L'Italo-Americano

italoamericano-digital-2-4-2016

Since 1908 the n.1 source of all things Italian featuring Italian news, culture, business and travel

Issue link: https://italoamericanodigital.uberflip.com/i/636018

Contents of this Issue

Navigation

Page 20 of 43

GIOVEDÌ 4 FEBBRAIO 2016 www.italoamericano.org L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | 21 Il Getty Museum restituisce all'Italia (e alla Sicilia) la testa di Ade 'Barbablù' legata al culto di Demetra e Kore, particolarmente presente nell'interno della Sicilia. Il governo italiano ha già recupera altre opere rubate e poi acquistate, senza conoscerne l'o- rigine, dal museo di Los Angeles. Nel 2011 il Getty di Malibu ha restituito "La Venere Morgantina" sempre proveniente dagli scavi archeologici siciliani di Enna. La riconsegna del Getty Museum al Console generale di Los Angeles, Antonio Verde, della testa policroma "riconosciuta" attraverso un ricciolo blu grazie al lavoro degli archeologi siciliani Il Getty ha consentito la com- parazione con la Testa di Ade del primo ricciolo, e poi di altri tre ritrovati grazie al Museo Archeologico di Aidone (Enna). La "Testa di Ade" tornerà nella sua terra di origine e sarà ospitata nel museo ennese di Aidone, poco lontano dal Santuario di San Francesco Bisconti di Morgantina, da dove fu trafugata. Raro e pregiato, il reperto è un unicum nel suo genere, sia per il tipo di materiale utilizzato, assai fragile, che per le consistenti trac- ce di policromia, rosso mattone nei capelli e blu nella barba, che le valsero proprio il soprannome di Barbablú. La testa in terracot- ta, di epoca ellenistica, di grandezza leggermente maggiore del naturale, rappresenta proba- bilmente il greco Ade, divinità La Testa di Ade o Barbablù (per le tracce di colore blu nella barba) fu rubata negli anni '70 a Morgantina (Enna) T orna in Italia la splendida "Testa di Ade", opera di eccezionale valore artistico trafugata nella zona di Enna, in Sicilia, alla fine degli anni '70. Esportata illegalmente negli Stati Uniti è stata venduta al Getty Museum nel 1985 per 500mila dollari dal collezionista di New York Maurice Tempelsman. A rendere possibile la resti- tuzione l'efficace collaborazione tra il Consolato generale italiano a Los Angeles, la procura di Enna e l'arma dei Carabinieri con il John Paul Getty Museum. "Dobbiamo soprattutto all'impeg- no e alla competenza degli arche- ologi italiani se da un ricciolo di ceramica blu ritrovato tra i resti degli scavi di frodo a San Francesco Bisconti si è potuta accertare la provenienza della testa dello stesso caratteristico colore custodita al Getty", ha sot- tolineato il Console generale, Antonio Verde. Da parte sua, il sostituto procuratore della Repubblica, Francesco Rio, autore nel 2014 della rogatoria internazionale che ha posto le basi per la resti- tuzione, ha messo l'accento sul- l'accurato lavoro svolto dal Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Palermo, diretto dal Maggiore Luigi Mancuso ed espresso apprezza- mento per l'immediata disponibil- ità offerta dall'importante museo californiano. SOCIETÀ & ATTUALITÀ CRONACHE NOVITÀ EVENTI

Articles in this issue

Links on this page

Archives of this issue

view archives of L'Italo-Americano - italoamericano-digital-2-4-2016