L'Italo-Americano

italoamericano-digital-7-7-2016

Since 1908 the n.1 source of all things Italian featuring Italian news, culture, business and travel

Issue link: https://italoamericanodigital.uberflip.com/i/701313

Contents of this Issue

Navigation

Page 41 of 43

GIOVEDÌ 7 LUGLIO 2016 www.italoamericano.org 42 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | NOTIZIE SPORTIVE CALCIO MOTORI ALTRI SPORT STEFANO CARNEVALI L'Italia lascia a testa alta Euro 2016, sconfitta ai rigori dai campioni del mondo lutamente visto lo strapotere che i Campioni del mondo avrebbero potuto esercitare. Il gol di Özil, arrivato in modo piuttosto rocambolesco al 65', sembrava poter essere decisivo: era difficile pensare a qualche soluzione offensiva vincente per gli Azzurri, negli ultimi 25'. E invece, dopo qualche minuto di sbandamento, l'Italia ci ha messo grinta e cuore e, recuperata lucidità, è pervenuta al pareggio (con la complicità di una vistosa ingenuità di Boateng che, fino a quel momento era stato semplice- mente il miglior difensore del tor- neo). A quel punto, sono stati i tedeschi a rivedere i fantasmi delle 'tradizionali beffe' subite per opera dell'Italia. Il finale di gara ha visto così una leggera preminenza azzurra. Il risultato, però, non è più cambiato e così si è arrivati alla lotteria dei calci di rigore. Alla fine l'hanno spuntata gli uomini di Löw ma, anche dal dis- chetto, se la sono vista davvero brutta: è rarissimo che, una squadra alla fine vittoriosa, abbia sbagliato tre tiri dal dischetto. BILANCIO FINALE - L'Italia, quindi, è tornata a casa da Euro 2016 e Conte ha termina- to il proprio lavoro come Commissario tecnico. Nonostante qualche dubbio sorto nelle ultime settimane, Conte ha confermato la decisione presa qualche mese fa: diverrà l'allenatore del Chelsea. Per un condottiero come lui, infatti, il lavoro quotidiano - che una Nazionale non può consentire - è fondamentale: non è un caso che, da commissario tecnico, Conte abbia provato in tutti i modi ad avere più stage di lavoro con i giocatori, venendo regolar- mente contrastato dai club. Proprio questo rapporto bur- rascoso con le società ha rappre- sentato la maggior difficoltà per il selezionatore durante questo biennio: Conte, nella conferenza stampa dopo la gara con la Germania, non ha nascosto il rammarico, affermando di essersi sentito troppo solo, non supporta- to da Federazione, club e tanto meno dalla stampa. Chissà quando il nostro calcio comprenderà la necessità di sup- portare sul serio il lavoro della Nazionale che, comunque, resta un patrimonio di tutto il movi- mento italiano. L'Europeo ci restituisce una squadra con grandi limiti ma che, grazie a carattere e cuore, ha saputo riconquistare tifosi e addetti ai lavori. Il compito del nuovo selezion- atore, Giampiero Ventura, dovrà forzatamente proseguire sul per- corso inaugurato da Conte: il 3-5- 2 è già il modulo preferito dell'ex tecnico del Torino che, salvo l'es- plosione di qualche talento nos- trano, dovrà ancora affidarsi al gruppo e alla tenacia. Nella sper- anza di avere un maggior suppor- to da parte dei club, che si dovrebbe concretizzare sia in una più estesa disponibilità a permet- tere stage di lavoro, sia - e soprat- tutto - in un maggior minutaggio riservato a giovani calciatori ital- iani. Iniesta e ha creato gioco con grande continuità e pericolosità. Il match è finito 2-0 ma, senza un buon numero di straordinarie parate di de Gea, avrebbe potuto avere un risultato molto più severo per gli Spagnoli. I migliori, tra gli uomini di Conte sono risultati Chiellini, perfetto in marcatura e autore del cio molto prudente di entrambe le squadre, hanno prodotto una par- tita poco spettacolare, molto tesa e tattica. Pochissime palle gol, tanti contrasti ed elevatissima densità difensiva. Certo, la maggior qualità dei tedeschi si è sentita: il possesso palla della Germania era sempre difficile da disinnescare per partita, quindi, è stata una sfida di alto livello. VENDETTA CONTRO LE FURIE ROSSE - Negli ottavi gli uomini di Conte hanno incrociato la Spagna. Le 'Furie rosse', scon- fitte dalla Croazia nell'ultima gara del Gruppo D, avevano get- tato via un primato che sembrava alla loro portata. Negli ultimi anni la tradizione aveva sempre giocato a sfavore dell'Italia nelle sfide con la Spagna. Dopo i quarti di finale vittoriosi a Usa '94, gli Azzurri si sono piegati di fronte agli Iberici sia a Euro 2008, sia nella disas- trosa finale del torneo continen- tale di quattro anni dopo. Il match contro gli uomini di del Bosque rappresentava un banco di prova definitivo: l'Italia, dopo lo splendido esordio contro il Belgio, aveva fatto il minimo indispensabile contro la Svezia, mentre, nell'ininfluente partita contro, l'Eire, aveva addirittura perso. Lo spauracchio spagnolo, insomma, avrebbe potuto saggia- re la sostanza della nostra Nazionale. La partita di Parigi è stata l'ennesimo capolavoro tattico di Conte che, godendo ancora una volta dell'obbedienza totale dei suoi, ha frustrato il palleggio spagnolo per 90', ha 'spento' primo gol azzurro, De Sciglio - lontano parente del terzino timi- do visto per mesi con la maglia del Milan - e soprattutto Pellè, in grado di dominare con il fisico in mezzo ai due centrali avversari per tutto il corso della partita. CONTRO I MIGLIORI - Nel turno successivo, ai quarti di finale, il tabellone ci ha messo di fronte la Germania: i Campioni del mondo in carica e, con ogni probabilità, la squadra dotata del migliore organico del torneo. I tedeschi, nonostante la spoc- chiosa sicumera della loro stam- pa, hanno da subito mostrato grande rispetto per l'Italia. Da un lato la tradizione non poteva lasciare tranquilla la Mannschaft: la Germania non aveva mai battuto gli Azzurri in una competizione ufficiale. Dall'altro nessuno poteva aspet- tarsi un'Italia così performante: totalmente ritrovata dal punto di vista del carattere e assoluta- mente pericolosa per gli automa- tismi tattici ideati da Conte. Il timore della Germania si è visto anche una volta scesi in campo: per la prima volta il cal- cio spumeggiante della Nazionale di Löw è stato accan- tonato, per lasciare posto a una molto più accorta difesa a 3. La grande tensione e l'approc- Il ct azzurro Antonio Conte: "C'è rimpianto per aver perso ai rigori. I ragazzi hanno dato tutto" Bonucci e co. e la Mannschaft ha costruito più palle gol dell'Italia. Però la gara è sempre stata equili- brata e, soprattutto, non si è asso- D opo il primato nel Girone E, il gruppo 'di ferro' di Euro 2016, l'Italia è finita dalla parte più difficile del tabel- lone a eliminazione diretta: dal suo lato, Francia, Spagna, Germania ed Inghilterra. Ogni Le lacrime di Buffon al termine di Germania-Italia terminata 7-6 ai rigori ma Azzurri fuori a testa alta

Articles in this issue

Links on this page

Archives of this issue

view archives of L'Italo-Americano - italoamericano-digital-7-7-2016