Since 1908 the n.1 source of all things Italian featuring Italian news, culture, business and travel
Issue link: https://italoamericanodigital.uberflip.com/i/641517
GIOVEDÌ 18 FEBBRAIO 2016 www.italoamericano.org 32 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | SOCIETÀ & CULTURA COSTUMI PATRIMONIO TERRITORIO E ' una storia lontana quella di Maria Pacifici ma meri- ta di essere ricordata. Fu un'eroina durante il terremoto del 13 gennaio del 1915 che alle 7 e 52 distrusse Avezzano e la Marsica abruzzese. A Paganica (L'Aquila), suo paese natale, in occasione del centenario di quel- la immane tragedia che fece oltre trentamila vittime, è stata omag- giata affinchè la memoria collet- tiva possa contare sull'esempio etico d'una donna umile, ma L'abnegazione di Maria Pacifici che le valse una medaglia al valor civile L'ostetrica abruzzese Maria Pacifici ricevette nel 1961 una medaglia d'oro al valoro civile nata a Paganica nel 1884 e morta a Lecce nei Marsi nel 1970 è stato intitolato il Largo davanti al Distretto sanitario. Una donna semplice che le dolorose vicende della vita ave- vano già provato con la morte prematura all'estero del giovane marito Bernardino Rossi, emi- grato in Francia, lasciandole orfani i due figlioletti Augusto e Giacinta. Vedova a soli 26 anni, per guadagnare il pane per far vivere la famiglia, dovette lascia- re Paganica per andare in servi- zio come ostetrica a Lecce nei Marsi, affidando la cura dei pro- donna al nono mese di gravidan- za. Ma la pronta sua opera di soccorso assicurò quasi miraco- losamente la nascita di due gemellini. Quindi ancora un qua- rantennio di servizio, prestato con amore e generosa dedizione a favore di quella comunità, tanto che le valse nel 1961 il conferimento della Medaglia d'oro al valore civile. Questa letteralmente la moti- vazione: "Dal 1915 al 1956 inin- terrottamente e in condizioni rese sovente difficili dall'am- biente, dalle calamità e dagli eventi bellici, svolse la sua mis- sione umanitaria prodigandosi con il consapevole senso del dovere, profondo spirito di sacri- ficio ed esemplare abnegazione". Una storia semplice ma ricca di umanità che sarebbe finita nell'oblio se la curiosità d'un attento cultore di storia locale, qual è Raffaele Alloggia, nel 2009 non l'avesse raccolta dalla viva voce del figlio di lei - Augusto Rossi, vegliardo di 102 anni - e poi raccontata sulle pagi- ne del quotidiano Il Centro. Nacque così l'idea d'onorare degnamente la memoria di que- sta esemplare donna. Lo ha dichiarato, aprendo e presentan- do la cerimonia d'intitolazione, "Guglielmo Marconi" e nipote diretto di Maria Pacifici, poiché lei in seconde nozze aveva spo- sato Alessandro Valletta, suo tro, finché i nonni ci presero e fuggimmo verso Fontevecchia. Era ancora buio, piangevamo implorando mamma, ma lei non c'era. Quel giorno lo ricordo bene, poiché anche a Paganica ci furono due morti, parecchi feriti e molti danni alle abitazioni. Ricordo che i miei nonni erano molto preoccupati per mia madre, ma ben presto fummo rassicurati da lei, che, dopo essersi sincerata sulle nostre con- dizioni, preferì rimanere nel pae- sino marsicano per lenire le sof- ferenze e i disagi dei tanti feriti. Tanto era vasto il cratere creato dalla violenta scossa, che i soc- corsi tardavano ad arrivare dap- pertutto e lei, anche nei giorni successivi, veniva chiamata con- tinuamente a prestare la sua opera soprattutto in attività non prettamente di sua competenza, anche nei paesi limitrofi, com- pletamente disastrati. Mia madre ci parlò, tra l'altro, della situazio- ne di quello che sarebbe divenuto il suo paese adottivo. E quando ancora la terra tremava, si trovò a soccorrere una donna incinta al nono mese, morta assieme a suo marito sotto le macerie della pro- pria abitazione, portando alla luce due gemelli. Poi, con l'aiuto dei vicini di casa scampati alla catastrofe, dedicò loro tutto il tempo disponibile fino all'età in cui si poterono affidare all'Orfanotrofio di Amatrice, in quanto a quei tempi, pur volen- doli adottare, la legge non lo consentiva. Raccontava anche che nell'ottobre del 1917, mentre l'Italia si trovava impegnata nella Grande Guerra, sempre a Lecce nei Marsi, fece nascere un certo Mario Spallone, l'uomo che poi divenne medico di diver- si personaggi della politica italia- na tra i quali Palmiro Togliatti e Giorgio Napolitano". forte e tenace come solo l'a- sprezza di questi luoghi dell'Abruzzo montano ha saputo per secoli plasmare. All'ostetrica pri figli ai loro nonni. Quel terri- bile sisma segnò la sua vita. Sotto le macerie perirono cinque- cento persone tra le quali una non senza un velo di commozio- ne, il prof. Sandro Valletta, docente di diritto delle migrazio- ni presso l'Università telematica nonno di cui porta il nome. Confessando, peraltro, d'essere venuto a conoscenza della straor- dinaria vicenda della nascita dei gemellini e della storia che ne seguì solo nel gennaio scorso, attraverso l'articolo di Raffaele Alloggia. "La storia dell'ostetrica Maria Pacifici mi fu raccontata e docu- mentata dal figlio Augusto Rossi - racconta Alloggia - due giorni prima del terremoto dell'Aquila del 6 aprile 2009. Ero appena uscito di casa, dopo un'ennesima scossa di terremoto. Augusto si trovava fuori in giardino di casa sua. Appena mi vide mi chiese, con un gesto eloquente, se avevo sentito la scossa. Gli risposi di sì. Lui mi confidò di aver paura di tutto quello sciame sismico, poi- ché gli ritornava in mente quello del 1915 che distrusse la Marsica. Vidi il suo volto depri- mersi. Mi sedetti accanto a lui e come un fiume in piena - a 102 anni di età, lucido come un ven- tenne, come chi lo ha conosciuto può testimoniare - iniziò a rac- contare". Del salvataggio dei gemellini Augusto Rossi disse: "Quando il 13 gennaio 1915 ci fu la forte scossa di terremoto che distrusse Avezzano e diversi paesi della Marsica, io avevo 8 anni e mia sorella Giacinta 5. Dormivamo nello stesso letto. Tanto fu forte il movimento tellurico che bat- temmo la testa l'uno contro l'al- GOFFREDO PALMERINI Il devastante terremoto della Marsica del gennaio 1915