da un giardino che domina una terrazza sul mare, è sorto il Museo del Carnevale di Sciacca all'interno del quale sono esposte circa 100 riproduzioni in minia- tura, dei plastici storici dei Carri e sono realizzati in ceramica, lavorati e dipinti a mano dai maestri ceramisti saccensi. Sono esposti anche i costumi e i loro bozzetti, i pannelli foto- grafici e alcuni elementi dei carri più importanti ma sono anche riprodotti monumenti del centro storico di Sciacca e i suoi pro- dotti locali. Una sezione ospita alcune pregevoli ceramiche dell'artigia- nato locale donate al Museo e una nuova sezione mostra ele- menti dei Carnevali italiani più prestigiosi, dalle cartoline alle fotografie e ai manifesti dove sono rappresentati il carnevale di Viareggio, Venezia, Cento, Acireale, Misterbianco. Già a partire dal primo anno di apertura del museo i visitatori sono stati molto numerosi sia tra i turisti che tra gli alunni delle scuole di vario ordine e grado. Potevamo trascurare l'aspetto gastronomico del Carnevale che, come ogni festa, gratifica con piatti caratteristici ogni ricorren- za? Ecco allora le chiacchiere con sfoglia simile a quella del canno- lo cosparsa di zucchero a velo; castagnole e zeppole, frittelle dalla forma rotonda e farcite con crema; teste di turco con uva passa; la pignoccata fatta di fari- na, zucchero, tuorli d'uova e sale. Ma assieme ai dolci ci sono "i primi": maccheroni al ragù, con salsiccia, con cotenna di maiale; zuppa cucinata con pata- te oppure il minestrone del gio- vedì grasso con fave secche, cipolla, prezzemolo, lardo, sale e pepe. successivo terminano i festeggia- menti per cedere il passo al Mercoledì delle Ceneri, il carro di Peppe Nappa viene bruciato in piazza. Durante la sfilata dal carro vengono distribuite salsicce cotte sulla brace e vino per tutto il periodo sino alla Quaresima mentre per le strade e i vicoli è un continuo sfilare di allegri gruppi folcloristici che dispensa- no canti e balli che continueran- no sino all'esibizione sul palco allestito in una grande piazza. Negli ultimi anni, il contribu- TERESA DI FRESCO Il carnevale di Sciacca fa sfilare carri allegorici e la maschera tipica della città siciliana: Peppe Nappa Nel Museo del Carnevale di Sciacca sono conservate riproduzioni e plastici storici dei carri (Ph. Asf Sciacca)

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