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GIOVEDÌ 21 LUGLIO 2016 www.italoamericano.org 40 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | RED CARPET PROTAGONISTI RECENSIONI FESTIVAL L'ultimo metro di pellicola da Catania a LA e ritorno C hissà se "Orizzonti Verticali – Arti sceniche in cantiere", festival giun- to alla quarta edizione, diretto da Tuccio Guicciardini e Patrizia De Bari a San Gimignano, si ispira nel nome alle 14 alte torri della città toscana: fatto sta che la manifestazione punta sempre più in alto nella qualità delle sue niziative. Ne è un esempio la mostra dedicata a Paolo Poli, curata da Sandro Avanzo e alle- stita da Elena Magazzini con materiali inediti provenienti dal suo archivio privato. Si tratta del primo omaggio che la Toscana rende al grande attore recente- mente scomparso. "Obiettivo Poli: di carta e di voce" presenta quasi tutto di Paolo Poli, a partire dai suoi primi dischi, quelli registrati a Milano per l'etichetta Meazzi nei primissimi anni '60, più per sbar- care il lunario che per autentiche istanze artistiche. Seguono favole per bambini recitate a più voci al fianco di altri attori che nel tempo sarebbero diventati famosi come Piero Nuti e Adriana Innocenti. Ma anche partecipa- zioni a operette quando Poli inci- deva i brani più celebri di "No, no Nanette" o "Al Cavallino Bianco" allo stesso microfono di Franco Artioli, Romana Righetti, o Elvio Calderoni, massime star nel genere. Tracce di un inizio FABRIZIO DEL BIMBO intero la carriera teatrale di Poli, da "Femminilità e Farfalle" al fianco della sorella Lucia ai più recenti "Mistica…" e "Soirée Satie", senza trascurare il censu- ratissimo "Rita da Cascia". Programmi di sala, riviste d'epo- ca come Luna Park ('61), Sogno ('62), ma anche recensioni e arti- coli da quotidiani e periodici fino all'addio alle scene dello scorso anno, fanno da guida puntuale ad una teatrografia davvero comple- ta. Quasi tutto ciò che Paolo Poli ha inciso è presente in mostra, le musicassette dell'intera raccolta di "I Raccontastorie", collana di favole per bambini degli anni '80, i recentissimi audiolibri della Emos e della Giunti. Un posto importante nella mostra è occu- pato dalle riviste che hanno riser- vato pagine e pagine, tanto le testate gay a lui amiche (Babilonia, Clubbing, Pride) ma anche le inaspettate Frigidaire e Playmen e i fotoromanzi che l'at- tore interpretò nei primi anni '70 per l'editore di Grand Hotel. Un'esposizione alla scoperta del patrimonio che ha lasciato con tutti i libri scritti da lui e su di lui, i copioni dei suoi spettaco- li fino ai più rari volumi di saggi- stica sulla sua opera. carriera fatto di stenti, come Poli non ha mai mancato di ripetere in numerose interviste, da cui riuscì a sollevarsi solo grazie al successo televisivo di Canzonissima 61 e dei Caroselli Campari. Appena possibile recitò in palcoscenico con una propria compagnia e uno dei primissimi spettacoli fu "Il Diavolo", ricor- dato con la prima stampa del vinile delle canzoni proposte sul palco e con l'autentico program- ma di sala del 1962. Prima tappa di un percorso che attraverso i dischi in vinile, le musicassette e i cd ripercorre e ricostruisce per Omaggio in carta e voce alla carriera di Paolo Poli " P er fare ques to mes tiere bisogna amare la pellicola. Se non si ama la pellicola si farà un mestiere dietro pagamen- to soltanto. Questo è un mestiere che bisogna fare con amore". Sono le parole, pronunciate da Nino Pecorino, storico proiezio- nista di Catania che aprono "The last reel". Il documentario cinematogra- fico "L'U ltimo M etro di Pellicola" è l'opera prima del regista catanese Elio Sofia, già vincitore del Premio Cariddi quale Miglior Documentario al Taormina Film Fest 2015 e fina- lista ai Nastri D'Argento 2016 nella sezione dei documentari che raccontano il cinema. Il film di Elio Sofia dopo il grande successo ottenuto nella proiezione negli S tati U niti all'Istituto Italiano di Cultura di Los Angeles è stato recentemen- te proiettato nello storico cinema King di Catania alla presenza del regista. Il film è stato anche pre- sentato, per la seconda volta negli Stati Uniti, questa volta per inaugurare il CineFesta Italia di Santa Fe in New Mexico e suc- ces s ivamente nella s pagnola Barcellona. Il documentario racconta del- l'epocale passaggio avvenuto tra la pellicola e le vecchie sale cinematografiche e la totale digi- talizzazione della filiera, con le relative conseguenze e trasfor- mazioni che a ragion veduta con- sentono di parlare di vera e pro- pria rivoluzione digitale, analiz- zando l'ultima regione d'Italia, in termini di tempo, che ha abbandonato la pellicola in favo- re del digitale, la Sicilia. Il racconto di tale passaggio, nelle parole di proprietari di sale cinematografiche, di anziani proiezionisti e di tecnici specia- lizzati nell'uso della pellicola, è scandito dalle immagini di chiu- sura di molte sale cinematografi- che, dallo smontaggio dei proiet- tori e dalla materiale distruzione della pellicola. Ai loro ricordi è affidato il personale rapporto d'amore e lavorativo avuto con la pellicola. Preziose le testiminianze rac- colte in tre anni di lavoro e il rac- conto unico di grandi nomi come l'attore siciliano Leo Gullotta e il regista e autore della fotografia Daniele Ciprì che accompagnano lo spettatore in un viaggio fatto di ricordi, sale fumose e rumori di proiettori dove la pellicola come supporto tecnico si mostra sempre capace di offrire allo spettatore una magia che il digi- tale "estremamente reale" non può dare. Il documentario scritto, diret- to e interamente auto-prodotto dal regista Elio Sofia si muove attraverso il viaggio/sogno della giovane attrice catanese Tea Falco all'interno del Museo del Cinema di Catania, e costituisce, usando le parole del regista stes- so, "un atto d'amore verso la città di Catania e verso la Sicilia oltre che un omaggio alla storia del Cinema, fatta di persone spesso non conosciute ai più ma che hanno contribuito al succes- so nell'immaginario collettivo della settima arte". Scomparso lo scorso marzo, Paolo Poli ha esaltato la commedia brillante, comica e surreale Il regista catanese Elio Sofia autore di "The last reel"
