L'Italo-Americano

italoamericano-digital-4-14-2016

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GIOVEDÌ 14 APRILE 2016 www.italoamericano.org 28 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | SOCIETÀ & ATTUALITÀ CRONACHE NOVITÀ EVENTI G iunge a San Gimignano presso la Galleria d'Arte M oderna e Contemporanea "Raffaele De Grada" la mostra dedicata al grande fotoreporter di guerra Robert Capa, che racconta con 78 immagini in bianco e nero gli anni della seconda guerra mondi- ale in Italia. Considerato da alcuni il padre del fotogiornalismo, da altri colui che al fotogiornalismo ha dato una nuova ves te e una nuova direzione, Robert Capa (Budapest, 1913 – Thái Binh, Vietnam, 1954) pur non essendo un soldato, visse la maggior parte della sua vita sui campi di battaglia, vicino alla scena, spes- so al dolore, a documentare i fatti: "Se le tue fotografie non sono all'altezza, non eri abbas- tanza vicino", ha confessato più volte. In oltre vent'anni di attività ha seguito i cinque maggiori conflitti mondiali: la guerra civile spagnola, la guerra sino- giapponese, la seconda guerra mond iale, la guerra arabo- israeliana del 1948 e la prima guerra d'Indocina. Il Comune di S an Gimignano, il Museo Nazionale U ngheres e di Budapes t, la Fratelli Alinari, Fondazione per la Storia della Fotografia, in col- laborazione con Opera-Gruppo Civita, gli dedicano una mostra che raccoglie le fotografie scat- tate in Italia nel biennio 1943 - 44. L'esposizione, visitabile fino al 10 luglio e accompagnata da un catalogo italiano/inglese di 192 pagine e 80 fotografie, è curata da Beatrix Lengyel ed è stata ideata e promossa in collab- Viaggio fotografico nell'Italia dello Sbarco alleato con Robert Capa orazione con il Museo Nazionale U ngheres e di Budapes t e il Ministero delle Risorse Umane d'Ungheria. A settanta anni di distanza, la mostra racconta lo sbarco degli A lleati in Italia con una selezione di fotografie proveni- enti dalla serie Robert Capa Master Selection III conservata a Budapest e acquisita dal Museo Nazionale Ungherese tra la fine del 2008 e l'inizio del 2009. La serie composta da 937 fotografie scattate da Capa in 23 Paesi di 4 continenti, è una delle tre Master Selection realizzate da Cornell, fratello di Robert Capa, anch'egli fotografo, e da Richard Whelan, biografo di Capa, all'inizio degli anni Novanta e oggi conservate a New York, Tokyo e Budapest. Le serie, identiche tra loro e denominate M as ter S election I, II e III, provengono dalla collezione dell'I nternational Center of Photography di New York, dove è conservata l'eredità di Capa. Esiliato dall'Ungheria nel 1931, Robert Capa inizia la sua attività di fotoreporter a Berlino e diventa famos o per le s ue fotografie scattate durante la guerra civile spagnola tra il 1936 il 1939. Quando arriva in Italia come corrispondente di guerra, ritrae la vita dei soldati e dei civili, dallo sbarco in Sicilia fino ad Anzio: un viaggio fotografi- co, con scatti che vanno dal luglio 1943 al febbraio 1944 per rivelare, con un'umanità priva di retorica, le tante facce della guerra spingendosi fin dentro il cuore del conflitto. Le immagini colpiscono per la loro immediatezza e per l'em- patia che scatenano in chi le guarda. Lo spiega perfettamente John Steinbeck in occasione della pubblicazione commemo- rativa di alcune sue fotografie: "Capa sapeva cosa cercare e cosa farne dopo averlo trovato. Sapeva, ad esempio, che non si può ritrarre la guerra, perché è soprattutto un'emozione. Ma lui è riuscito a fotografare quell'e- mozione conoscendola da vici- no". Ed è così che Capa racconta la resa di Palermo, la posta cen- trale di Napoli distrutta da una bomba ad orologeria o il funerale delle giovanissime vit- time delle famos e Q uattro Giornate di Napoli. E ancora, vicino a Montecassino, la gente che fugge dalle montagne dove impazzano i combattimenti e i soldati alleati accolti a Monreale dalla gente o in perlustrazione in campi opachi di fumo, fermo immagine di una guerra dove cercano – nelle brevi pause – anche il recupero di brandelli di umanità. S ettantotto fotografie per mos trare una guerra fatta di gente comune, di piccoli paesi uguali in tutto il mondo ridotti in macerie, di soldati e civili, vit- time di una s tes s a s trage. L'obiettivo di Robert Capa tratta tutti con la stessa solidarietà, fer- mando la paura, l'attesa, l'attimo prima dello sparo, il riposo, la speranza. Così Ernest Hemingway, nel ricordare la scomparsa, descrive il fotografo: "Ѐ stato un buon amico e un grande e coraggiosis- simo fotografo. Era talmente vivo che uno deve mettercela tutta per pensarlo morto". FABRIZIO DEL BIMBO Benvenuto alle truppe Usa a Monreale, 23 luglio 1943 (Ph. International Center of Photography/Magnum – Collection of the Hungarian National Museum) Soldati americani ai pierdi della cattedrale di Troina, Sicilia, dopo il agosto 1943 (Ph. Robert Capa. International Center of Photography/Magnum – Collection of the Hungarian National Museum)

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