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GIOVEDÌ 23 GIUGNO 2016 www.italoamericano.org 20 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | SOCIETÀ & ATTUALITÀ CRONACHE NOVITÀ EVENTI Ricercatori italiani srotolano i Papiri di Ercolano, la biblioteca più antica al mondo A prire e leggere virtualmen- te i famosi papiri di Ercolano, fragilissimi reperti, sigillati per 2 mila anni dalla cenere vulcanica, con una tecnica all'avanguardia ma non invasiva. È quanto è riuscito a compiere un team internazionale di ricerca- tori, guidato dagli istituti del Cnr Istituto di nanotecnologia (Nanotec-Cnr) e Istituto per il lessico intellettuale europeo e storia delle idee (Iliesi-Cnr), unendo competenze provenienti dall'ambito della fisica, della matematica, dell'ingegneria, della papirologia fino ad arrivare alla paleografia e alla filologia classica. La ricerca, appena pubblicata su Scientific Reports, ha coinvol- to diverse strutture di ricerca tra cui l'European Synchrotron Radiation Facility (Esrf) di Grenoble (Francia), il laboratorio di tomografia del Nanotec-Cnr di Roma, i laboratori di fisica dell'Università di Roma Tor Vergata e dell'Università della Calabria. La collezione dei circa 1.800 rotoli papiracei di Ercolano, pre- servata dall'eruzione del Vesuvio del 79 dopo Cristo, fu trovata nella villa romana forse apparte- nuta a Lucio Calpurnio Pisone Cesonino, suocero di Giulio Cesare, e venuta alla luce durante gli scavi del 1752 e oggi si trova in gran parte conservata nella Biblioteca Nazionale di Napoli, ed è ritenuta l'unica biblioteca antica in nostro possesso. "Abbiamo analizzato due rotoli ercolanesi della collezione con una tecnica avanzata di tomografia a raggi X, solitamen- te utilizzata in ambito medico, e applicato una serie di algoritmi di analisi dei dati, sviluppati ad- hoc per lo svolgimento virtuale. Questa tecnica che utilizza luce di sincrotrone ha la caratteristica di amplificare il contrasto tra la scrittura e il papiro, così da indi- viduare e distinguere al meglio il testo al suo interno", spiega Alessia Cedola, ricercatrice di Nanotec-Cnr. "Ciò ha permesso un'accurata indagine della struttura interna e della scrittura. Già un altro grup- po del Cnr guidato da Vito Mocella dell'Istituto per la microelettronica e microsistemi ha recentemente applicato la stessa tecnica per lo studio di papiri di Ercolano, ma i risultati ottenuti ora imprimono un impul- so significativo allo stato dell'ar- te attuale, poiché finalmente si è riusciti a svolgere virtualmente i papiri rivelando così una parte significativa del testo, scritto esclusivamente in lingua greca, e nascosto all'interno". "La lettura del testo greco, decifrato grazie alle competenze presenti presso l'Iliesi-Cnr", "aggiunge Graziano Ranocchia di Iliesi-Cnr, "ha dato voce a illu- stri filosofi greci della scuola di Epicuro e alle loro opere inedite, finora solo in parte riportate alla luce. Tali scoperte potrebbero essere in grado di rivoluzionare le nostre conoscenze nel campo della storia della filosofia antica e della letteratura classica". Oltre al contenuto dei testi, l'analisi ha permesso di acquisire altre infor- mazioni preziose. "Lo svolgimento dei due roto- li ne ha svelato la storia, portan- do alla luce elementi interessanti a noi prima ignoti, come tipolo- gie scrittorie diverse, un'erronea associazione di un papiro ad una porzione già scoperta in passato e la presenza di sabbia e piccoli sassi all'interno, probabilmente provenienti dagli eventi catastro- fici che precedettero l'eruzione pliniana. Le molteplici compe- tenze accumulate in questo campo dal Cnr lasciano sperare in una svolta sostanziale nella nostra conoscenza della bibliote- ca che appartenne al proprietario della 'Villa dei papiri'", conclu- dono i direttori degli Istituti Iliesi e Nanotec, rispettivamente Antonio Lamarra e Giuseppe Gigli. La Villa dei Papiri fu sepolta dall'eruzione del Vesuvio del 79 e ritrovata a seguito degli scavi archeologici dell'antica Ercolano:al suo interno c'era una biblioteca con oltre milleottocento papiri Applicazione della tecnica di tomografia a raggi X a contrasto di fase con luce di sincrotrone per la lettura virtuale del contenuto di rotoli di papiro, sepolti dalla famosa eruzione del Vesuvio del 79 d.C. (Ph Iliesi e Nanotec Cnr)