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GIOVEDÌ 15 SETTEMBRE 2016 www.italoamericano.org 39 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | P oeta, insegnante di metri- ca, enigmista, attore, fine dicitore: Franco Costantini sembra avere una vocazione naturale all'eclettismo e alla "contaminazione". Versatile pro- tagonista della scena artistica, Costantini ha tenuto numerosi recital sui palchi italiani, insieme a musicisti, attori e poeti, propo- nendo i capolavori di Dante, M ontale, Leopardi, D ino Campana. Nei suoi recital spesso la poe- sia incontra la musica, senza tra- scurare il suo talento di attore, come nel cortometraggio "L'annusatore" di Gianfranco Tondini, nello sceneggiato "Fine Secolo", di Gianni Lepre, tra- smesso su Rai 1, e nel musical "L'ultima notte di Scolacium", diretto da Cristina Muti, dove sostituì Gerard Depardieu. Nel 2013 ha pubblicato il poema epico "Totteide", in 1800 endecasillabi, il primo dedicato a un uomo di sport, in questo caso al capitano della Roma calcio, visto come un moderno eroe dello sport. Quest'anno ha inaugurato la "stagione dantesca" di Ravenna Festival interpretando "Cantica Dantesca". Per una settimana, ai Chiostri Francescani, ha recitato i versi dell'Alighieri accompa- gnato da musicisti. È n ato a R oma e vive a Ravenna, ha origine da questo percorso il suo "Totteide", il poema epico in 1800 endecasil- lab i d ed icato alle ges ta d i Francesco Totti? Certo. Totti è s imbolo di "amor patrio e fedeltà". E can- tando lui ho anche testimoniato il mio modo di essere "fedele a distanza": la vita mi ha portato lontano da Roma, ma niente potrà strapparmi dal cuore l'a- more per le mie radici. Insomma: fatte le debite propor- zioni, credo che la "pulsione prima" del mio poema sia la stessa che spinse Quinto Orazio Flacco a scrivere il suo Carmen Saeculare. "Carmen" che - tra l'altro - mi sono permesso di parafras are. Con ironia, ma anche con grande affetto: "O almo Sole, che con raggio bion- do / l'oscurità disperdi de le notti, / tu non vedrai nessuna cos a al mondo / maggior di Roma o di Francesco Totti". C o n D an te's C orn er è diventato un juke box dante- sco, i passanti le chiedevano di recitare un canto e lei… men- tre al caffè letterario Le Giubbe Rosse di Firenze… Due esperienze fantastiche. In Dante's Corner mi è piaciuto soprattutto il ribaltamento del rapporto palco-platea: il pubbli- co, infatti, non aveva il solito ruolo, ricettivo-pas s ivo; ma diventava "regista", decidendo cosa ascoltare. Devo tuttavia confessare una cosa: non rifarò mai più Dante's Corner così come lo feci tutti i giorni di quel luglio 2013, almeno 4 ore al giorno, per un totale di 156 ore di performance. È stato massa- crante. Non tanto a livello fisico: parlo di "stanchezza emotiva", perché nel recitare D ante ci metto l'anima! A fine luglio, ero uno straccio. Alle Giubbe Rosse di Firenze, nel 2015, premiarono me e il chitarrista Raimondo Raimondi, mio partner di scena in mille occasioni, con il premio gemello "La poesia nelle corde". Recitare Dante in quel conte- sto è stato davvero gratificante. Lì sono passati tutti i grandi poeti del N ovecento: da Campana a Pasolini, da Saba a P ratolini, da Q uas imodo a Montale. Lì Marinetti e i futuristi si accapigliarono con i letterati fiorentini nella rissa culturale più famosa del mondo! Uh, dimenti- cavo Gadda; ed Ezra Pound, e Dylan Thomas… Insomma, quello non è un caffè, è un "tempio della lettera- tura"; e io ci sono entrato da "sacerdote", capisci? È stata una delle mie soddisfazioni artistiche più grandi. E ancora oggi mi vanto con gli amici che s u Wikipedia, alla voce "Caffè Le Giubbe Rosse", è citato anche il mio nome e quello dell'amico Raimondo! C'è un canto della Divina Commedia a cui è particolar- mente legato? Forse il XXVI dell'Inferno, in cui Ulisse, pur "dannato", ci regala un epifonema che suona come un undicesimo "comanda- mento": "Fatti non foste a viver Dal Dante's Corner ai gol di Totti in versi: la poesia versatile di Costantini come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza". Ma adoro anche il XXI del Paradiso, in cui San Pier Damiani sa conciliare la spi- ritualità della propria beatitudo con la "carnalità" dell'invettiva contro la chiesa corrotta. Quest'anno ha inaugurato la s tagion e d an tes ca d i Ravenna Festival declamando "Cantica Dantesca" accompa- gnato da Elena Sartori, Sara Bino, Elena Biscuola, Elisa Bonazzi e Anna Pia Capurso (Melodi Cantores)… In "Cantica dantesca" si è esplorato il rapporto tra i versi di Dante e alcune canzoni sacre medioevali. Il tema era quello della donna come guida spiritua- le, chiave del passaggio dall'a- more terreno all'amore divino. Proprio sul tema dell'amore, un "matrimonio" tra note e poesia si era celebrato già sette secoli fa, quando Casella musicò alcuni versi del Vate ("Amor che nella mente mi ragiona"). N el 2014 h a s os titu ito Gerard Depardieu nel ruolo del conte normanno Ruggero d'Altavilla, nel musical diretto da Cristina Muti, con musiche di Nicola Piovani: "L'ultima notte di Scolacium". A Catanzaro. Un ricordo bel- lis s imo. F u Cris tina M uti a volermi a tutti i costi, contro le perplessità dei produttori. In tutta franchezza, quelle perples- sità avevano ragion d'essere: come si fa a sostituire un divo famoso con un dicitore quasi sconosciuto, quand'anche dota- to? A quel punto però, non mi restava che accettare la sfida, anche per onorare il coraggio di Cristina. Così mi calai nei panni di quel prode normanno che attorno all'anno 1060 conquistò la Calabria… col preciso obietti- vo di conquistarla di nuovo! Per mia fortuna fu un successo. E fu anche l'occasione di fare amici- zia con artisti eccezionali: come Edoardo Siravo, Rosa Feola, i fratelli Mancuso… WILLIAM MOLDUCCI CULTURA ARTE LIBRI PERSONAGGI L'eclettico Franco Costantini: poeta, enigmista, attore, esperto di metrica, fine interprete dei versi di Dante Alighieri Costantini è autore del poema epico in 1800 endecasillabi per cantare i gol di Totti (sullo sfondo)