L'Italo-Americano

italoamericano-digital-9-29-2016

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GIOVEDÌ 29 SETTEMBRE 2016 www.italoamericano.org L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | 21 SOCIETÀ & ATTUALITÀ CRONACHE NOVITÀ EVENTI L'Italia scommette sulla moda, seconda industria del Paese e prima in Europa D opo essere stato l'anno scorso il primo presidente del Consiglio ad inaugu- rare la Settimana della moda a Milano, Matteo Renzi ci è torna- to anche quest'anno per sottoli- neare come il settore sia strategi- co per il made in Italy. "Qui c'è un pezzo di ingegno e di economia che meritano il rispetto e l'attenzione pubblica" ha detto senza mezzi termini chiarendo, vista anche la presen- za del ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda, quanto il governo cons ideri importante il "sistema fashion" non solo in termini di bilanci aziendali ma di creatività, che poi significa gran parte del brand internazionale che l'Italia può vantare. Davanti a una platea di stilisti e imprenditori, nei Laboratori del teatro La Scala, Renzi ha assicurato che il governo "farà molto e lo faremo insieme ma quello che vi chiedo è che ci diate una mano perchè questo Paese offra un made in Italy affascinante almeno come quello delle vostre produzioni, fatto di valori, cultura, ideali. Quello che sta alla base del lavoro degli arti- giani, alla base del lavoro di que- sti uomini e donne che realizza- no le opere per il Teatro alla Scala. E che sta alla base anche del nostro sentimento di popolo. Spero - ha anche detto - che chi verrà dopo di me continuerà a pens are alla S ettimana della moda come all'evento a cui un presidente del Consiglio deve partecipare. Voi siete un pezzo fondamentale dell'economia". La moda, con il tessile e l'ab- bigliamento, è la seconda indu- stria italiana che conta quasi 70mila imprese e dà lavoro a circa 630mila persone, a cui bisogna aggiungere l'indotto ma è anche la prima industria euro- pea del settore con 30 punti per- centuali di vantaggio sul secon- do Paese, la Germania. Per capire che la moda è un pezzo pesante della creatività e dell'economia italiana bastereb- be leggere l'elenco dei parteci- panti, negli s pazi dell'ex A ns aldo che os pitano i Laboratori della Scala, al pranzo per 300 persone. All'appuntamento i big della moda italiana: Giorgio Armani, D onatella V ers ace, A nna Molinari, Carlo Capasa, Diego Della Valle, Silvia Venturini Fendi, Patrizio Bertelli, Alberta Ferretti, Anna Molinari, Lavinia Biagiotti, Angela Missoni, Paolo Zegna, Lapo Elkann, Brunello Cucinelli, M arco Bizzarri, Matteo Marzotto, Renzo Rosso. Presenti tra gli altri anche Anna Wintour direttrice di V ogue America, che si è dichiarata una grande fan di Renzi, e Franca Sozzani di Vogue Italia. europea in quell'area". Anzi, "Se l'Europa continua così, noi dovremo organizzarci in modo autonomo sull'immigra- zione. Questo è l'unico elemento di novità di Bratislava, dove si sono fatte tante parole ma non siamo stati in grado di dire paro- le chiare sul tema africano. Ecco perché, con un eufemismo, non l ' a b b i a m o p r e s a b e n i s s i m o . Juncker dice tante cose belle, ma non vediamo i fatti. E' un pro- blema dell'Europa. L'Italia farà da sola, è in grado. Ma questo è un problema per l'Ue. Da parte nostra, la priorità è la questione dei rapporti con l'Africa, come abbiamo detto a Bratislava, e poi la lotta al terro- rismo globale", specificando però che è "un pericolo mettere insieme la questione migratoria e la questione terroristica". Renzi ha annunciato che il G7 che si terrà il prossimo anno a Taormina metterà al centro i temi dell'aumento dei finanzia- menti per la cooperazione allo s v i l u p p o , e g l i i n v e s t i m e n t i sull'educazione, perché il terro- rismo proviene dalle periferie abbandonate dalle città. "La nostra proposta è questa: per ogni euro investito in sicurezza, un euro deve essere investito in cultura". "La sfida del Consiglio di sicurezza, dell'Europa e del G7 hanno la stessa matrice, lo stesso imprinting: abbiamo il dovere come italiani - sottolinea il pre- mier - di portare la nostra voce e il nostro contributo alle Nazioni Unite nella scelta di valori anti- chi declinati in modo nuovo. Il nostro popolo continua a lavora- re con gli uomini che servono la pace, attraverso un'uniforme in Afghanistan, Somalia, Iraq, pro- teggendo la diga di Mosul e nel- l'area dei Balcani. Sono protago- nisti della sicurezza ma hanno l'elemento in più della cultura", afferma. Il premier ha già annunciato che il nostro Paese aumenterà il suo impegno finanziario a fini umanitari, aumentando il budget del 30%. "L'Italia - ha detto a c c l a m a n d o i l d i s c o r s o d i O b a m a e r i n g r a z i a n d o l o p e r l'accordo tra 50 Paesi per acco- gliere oltre 300mila rirugiati - accetta la sfida del presidente Usa Barack Obama: staremo sempre dalla parte della demo- crazia, dei valori, degli ideali, con la concretezza di chi ha il grande sogno di fare della politi- ca un'attività nobile e concreta assumendosi in toto il senso di una sfida che dalle nostre parti chiamiamo umanità". L'Italia, dopo aver fatto le sue riforme, "può dare una grande e n e r g i a a l l ' U e , m a s o l o s e l ' E u r o p a a c c e t t a l a s f i d a d e l cambiamento", ha poi detto a Bill Clinton che lo ospitava alla Clinton Global Initiative, dove in prima fila c'era anche Bono Vox, star da sempre in prima fila sui temi sociali, con cui il premier ha "battuto il cinque" . Questa è stata l'ultima assem- blea generale di Ban Ki Moon da segretario generale dell'Onu e del presidente Barack Obama. Ban Ki Moon sarà in Italia nelle p r o s s i m e s e t t i m a n e c o n u n a serie di incontri istituzionali. ll 18 ottobre invece, Renzi sarà di nuovo negli Stati Uniti, stavolta a Washington per incontrare il p r e s i d e n t e O b a m a a l l a C a s a B i a n c a , i n q u e l l o c h e f i g u r a come l'ultimo bilaterale nell'a- genda del presidente Usa ormai a fine mandato. Continua da pagina 20 BARBARA MINAFRA Il premier Renzi (al centro di spalle) seduto tra Silvia Venturini Fendi e Donatella Versace. Di fronte Anna Wintour con il sindaco di Milano Giuseppe Sala, Franca Sozzani e Patrizio Bertelli all'inaugurazione della Settimana della Moda di Milano

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