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GIOVEDÌ 17 MARZO 2016 www.italoamericano.org 45 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | Forse non lo sapete ma il 'centro del mondo' è a Foligno tenero e acqua che vengono lavo- rati a mano su spianatoia di legno. Una volta ottenuto un impasto omogeneo, con il rasa- gnolo viene tirata una sfoglia di circa 2 mm. che viene tagliata a strisce larghe circa 3-4 mm. e Castello del XIV sec., intatto, con la sua cinta murata, due torri, due porte di accesso, la casa del castellano e la cappella. Tornando in centro ci si imbatte nella Chiesa di S. Maria in Campis, probabilmente di ori- gine paleocristiana, per poi prose- guire per l'Abbazia di Sassovivo (fondata dai Benedettini intorno all'anno 1000) cui appartenne il Castello di Scopoli, sulla strada per Colfiorito, costruito nel 1460. Nei pressi dell'abbazia, immersa in una bella lecceta, alle Fontanelle di Sassovivo si trova- no le sorgenti di acqua minerale mentre nell'attuale frazione di S. Giovanni Profiamma si trovava in tempi romani l'antico Forum Flaminii, fondato nel 218 a.C. alla confluenza dei due rami della Via Flaminia. PIATTI DELLA QUINTANA Tempo di Quintana, tempo di prelibatezze. Perché non c'è evento popolare che non si sposi ai prodotti tipici della zona e non c'è zona italiana che non abbia una sua peculiarità territoriale. Per i folignati la città è al centro del Mondo e tutto il resto è peri- feria. Geograficamente Foligno è posta al centro di un territorio caratterizzato da prodotti tipici che vanno dal Marrone Città di Castello al Brustengolo, classico pane povero arricchito di frutta secca, senza aggiunta di lievito. L'impasto del brustengolo è com- posto da farina di masi, uvetta, pinoli, noci, nocciole, mele a fet- tine. Assolutamente da provare il budellaccio di Norcia: i budelli del maiale, dopo essere stati lava- ti con acqua e aceto, vino o limo- ne, vengono conditi con sale, semi di finocchio e messi ad essiccare sotto la cappa del cami- no. Dopo circa tre-quattro giorni sono secchi e si consumano cotti. Gli strangozzi sono una pasta tipica, lunga, a sezione quadrata o rettangolare, per la cui prepara- zione occorrono farina di grano turno cambia la dimensione del- l'anello, in modo decrescente (10, 8 e 6 cm). Il cavaliere che riesce a realizzare il punteggio maggiore si aggiudica il Palio della Quintana. Una copia dell'antica statua lignea chiamata Quintana viene fissata lungo il percorso di 754 metri lineari che ogni cava- liere dovrà percorrere. Il braccio sinistro della statua sostiene uno scudo con le insegne della città: Il giglio e la croce. Il braccio destro invece sostiene, dal 1946, un gan- cio al quale vengono appesi gli anelli che dovranno essere infilati dai cavalieri in sella e lanciati al galoppo per aggiudicarsi il Palio (dipinto ogni volta creato da un noto artista) che, la sera della vit- toria, trova posto d'onore nella sede rionale, dove sono conserva- ti quelli vinti nelle precedenti quintane. La Quintana si articola in due gare: la prima denominata "la Sfida", si svolte a giugno, mentre la seconda ("La rivincita") viene organizzata a settembre. In entrambi le occasioni la giostra è preceduta, la sera precedente, da un corteo di 600 personaggi in costume che sfila per le vie della città e dall'apertura, per l'intera durata della manifestazione, delle taverne della città. Frutto di mesi di lavoro prepa- ratorio il torneo della Quintana attrae dal 1946 migliaia di perso- ne nel borgo umbro incastonato nel verde e si offre ai visitatori come straordinario veicolo turi- stico. Condividere la Quintana con i folignati rappresenta il miglior modo di conoscere un borgo che pesca le proprie radici nella storia italica della Penisola. Punto di partenza per conosce- re Foligno è la Piazza della Rupubblica sulla quale si affac- ciano i monumenti più importan- ti: il Duomo di S. Feliciano, il Palazzo dei Canonici, il maestoso Palazzo Comunale, il Palazzo Orfini (XV sec.), Palazzo del Podestà ( XIII secolo.) e Palazzo Trinci, grandiosa dimora gentili- zia dei signori di Foligno, costrui- ta fra il 1389 e il 1407 e ospitante cicli di affreschi, (in parte di autori del XIV secolo, in parte di Ottaviano Nelli e allievi), la Pinacoteca, il Museo Archeologico (il pezzo più inte- ressante è il frammento di una facciata di un sarcofago del III sec. d.C., raffigurante in bassori- lievo la corsa delle bighe nel Circo Massimo di Roma) e la sede della Biblioteca Comunale e dell'Archivio di Stato e Notarile. La chiesa benedettina di S. Salvatore in piazza Garibaldi, l'Oratorio della Nunziatella (edi- ficato nel 1494) di via Garibaldi, la chiesa di S. Domenico, la Chiesa di S. Maria Infraportas (costruita nel XI secolo e la più antica di Foligno), la Chiesa di S. Nicolò (in via Arti e Mestieri) rappresentano gioielli architetto- nici degni di visita prima di intra- prendere il percorso che porta alla frazione di S. Eraclio, e al lunghe circa 20/30 cm. al massi- mo. Il prodotto fresco va conser- vato al massimo 2/3 giorni a tem- peratura di circa 4°C. Pasta di olive (patè cremoso di olive nere o verdi denocciolate olio extra vergine di oliva, sale) e olio Umbro colli del Trasimeno, Pan caciato, Pan nociato, Pane di strettura, Torta al testo. Ciriole (tagliatelle caserecce tipiche di Terni, Impastoiata (abbinamento di polenta e fagioli; questi ultimi, bolliti e insaporiti con salsa di pomodoro), Spaghetti con il tar- tufo, Cardi al Grifo, Regina in porchetta (qui è la carpa che viene cucinata come la porchet- ta), Cappelle di funghi alla gri- glia, Struffoli, Crostini alla norci- na, Fagioli con le cotiche, Fave in insalata, Frittata al tartufo, Grasso di maiale, Olive nere con buccia d'arancia, Pannociato, Pollo alla cacciatora, Salsa umbra (pomo- dori, peperoncino verde, aceto di vino, peperone, cipolla rossa e verde, sale, pepe, aglio e cilan- tro), Schiacciata, Spaghetti al gancetto, Agnello al tartufo nero, Brosega, Crostini alla ghiotta, di volta in volta accompagnati da Sagrantino di Montefalco secco D.o.c.g., Sagrantino di Montefalco passito D.o.c.g., Montefalco Rosso D.oc.,Montefalco Bianco D.oc., Torgiano Rosso Riserva, Rosso orvietano e l'Assisi rosso e bian- co, completano un'offerta eno- gastronomica che permette di immergersi nel clima della Giostra cavalleresca con il piace- re di aver assaporato pietanze squisite nel Centro del Mondo. continua da pagina 44 Piazza della Repubblica, il cuore di Foligno, con il Palazzo Comunale, il Duomo e Palazzo Trinci oggi sede museale. Photo by clodio L'abbazia di Sassovivo (XI secolo), con il bellissimo chiostro romanico composto da 128 colonnine binate o a spirale GRAND TOUR VIAGGI ITINERARI TERRITORIO