L'Italo-Americano

italoamericano-digital-4-14-2016

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GIOVEDÌ 14 APRILE 2016 www.italoamericano.org 33 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | SOCIETÀ & CULTURA COSTUMI PATRIMONIO TERRITORIO A Milano il racconto artistico della contemporaneità N on si può negare che da sempre esista un binomio abbastanza stretto tra arte e moda. La moda può diventare arte a determinati livelli. Cosa succede se diventa depositaria di altre espressioni artistiche quali scultura e pittura? Il risultato è ciò che potremo trovare alla magnifica fondazio- ne Prada. Siamo a Milano in zona Ripamonti, un'area in continuo sviluppo e recupero, su cui è stato studiato un ambizioso pro- getto chiamato Symbiosis. L'area verrà riqualificata con nuove strutture sia abitative che affaristiche, rendendolo un quar- tiere innovativo. La moda stessa crede in questo progetto! Il noto marchio italiano Prada ha deciso di recuperare un'ex area industriale in questo quar- tiere, una distilleria in zona Ripamonti, e renderla un esem- pio di eccellenza. La struttura architettonica ha avuto un restauro notevole, riportando agli antichi splendori questo edificio e trasformandolo in un polo di innegabile fascino per il visitato- re. In tutti gli ambienti sarete avvolti dalla luce delle grosse finestre tipiche della strutture industriali di inizio secolo. Al fianco dell'ampia area che alterna ambienti interni con ambienti esterni dalle pareti gri- gio perla, la Fondazione sta costruendo un palazzo avanguar- distico. Entrando, la sensazione che si prova è di essere in un luogo speciale e lo è veramente! La nota maison di moda ha rac- colto opere di artisti moderni e contemporanei in esposizioni temporanee e permanenti: l'o- biettivo, anche in futuro, sarà di poter ospitare nel nuovo palazzo in costruzione, una mostra per- manente, ricca di opere. Il desiderio è che Fondazione Prada diventi un polo importante per l'arte contemporanea di Milano. Il bar è esso stesso una picco- la opera d'arte: è stato progettato dal regista Wes Anderson rifa- cendosi ai locali degli anni '50 ed entrandoci si fa un vero tuffo nel passato. La sensazione che avrete sarà quella di tornare indietro nel tempo e nello spazio e di vedere luoghi o familiari o LAURA ROSSI nuovi in base alla vostra età. Flipper, joke box e il design decisamente d'epoca rende que- sto angolo di mondo suggestivo e unico. Sovraffollato negli orari di punta, può invece essere una divertente alternativa per una merenda o un ghiacciolo! L'arte alla Fondazione è di casa tra mostre permanenti e mostre temporanee. La scelta di ciò che è esposto non è casuale, ma vuole costruire un racconto artistico che va dall'antichità ai giorni nostri. L'esempio più palese è l'installazione intitolata "Before the beginning and after the end". Vi troverete di fronte a tavoli industriali su cui sono stesi sei rotoli: su ognuno di essi sono stati disegnati a biro tracce e schizzi a rappresentare le varie fasi dell'evoluzione della razza umana. Sugli stessi tavoli sono esposti oggetti ed opere d'arte che fanno parte della collettività. Alla fine, sull'ultimo tavolo, dei robot continuano a disegnare, perchè la vita è in divenire e l'u- manità pure per cui il processo è inarrestabile. Questa suggestione è una magnifica metafora della vita, dell'umanità, del divenire. "Processo Grottesco" è inve- ce un'installazione permanente, risultato di una attenta documen- tazione da parte dell'artista. Il tema della grotta è decisamente ricorrente nella storia dell'arte e a questo si ispira l'installazione costruita con 80 quintali di carto- ne che riproducono una grotta in scala con tanto di stalagmiti e stalattiti. Di grande effetto questa installazione è uno dei gioielli della Fondazione. Sorprendente è pensare che questa installazio- ne è stata creata dall'artista per realizzare uno scatto capace di dimostrare come la realtà possa essere riprodotta con tecniche altermative. Le opere di Robert Gober e la sua interpretazione metaforica e critica della vita, di fianco a quelle dell'artista Louise Bourgeois, dal tratto vagamente romatico e malinconico, rendono unico uno degli edifici della distilleria rinominato "casa degli spiriti". Le opere dei due artisti sembrano entrare in relazione creando un legame emozionale anche con lo spettatore. Quello che affascina maggior- mente di questo luogo non solo è la cura con cui è stato recuperato, e non sono solo le opere che pure sono una panoramica di rilievo sull'arte e l'estetica contempora- nea. Ci sono anche un'organizza- zione efficiente e il fatto che ci si trovi in un luogo magico, dove sembra di essere fuori dal tempo e dallo spazio, sospesi tra la bel- lezza dell'arte e delle strutture architettoniche in parte recupera- te e in parte in divenire. Nelle giornate di sole anche solo sedersi nell'area all'aperto della Fondazione dà la sensazio- ne di essere in un luogo magico, la stessa sensazione che solo luo- ghi simili possono dare; quei luo- ghi dove l'arte è sovrana e dove non conta più l'età, la razza, o le effimere classificazioni sociali ma dove si è tutti riuniti insieme con la possibilità di godere del- l'impalpabile essenza dell'arte e la sensazione privilegiata di farne parte, anche solo per un attimo. A Milano opere e oggetti intrecciano informazioni su passato, presente e futuro per un'avventura esistenziale La Fondazione nasce per dare spazio al racconto artistico e ai linguaggi contemporanei (foto in pagina Ph.L.Rossi)

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