L'Italo-Americano

italoamericano-digital-11-10-2016

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GIOVEDÌ 10 NOVEMBRE 2016 www.italoamericano.org 37 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | GRAND TOUR VIAGGI ITINERARI TERRITORIO A Castel Gandolfo si aprono, per la prima volta nella storia, le stanze private dei Papi questo luogo. "La non presenza del Papa in queste stanze - ha spiegato il curatore delle collezioni storiche dei M us ei V aticani S andro Barbagallo - rientra nella storia stessa del Palazzo. Su 33 papi dalla fine del 500 solo 15 vi hanno abitato". Tanti i luoghi esclusivi da visitare, a comincia- re dalla camera da letto dove la grande storia si mescola con la piccola storia: nel 1944, dopo lo sbarco di Anzio, i dintorni di Castel Gandolfo si trasformarono in un sanguinoso campo di batta- glia. La Camera da letto del Santo Padre venne in quei tragi- ci mesi riservata alle partorienti nascoste da Papa Pacelli e molti bambini nati nel letto del Papa vennero in suo onore chiamati Eugenio o Pio. rali affrescate da Pier Leone Ghezzi. Sarà possibile ammirare il Salone degli Svizzeri, riservato alla guardia armata che dal 1506 presta servizio per il Papa, la Sala del Trono, la sala della Musica, il salottino verde, la Sala del Concis toro. A Cas tello Gandolfo si rifugiavano spesso Giovanni XXIII, Giovanni Paolo II e Benedetto XVI: le sere d'e- state non era raro ascoltare le note del suo pianoforte mentre interpretava i suoi autori preferi- ti, Mozart, Bach, Beethoven. Arte e fede, piccola e grande storia, l'incontaminata bellezza del paesaggio. Il palazzo si afafc- cia sul meraviglioso cratere del lago di Albano, nel luogo dove si ipotizza s orges s e la mitica A lbaLonga, i viali di lecci, clima è dolce in attesa dell'e- splosione della primavera con i fiori di ogni specie che sboccia- no negli splendidi giardini ricchi di marmi, statue, fontane. Raccontiamo ora la storia a partire da quella più antica: l'in- tera tenuta papale, curata da 55 persone che lavorano e vi risie- dono con le loro famiglie, coinci- de co n l'immens a res idenza dell'imperatore Domiziano (81- 96 d.Cr.) che l'amava così tanto da trascorrervi negli ultimi anni della sua vita circa sei mesi l'an- no. Rabirio, l'architetto delle costruzioni di Domiziano sul Palatino, qui innalzò ville, portici e teatri. Rimangono di quell'epo- ca il teatro privato riportato alla luce negli anni '70, le scalinate, il portico, i camerini degli attori, il grande criptoportico. Costantino alla Basilica di san G iovanni Battis ta, attuale Cattedrale di Albano, conferì la possessio Tiberii Caesaris, cioè l'area della Villa di Domiziano. Attorno al 1200 la famiglia genovese dei Gandolfi costruì il Castello da cui prende il nome. Passata ai successori e per tre secoli alla famiglia Savelli, fu sotto il pontificato di Clemente VIII Aldobrandini che la Camera apos tolica pres e pos s es s o di Castel Gandolfo con la Bolla detta Congregazione dei Baroni del 27 maggio 1604 e venne incorporata con decreto concisto- riale nel dominio temporale della Chiesa. Paolo V Borghese vi apportò notevoli migliorie, ma fu Urbano VIII Barberini nel 1623, che aveva requis ito ai Savelli Rocca Priora e il Palazzo apostolico, ad eleggerlo a resi- denza estiva dei Pontefici. Alla costruzione del Palazzo apos tolico venne chiamato Carlo Maderno e vi lavorò anche Gian Lorenzo Bernini, fra i mas- simi artisti del Barocco che a San Pietro poneva mano al superbo colonnato. Il Palazzo apostolico venne completato s otto Alessandro VII Ghigi con la nuova facciata verso la Piazza, l'ala verso il mare e la grande galleria costruita su disegno del Bernini. Con i Patti Lateranensi del 1929 le V ille di Cas tel Gandolfo vennero dichiarate dominio extraterritoriale della Santa Sede assumendo le attuali dimensioni con l'acquisizione di Villa Barberini. In quel periodo vennero impiantati giardini di nuovo disegno fra cui quelli splendidi del Belvedere. Pio IX tornò a villeggiare apportandone miglioramenti e sempre Pio XI creò una Fattoria i cui prodotti riforniscono ancora oggi la Città del Vaticano. Nel 1934 venne qui trasferita la Specola Vaticana, l'osservato- rio astronomico e l'Istituto di ricerca scientifica di Roma affi- dati ai Gesuiti. Lo spazio, con- cesso da papa Pio IX, divenne operativo nel 1935. La nuova struttura fu dotata dei mezzi più potenti, con una cupola girevole di 8,5 metri per il nuovo rifratto- re visuale, e un'altra cupola di 8 metri per ospitare un moderno doppio astrografo, dotato di uno spettrografo per la ricerca astro- fisica. Vennero inoltre installati laboratori di spettroscopia per lo studio dei numerosi meteoriti collezionati dalla Specola, e un'ampia biblioteca. Nel 1965 fu installato un Centro di Calcolo per ospitare i computer necessari alle sempre più avanzate ricerche astrofisiche. D opo i Giardini di Villa Barberini e la Galleria dei Ritratti dei Papi si aprono le porte, ed è la prima volta nella storia, delle stanze private dei Pontefici. "E' un evento dal forte valore simbolico perché rappresenta la politica pastorale dell'attuale Papa, volta alla condivisione" ha dichiarato il direttore dei Musei Vaticani Antonio Paolucci. L'apertura degli apparta- menti privati del Pontefice a Castel Gandolfo, che riceve ogni giorno visitatori di ogni parte del mondo, riveste un valore simbo- lico aggiunto a quello della con- divisione della bellezza voluto da Papa Francesco e si inserisce nella sua volontà di costruire ponti anche culturali con tutti i Paesi del mondo, in particolare con la Cina, Paese sempre più al centro delle attenzioni della diplomazia vaticana. Per celebrare l'inaugurazione alla pres enza del cardinale Giuseppe Bertello, presidente del G overnatorato e della Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano, è s tato offerto un concerto di musica popolare cinese dal titolo "La Bellezza ci unisce" realizza- to dal gruppo musicale femmini- le della G uangzhou O pera House. Si è voluto così promuo- vere, nell'ambito di un'occasio- ne tanto significativa, il ruolo dell'arte come ambasciatrice per la creazione di ponti culturali. A sottolineare come il lin- guaggio artistico possa essere portavoce di pace fra i popoli del mondo la presenza dell'artista Cui Zimo, gran maestro della tradizione calligrafica cinese che, mentre nel Cortile pontificio si innalzava il soave canto e la musica delle eteree fanciulle di Guangzhou, realizzava un'inter- pretazione calligrafica intitolata Anima Mundi. L'artista ha spie- gato che l'ispirazione per l'opera è partita dal particolare della mano creatrice di Dio nell'affre- s co michelangioles co della Cappella Sistina. Il successivo incontro con il Papa e la calorosa stretta della sua mano ha scate- nato l'insight, mani che si incon- trano , in nome dell'amore, amore misericordioso, amore della bellezza e dell'arte. L'Appartamento pontificio del Palazzo apostolico di Castel Gandolfo, per secoli privatissi- mo rifugio estivo dei Pontefici, aperto al pubblico secondo il percors o es pos itivo ideato e FRANCESCA GRAZIANO gestito dai Musei Vaticani, si può visitare ogni giorno tranne la domenica (orari consultabili sul sito ufficiale dei Musei Vaticani www.museivaticani.va). Papa Francesco ha rinunciato a risiedere qui durante l'estate (è noto che anche da arcivescovo di Buenos Aires non ha mai fatto vacanze e da Papa i pochi gior- ni di riposo li trascorre nella sua piccola residenza a Santa Marta), e ha voluto condividere con tutti Dalla Camera da letto si passa alla Cappella privata dove pre- garono insieme Benedetto XVI e Francesco durante il loro primo incontro pochi giorni dopo l'ele- zione di quest'ultimo. A lla Cappella s egue la Biblioteca e lo Studiolo dei Pontefici, gli ambienti riservati al segretario particolare e al cameriere di s ua S antità, la splendida galleria Alessandro VII decorata con le vedute pasto- cipressi e mortella conducono al Ninfeo della Madonnina, un laghetto di ninfee e pesci rossi che ricorda la Giverny di Monet. Il panorama è superbo in qua- lunque stagione dell'anno.In estate si viene a prendere il fre- sco quando impazza la canicola sulla Città eterna e magnifico è l'autunno con i colori e l'atmo- sfera dolcemente malinconica che avvolge ogni cosa rendendo- la come ovattata. D'inverno il In tempi recenti la residenza estiva dei Pontefici è stata abitata da Giovanni Paolo II e Benedetto XVI

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