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GIOVEDÌ 23 GIUGNO 2016 www.italoamericano.org 38 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | CULTURA ARTE LIBRI PERSONAGGI Lasciò l'Abruzzo sul finire dell'800 per diventare il migliore dei Macchiaioli argentini GEREMIA MANCINI D omingo Salvador Zaino. A n c o r a o g g i i n A r g e n t i n a è r i c o r d a t o come uno dei più grandi pittori. Domenico Salvatore Zaino era nato il 19 settembre del 1858 a Popoli, in provincia di Pescara (ma fino al 1927 era provincia d e l l ' A q u i l a ) d a G i u s e p p e e Anna Tarquinio. Sin dall'in- fanzia aveva mostrato di avere una innata e straordinaria capac- ità nel disegno e successiva- mente nella pittura. Disegnava di tutto ed eccelleva nella ritrat- tistica. Il giorno del mercato erano in molti, anche forestieri, a chiedere di essere ritratti da lui. Fu un sacerdote del paese, vista l'impossibilità economica dei genitori, a favorirlo nella possibilità di studiare l'arte per la quale era evidentemente por- tato. N e l 1 8 6 8 v a a G e n o v a , ospite di un Seminario, per stu- diare e successivamente ha l'op- p o r t u n i t à d i f r e q u e n t a r e l'Accademia di Belle Arti. Nel 1 8 7 5 c o n l e c o n o s c e n z e acquisite, si reca a Roma per lavorare in vari laboratori ed entra in contatto con ambienti frequentati da artisti del calibro di Antonio Mancini, Teofilo P a t i n i e F r a n c e s c o P a o l o Michetti. Questa esperienza gli fa apprendere, tra l'altro, le tec- niche di decorazione murale a qual tempo molto usate. S u c c e s s i v a m e n t e s i trasferisce a Napoli e nel 1887 per breve tempo torna a Roma. A questo punto decide di var- c a r e l ' o c e a n o p e r a n d a r e i n Argentina, dove arriva nel 1889. Q u i è o s p i t e d i u n a l t r o abruzzese, proprietario di una prestigiosa sartoria a Rosario. C o n o s c e e s p o s a E r m i n i a Traversa (1879 - 1942). Una loro nipote, Ana, sposerà il pit- tore Alfredo Lazzari. I n A r g e n t i n a D o m i n g o Salvador Zaino (ora è questo il suo nome) all'inizio, per sbar- care il lunario, si dedica alla d e c o r a z i o n e e a l l a p i t t u r a murale nelle case, nei circoli, nei teatri e nelle chiese. Ma una volta raggiunta una certa solid- ità economica inizia a dipingere quadri e grazie all'aiuto del- l'amico sarto apre una sua pro- pria piccola galleria. I n i z i a n o a d a r r i v a r e g i u d i z i sempre più positivi da vari criti- c i ( " S a d i p i n g e r e o g n i c o s a della realtà nella quale vive... il tutto con pennellata densa e vig- orosa accompagnata sempre da una luce notevole") e di pari passo cresce la sua popolarità tra la popolazione. Tiene diverse, riuscitissime, mostre personali. Nel 1891 ne organizza una in condivisione con un altro pittore di origini italiane, Vicente Rafael Barone. Nel 1900 l'Accademia di Belle Arti di Rosario gli chiede di assumere la cattedra di disegno p r e s s o l a p r e s t i g i o s a S c u o l a N a z i o n a l e d e g l i I n s e g n a n t i (Escuela Nacional de Profesores de Rosario). Qui rimarrà in cari- ca per 30 anni. Intanto si dedica anche a grandi dipinti ad olio con nudi femminili ma mostra una straordinaria abilità nella ritrattistica e i suoi soggetti preferiti sono lavoratori, emar- ginati e sfruttati: insomma com- p a r e u n a f o r t e v o l o n t à d i affrontare i temi sociali. I n t a n t o a p r e u n a s u a A c c a d e m i a d i B e l l e A r t i Rosarina (Academia Rosarina de Bellas Artes) e tiene corsi di p i t t u r a e d i d i s e g n o c o n l a denominazione di Academia Estìmulo de Bellas Artes de Dibujo y Arquitectura. Alla sua scuola si formeranno numerosi p i t t o r i t r a i q u a l i : A u g u s t o Olivè, Marina Angèlica Junquet e Margarita Casey. c h e a l m o m e n t o d e l l a l o r o morte non lasciarono altri par- enti o prossimi discendenti". Gli studenti della Renom Galeria de Arte quello stesso 1942, organizzarono una mostra postuma delle sue opere. Come testimonial intervenne il grande p i t t o r e a r g e n t i n o C è s a r Caggiano che definì così Zaino: "Un grande pittore, un grande maestro sempre sostenuto da armonia inimitabile ed equili- b r a t a . I l p r i n c i p e d e i n o s t r i Macchiaioli". L'anno successivo l a c o s a v e n n e r i p e t u t a n e l l a prestigiosa Galerìa Whitcomb di Buenos Aires. Molte delle sue opere sono custodite in vari Musei ed in particolare presso il Museo Juan B. Castagnino di Rosario. Tra le più note: "La ribera", "Camino Al Bajo" e "Desde La Terraza". Nel 1914 la sua Accademia viene riconosciuta con delibera ufficiale da parte del Ministero della Pubblica Istruzione. Non va dimenticato che simultanea- mente alla pittura si dilettava, con pregevoli risultati, nella scultura e nella grafica. D o m i n g o S a l v a d o r Z i n o muore il 17 maggio 1942 nella s u a c a s a d i A l b e r t i ( B u e n o s Aires) sulle splendide rive del Paranà. E' sepolto nel cimitero d i G r a n a d e r o B a i g o r r i a . L a m o g l i e , i l 2 1 g i u g n o , 1 9 4 2 , poco dopo la morte dell'artista, scrisse "Il suo nome completo era Salvador Domingo Zaino, e r a n a t o n e l l a p r o v i n c i a d i Popoli di Aquila (Abruzzo) il 19 settembre. Sappiamo che i suoi genitori erano Giuseppe e Anna Tarquinio, famiglia di poca fortuna e condizioni umili 'Camino al bajo' è considerata una delle migliori opere di Zaino Oggi l'abruzzese Domenico Salvatore Zaino è considerato uno dei più grandi pittori italo-argentini