L'Italo-Americano

italoamericano-digital-5-12-2016

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GIOVEDÌ 12 MAGGIO 2016 www.italoamericano.org 42 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | NOTIZIE SPORTIVE CALCIO MOTORI ALTRI SPORT STEFANO CARNEVALI Obiettivo Serie A. C'era una volta il Milan, dentro e fuori lo spogliatoio Berlusconi hanno inciso, cercan- do di contenere gli investimenti. Quando poi Barbara, una delle figlie dell'ex premier, è stata inserita in società nel ruolo di Amministratore Delegato (prima al posto di Galliani, poi al fianco dello storico dirigente, reintegra- to), la confusione ha raggiunto livelli altissimi. FAMIGLIA SPEZZATA- Un tempo lo spogliatoio del Milan, prima che da grandi calciatori, era popolato da grandi uomini. Passare per Milanello, oltre che garanzia di crescita tecnica, rap- presentava una sicura occasione p e r f o r g i a r e l a p e r s o n a l i t à . Campioni del gioco ma dal tem- peramento sopra le righe vennero 'bocciati' e allontanati (Davids, per esempio). Baresi, Maldini, Costacurta, Ancelotti, Albertini, Boban, Gattuso, Nesta, Stam, Zambrotta, Inzaghi, Seedorf, van Bommel lo stesso Zlatan: esempi di professionalità per qualsiasi calciatore, guide e riferimenti per la squadra, nei momenti belli c o m e i n q u e l l i c o m p l i c a t i . Entrare nel mondo Milan era entrare a far parte di una fami- glia, con le sue tradizioni, i suoi riti e le sue regole. Non è un caso che, per anni, si sia sostenuto che solo un prodotto di quel mondo sarebbe potuto essere un adegua- to allenatore della prima squadra. O g g i q u e s t o è u n l o n t a n o ricordo: persa la guida della pro- p r i e t à , c o n i q u a d r i s o c i e t a r i invecchiati ed esautorati, anche la famiglia che componeva lo spo- gliatoio si è spezzata. Nel Milan è impossibile rico- CAMPIONATO DI SERIE B CAMPIONATO DI SERIE A CAMPIONATO DI SERIE A CAMPIONATO DI SERIE B C 'era una volta una squadra i cui colori bastavano per incutere timore a qualsiasi avversario. Il suo logo, nemme- no a farlo apposta un diavolo, risultava minaccioso per ogni opponente. Il Milan, risorto a fine degli anni '80, divenne la prima grande società di calcio moderna, con un marchio rico- noscibile in tutto il mondo. Ora, dopo anni di certosino lavoro di decostruzione, si può dire che il Milan, quel Milan, non c'è più. I L S U C C E S S O - Q u a n d o Silvio Berlusconi, esattamente trent'anni fa, rilevò il Milan, aveva una visione chiara di come rilanciare il club e di come ren- dere il calcio un business in grado di generare profitti e ritor- no di immagine. Al di là della rivoluzione 'commerciale' (che produsse un modello imitato poi in tutto il mondo), fu l'organiz- zazione sportiva a risultare, per anni, vincente. Il segreto del suc- cesso partiva dall'alto, dalla rigi- da organizzazione della società: un presidente coinvolto e consa- pevole, circondato da uno staff dinamico e compatto, che condi- videva una singola visione. Nacque il celeberrimo 'stile Milan', che fece di Milanello (centro sportivo all'avanguardia) i l c a m p o - b a s e d i u n a g r a n d e famiglia sportiva che remava, compatta, in un'unica direzione. In questo modo allenatori non affermati ma dalle idee chiare e innovative, supportati al 100% dalla società, fecero la differen- za, aiutati da un mercato ricco e ben studiato: campioni di alto livello e uomini veri, sempre acquistati durante la fase ascen- d e n t e d e l l a l o r o c a r r i e r a e , soprattutto, funzionali al proget- to dell'allenatore in carica. Anche in quegli anni gloriosi capitarono annate negative, ma le basi del sistema non vennero mai messe in dubbio e il Milan risorse più di una volta: dopo Sacchi e Capello, i rossoneri dovettero attendere Zaccheroni e Ancelotti per tornare dominanti. Il filo rosso dello stile-Milan, però, non venne mai meno. FINE DI UN'ERA - I risultati sportivi degli ultimi anni sono stati sempre negativi. Ma è l'ulti- mo dei problemi: è il mondo ros- sonero a essere allo sbando. È lo stile-Milan a non esistere più. La confusione della proprietà è l'e- vidente punto di partenza del crollo. Complici vicissitudini personali, alti e bassi politici e l'avanzamento dell'età, il legame del Cavaliere con il club si è a f f i e v o l i t o . A n c h e g l i e r e d i Continua a pagina 43

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