L'Italo-Americano

italoamericano-digital-3-3-2016

Since 1908 the n.1 source of all things Italian featuring Italian news, culture, business and travel

Issue link: https://italoamericanodigital.uberflip.com/i/648480

Contents of this Issue

Navigation

Page 23 of 43

GIOVEDÌ 3 MARZO 2016 www.italoamericano.org 24 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | La Locanda del Lago di Santa Monica presenta: "Il Morso Della Bestia". S e vi capita di passare sulla Third Street Promenade in Santa Monica c'è una fer- mata d'obbligo: il ristorante ita- liano la Locanda del Lago dove ogni ultimo giovedì del mese si celebra il "morso della Bestia". A ogni serata viene dedicato un menù a base di un differente tipo di carne rigorosamente preparata secondo la più tradizionale, ma altrettanto innovativa cucina ita- liana: per gli amanti sono in pro- grammazione nei prossimi mesi porchetta e naturalmente l'agnel- lo! Ed è proprio il mix tra l'au- tenticità delle ricette del nord Italia e l'utilizzo dei prodotti californiani che ha permesso a questo ristorante di non perdere la propria identità restando sem- pre al passo con i tempi. La Locanda del Lago è un punto di riferimento nel panorama culina- rio angelino, un'esperienza unica e una volta provata difficilmente se ne potrà fare a meno. BENEDTTA CICCONI L'atmosfera intima, ma allo stes- so tempo gioiosa e conviviale, ci riporta per un momento sulle vivaci sponde del Lago di Como e a ricordarcelo ci pensa il pro- prietario West Hooker Poletti che iniziò la sua attività oltre trent'an- ni fa dopo una vita passata tra Milano, New York e L.A. La sto- ria di questo locale è semplice, ma allo stesso tempo straordina- ria, perché ha saputo affrontare tante stagioni e resistere a tante mode senza perdere il suo stile e la sua identità. Come? Avvalendosi di personale prepa- rato, appassionato, cordiale e capace di guidare il cliente attra- verso una cucina elaborata e una cultura enogastronomica italiana in grado di soddisfare ogni palato anche il più esigente. La lungimi- ranza e il senso imprenditoriale di Mister Poletti hanno trasformato un ristorante italiano in un'espe- rienza sensoriale raffinata, ma allo stesso tempo semplice e genuina. Nulla è lasciato al caso a partire dai vini ottimamente sele- zionati, dalla delicatissima tartara di tonno ai primi delicati come il risotto agli agrumi e gamberi fino ai più tradizionali pizzoccheri alla valtellinese, piatti delicati mai banali, ai secondi, vivaci e sapori- ti dal pesce in crosta di sale e al LA COMUNITÀ DI LOS ANGELES più americano Euro burger, ma dal sapore tutto italiano grazie al pane e alla fontina. Insomma un menù ricco che riesce a stupire piacevolmente con alcune specia- lità come gli squisiti cestini di parmigiano reggiano in padella o la grolla dell'amicizia servita a fine pasto per scacciare, secondo la tradizione, gli spiriti cattivi e per risaldare vecchie e nuove amicizie consumandone intera- mente la grappa prime uve servita al suo interno. Locanda del Lago è un baluardo e un ottimo amba- sciatore del meglio che la nostra cucina e il nostro Paese può offri- re, insignito anche del prestigioso Marchio Q che ne attesta non solo la qualità, ma anche l'eccel- lenza dell'ospitalità italiana… provare per credere. West Hooker Poletti, com'è cambiata secondo voi la consa- pevolezza del prodotto made in Italy tra la vostra clientela? Mentre la clientela italiana è molto interessata a conoscere i marchi italiani dei prodotti usati poichè è al corrente dei diversi livelli di qualità degli stessi. Il cliente americano è maggiormen- te interessato a conoscere il luogo di provenienza dei prodotti, ma non sempre il marchio. Diciamo che l'interesse primario rimane quello di sapere se un prodotto proviene da aziende ecologica- mente sostenibili, se è organico e locale. Qual è il vostro cavallo di battaglia e la caratteristica che vi differenzia dagli altri compe- titors? La nostra carta vincente è Gianfranco Minuz chef stellato Michelin sia qui in California che in Italia ed è proprio la sua cono- scenza della cucina lombarda che ci rende unici nel nostro mercato, tanto più che attualmente questa cucina sta emergendo diventando un vero e proprio trend. Lo chef Minuz ha infatti fatto un lungo tirocinio nel ristorante del mae- stro della cucina italiana Gualtiero Marchesi a Milano e qui, alla Locanda del Lago, lo chef continua a prendersi cura di ogni particolare delle specialità lombarde tipiche del nostro risto- rante e imparate ai tempi da Gualtiero, incluse le specialità del Lago di Como e della Valtellina. Come avete unito e bilancia- to tradizione e innovazione nella vostra cucina? Oltre alla tradizione portata avanti dallo Chef Minuz, la Locanda del Lago si avvale anche degli strumenti informatici a disposizione per ottenere rapida- mente informazioni sulla qualità di vari ingredienti e la reputazio- ne dei loro produttori facendo una continua ricerca in tal senso. La nostra cucina si avvantaggia anche di tecnologia innovativa per ridurre l'impatto ambientale del ristorante, riducendo i consu- mi energetici, riciclando i grassi, riducendo l'utilizzo dell'acqua e minimizzando gli sprechi in generale. Ad esempio nella pre- parazione dei cibi preferiamo il tradizionale pentolame di rame, ma ci avvantaggiamo anche di macchinari innovativi Sous-Vide per la cottura lenta, a bassa tem- peratura e di forni innovativi che permettono risultati di cottura consistenti, ma anche ottimi risul- tati in termini di qualità e sapore. I tre ingredienti 'mai più senza' della cucina italiana e i tre di quella americana? Gli ingredienti di cui non potremmo mai fare a meno sono i formaggi italiani in generale e il Bitto e il Casera in particolare. Compriamo invece frutta e verdu- ra direttamente dai coltivatori locali al Farmers Market di Santa Monica che fortunatamente si tiene settimanalmente proprio davanti al ristorante. Lo chef Gianfranco Minuz mentre prepara un piatto a base di carne il giorno de "il morso della Bestia" presso la Locanda del Lago di Santa Monica

Articles in this issue

Links on this page

Archives of this issue

view archives of L'Italo-Americano - italoamericano-digital-3-3-2016