L'Italo-Americano

italoamericano-digital-5-12-2016

Since 1908 the n.1 source of all things Italian featuring Italian news, culture, business and travel

Issue link: https://italoamericanodigital.uberflip.com/i/678585

Contents of this Issue

Navigation

Page 36 of 43

GIOVEDÌ 12 MAGGIO 2016 www.italoamericano.org 37 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | GRAND TOUR VIAGGI ITINERARI TERRITORIO A Tarquinia il rodeo con cani e cavalli dei Butteri maremmani A pochi chilometri da Tarquinia, antichissima cittadina che si affaccia sul mare a nord di Roma, nel pianoro del bellissimo bosco della Roccaccia, la Festa della Merca si è svolta anche quest'an- no rinnovando, tra i partecipanti e i tantissimi spettatori, il senti- mento comune di grande amore e attaccamento alle tradizioni, alle razze equine, bovine e canine autoctone, e all'identità natural- is tica e s elvaggia della Maremma. La Maremma è una vastissi- ma area geografica che si estende lungo le coste dell'alto Lazio e della Toscana, affacciandosi sul mar Tirreno fino al Mar Ligure. Tutta ques ta lunga e ampia striscia di terra, oggi per lo più destinata a coltivazioni, alleva- menti e pascoli, era in passato una grande area paludosa, malar- ica e poco produttiva. Fu bonifi- cata durante il periodo fascista e definitivamente sanata negli anni '50. I terreni furono assegnati ai contadini e tolti ai latifondi con l'istituzione dell'Ente Maremma nel dopoguerra. Poco alla volta, con il duro lavoro e la conoscen- za ancestrale del territorio da parte delle popolazioni autoc- tone, la Maremma è risorta. Oggi questa è una delle più belle, ricche, uniche zone dell'Italia, dove straordinari siti archeologici, boschi di macchia mediterranea incontaminata, parchi naturali, spiagge ampie e assolate si distribuiscono lungo tutta la sua superficie. Conservando a tratti i suoi lati aspri e misteriosi, che la rendono cos ì attraente e bella, la Maremma non a caso fu la patria degli Etruschi, antichissimo e nobile popolo, raffinato e colto. P rotagonis ti indis cus s i di questa terra sono il buttero, il suo cavallo e il suo cane maremmani e ovviamente il bovino, anche questo maremmano. Il buttero, l'equivalente locale del cow boy americano, non aveva una vita facile: iniziava a radunare le mandrie negli acquitrini già prima dell'alba in sella al suo inseparabile cavallo e aiutato dal suo cane dal pelo bianco e folto; si concedeva un pasto semplice e frugale e poi, di nuovo in sella fino a sera, quan- do al mas s imo un bicchiere all'osteria tra butteri, lo vedeva a parlare ancora delle sue bestie: i bovini maremmani. Una razza pregiatissima, dalle lunghe corna affilate che pascola allo stato brado conferendo così un sapore assolutamente unico e intenso alle carni. Il "socio" inseparabile del buttero, il fantastico cavallo maremmano, è autoctono della Maremma. Dal carattere fiero, energico e generoso, estrema- mente resistente e forte dal punto di vista fisico, è assolutamente insuperabile in fatto di lavoro SABINA BRODOLINI dall'Università di Tarquinia con la collaborazione di numerosi sponsor privati e associazioni nazionale e non presenti sul terri- torio. Il programma proposto dal presidente Alberto Blasi e dal suo staff, è stato intenso, vario e appassionante. Non solo lo spet- tacolo dello sbrancamento e della M erca, ma anche caros elli equestri, la mostra nazionale del Bovino Maremmano, gare di cavalieri a cavallo, la prima gara di mascalcia, antica arte dei man- iscalchi per ferrare i cavalli, e ancora gare di cross country, intrattenimenti per i più piccoli nel loro spazio ludico, un raduno cinofilo competitivo del magnifi- co cane pas tore maremmano abruzzese e del cane segugio maremmano. Il tutto innaffiato dal buon vino locale e soprattutto dalla carne alla brace dei bovini maremmani, il cui profumo si è sparso nell'aria fin dalla prima mattinata, rendendo l'atmosfera succulenta, assolutamente accat- tivante, rilassante e serena. Un villaggio espositivo e la possibilità di passeggiare nel bel- lissimo bosco della Roccaccia hanno completato quest'evento cos ì genuino, generos o e accogliente, dove la biodiversità delle razze maremmane è decisa- mente valorizzato e protetto, e dove, come ha detto il presidente Blasi, almeno una volta l'anno "la lingua ufficiale torna ad es s ere, decis amente, quella maremmana". con le mandrie bovine, per il raduno e durante l'attività di marchiatura, da cui prende il nome la Festa della Merca. La Merca, antichissimo pro- cedimento usato dagli allevatori per riconoscere i propri animali attraverso un marchio che veniva impresso a fuoco sulla coscia del bovino, oggi è sorpassato al fine di non infliggere più sofferenza all'animale, che viene marchiato con un procedimento soft e prati- camente indolore. Ma durante la Festa, le fasi di sbrancamento, ossia la separazione del vitello dal gruppo da parte dei butteri a cavallo, la successiva immobiliz- zazione dell'animale al centro del tondino, un recinto piccolo e circolare e poi la marcatura a fuoco, vengono spettacolarmente rievocate, proteggendo però l'animale dal marchio di ferro arroventato grazie ad una pelle di cuoio molto spessa. E' così che anche quest'anno alla Roccaccia, più di 6000 per- sone hanno partecipato alla 48° edizione della Festa della Merca in abbinamento con la X X ° Mostra Nazionale del Bovino M aremmano, organizzata Oggi la vecchia marchiatura a fuoco è stata sostituita da una procedura indolore (Ph. in pagina Massimo Mariani) Ogni anno a Tarquinia si tiene la Festa della Merca che ripropone l'antica tecnica maremmana della marchiatura del bestiame usata dai Butteri

Articles in this issue

Links on this page

Archives of this issue

view archives of L'Italo-Americano - italoamericano-digital-5-12-2016