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GIOVEDÌ 31 MARZO 2016 www.italoamericano.org 23 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | EDITORIALE BREVI RUBRICHE NEWS Continua da pagina 1 Chiamata alle Arti. Mecenati di oggi per l'Italia di domani i veterani mutilati e i mendicanti del regno. Piazzale Michelangelo a Firenze è meta obbligata dei turi- sti e il più famoso punto di osser- vazione panoramico per ammira- re la cupola del Brunelleschi e l'ansa dell'Arno. Se non si guar- da la città da lì, non si ha la visio- ne d'insieme che abbraccia il cuore di Firenze, dal Forte Belvedere a Santa Croce passan- do per Ponte Vecchio, il Duomo, Palazzo Vecchio, il Bargello e il campanile ottagonale della Badia Fiorentina, senza dimenticare le colline a nord con Fiesole e Settignano. Dal 1913 è diventato uno dei più grandi teatri lirici all'aperto del mondo: oggi ci sono 15.000 posti da cui ammirare le messe in scena ma quando è stata costrui- ta, nei primi secolo dopo Cristo, l'Arena di Verona ne ospitava 30mila. L'acustica perfetta del- l'anfiteatro romano lo rende ancora un esempio di altissima ingegneria. Il 15 giugno 1805 Napoleone Bonaparte lo visitò assistendo alla caccia dei tori allestita al suo interno, e proprio in quell'occasione stanziò fondi per recuperare il monumento: Luigi Trezza fu incaricato di stu- diare il piano dei lavori con l'o- biettivo di collocare i gradini mancanti, restaurare il podio, le volte più compromesse, di restau- rare le scale, di stuccare le gradi- nate. L'elenco è lungo ma questi tre siti che aspettano interventi di restauro sono simboli di un patri- monio ingentissimo di arte, storia e cultura di cui l'Italia è tanto fiera e rinomata quanto spesso incapace di accudire e preservare. La manutenzione ordinaria di tutti i tesori di cui è scrigno, richiede somme che il pubblico non è sempre in grado di reperire. Così è nata una campagna senza confini che cerca benefattori. Il progetto si chiama Art Bonus (http://artbonus.gov.it): chi effet- tua erogazioni liberali per il sostegno della cultura, potrà godere di importanti benefici fiscali pari al 65% dell'importo donato. Un invito diretto, quel "diventa anche tu un mecenate" che campeggia sul sito del gover- no, che riporta in auge una prati- ca normalmente attribuira al pas- sato. Si ricordi la corte di Lorenzo il Magnifico che sosten- ne artisti del calibro di Botticelli o del giovane Michelangelo. Lo stesso termine "mecenate" va ancora più indietro nel tempo: Mecenate, primo ministro alla corte di Ottaviano Augusto nell'Impero Romano, creò il cele- berrimo "circolo di Mecenate", che accolse i più illustri uomini di cultura del suo tempo permetten- do loro di svolgere liberamente il proprio mestiere proteggendoli, favorendoli, finanziandoli. Il filantropismo culturale è poi tornato in auge con i miliardari americani che ne hanno apprezza- to il contraccolpo mediatico, lan- ciando la pratica della corporate social responsibility. Da Nord a Sud sono tantissi- mi i monumenti che hanno biso- gno di essere restaurati in un'Italia dove i mecenati ci sono, sebbene sia più opportuno parlare di un fenomeno di nicchia ed élite. L'idea è ora quella di "ridi- mensionare" la figura del mece- nate, di renderlo se non una per- sona qualsiasi, un privato, un'im- presa, o un'associazione con una liberalità alla portata di molti. Non a caso il primo anno di Art Bonus ha incassato 34 milioni di euro da 790 mecenati che hanno assicurato 272 interventi sul patri- monio artistico, culturale e monu- mentale del Paese. In realtà l'operazione di con- servazione culturale è una opera- zione culturale che vuol far passa- re, in un Paese che ha il maggior numero di siti Unesco, l'idea che tutti possiamo e dobbiamo contri- buire a salvaguardare, proteggere e conservare la bellezza e ricchez- za di un territorio che è un vero e proprio "museo diffuso". BARBARA MINAFRA