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GIOVEDÌ 10 NOVEMBRE 2016 www.italoamericano.org 28 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | SOCIETÀ & ATTUALITÀ CRONACHE NOVITÀ EVENTI Oltre 23mila scosse spaccano la montagna per 15 km di faglia: si sta allargango l'Italia centrale L a sequenza sismica nell'Italia centrale continua con un numero complessi- vo di scosse superiore 23.300 dal 24 agosto e in costante aggiorna- mento. Sino al 5 novembre sono stati registrati circa 663 i terremoti di magnitudo compresa tra 3 e 4, ben 41 quelli di magnitudo com- presa tra 4 e 5 e cinque quelli di magnitudo maggiore o uguale a 5, localizzati dalla Rete Sismica Nazionale dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Invg conferma inoltre che il terremoto del 30 ottobre di magnitudo 5.6 avvertito in molte zone della Penisola, dal Trentino alla Puglia, con epicentro vicino a Norcia, in Umbria, dove a 10 km di profondità si è verificata la più forte scossa dal 1980 quan- do ci fu il terremoto in Irpinia, ha prodotto almeno 15 km di scarpa- ta di faglia tra gli abitati di Arquata del Tronto e Ussita, in corrispondenza della intersezione del piano di faglia responsabile del terremoto e la superficie topografica. Questo spostamento cosismico (causato cioè dal sisma) è comune per terremoti con magnitudo prossima o supe- riore a 6 e rappresenta la prosecu- zione verso la superficie della rottura e dello scorrimento avve- nuto sulla faglia in profondità. In altre parole è in corso un movimento di tipo estensionale, ossia una sorta di 'stiramento' della crosta terrestre in corrispon- denza dell'Appennino con un conseguente allargamento dell'Italia Centrale. E' un fenome- no che avviene in modo graduale Cassino e del Lazio Meridionale) sono riusciti anche a raggiungere il versante sud occidentale di Monte Bove Sud in corrispon- denza dell'espressione di superfi- cie della faglia responsabile del terremoto di magnitudo 6.5 del 30 ottobre. È stata osservata la rottura cosismica primaria che presenta un rigetto di circa cinquanta cen- timetri, diretta espressione in superficie del movimento del piano di faglia in profondità. La rottura cosismica individuata si localizza sul prolungamento del lineamento tettonico Monte Vettore-Monte Porche-Monte Bove attivatosi durante l'evento di magnitudo 6.5. I geologi hano inoltre stimato un abbassamento del suolo fino a 70 centimetri con "significative deformazioni verticali" di alme- no 60 centimetri nell'area di Castelluccio e il sollevamento di circa 12 centimetri nell'area di Norcia. Inoltre Norcia risulta spostata di 30 centimetri verso Ovest mentre quella la vicina Montegallo si è mossa di circa 40 centimetri verso Est, secondo le immagini inviate a Terra dai satelliti Cosmo SkyMed e Sentinel 1. Un'area estesa 1100 chilometri quadrati è stata cioè deformata dagli ultimi eventi sismici che hanno colpito il cen- tro Italia. GLI SFOLLATI - Sono oltre 30mila le persone assistite dal Servizio Nazionale della Protezione Civile in seguito alle forti scosse di terremoto che hanno colpito il territorio dell'Italia centrale il 24 agosto, il 26 ottobre e il 30 ottobre. In particolare, sono oltre 21.500 le persone assistite nel- l'ambito del comune di residen- za: di queste, più di 19.500 in palazzetti, centri polivalenti e strutture allestite ad hoc, mentre oltre 2mila trovano alloggio in strutture ricettive messe a dispo- sizione sul territorio. Sono, poi, circa 8.850 le persone accolte presso le strutture alberghiere lungo la costa adriatica e sul lago Trasimeno, mentre circa 160 per- sone fra Lazio, Marche e Umbria sono assistite in tenda. Nella Regione Marche sono Grafico dell'Ingv che mostra l'area interessata dai sismi degli ultimi due mesi dove si sta allargando l'Appennino ma inesorabile, ad una velocità di qualche metro per millennio, lungo tutto l'arco che da dalla Lunigiana allo Stretto di Messina. Le elaborazioni effettuate dal Cnr-Irea sulle immagini radar acquisite dal sensore giapponese Alos 2, confermano i risultati ottenuti dalle precedenti analisi basate sui dati dei sensori Sentinel-1 e Cosmo-SkyMed, aggiungendo nuovi dettagli. In particolare, la mappa di deformazione co-sismica pre e post-evento (acquisite rispettiva- mente il 24 agosto e il 2 novem- bre 2016), evidenzia due lobi principali di deformazione. Il primo, che interessa l'area di Norcia, mostra uno spostamento verso ovest e un sollevamento che, nella linea di vista del radar, corrispondono a circa 35 cm di deformazione. Il secondo mette in luce un significativo abbassa- mento del suolo nell'area di Castelluccio (più di 60 cm in linea di vista del sensore) e uno spostamento verso est dell'area di Montegallo. Due geologi del gruppo Emergeo dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Marco Moro e Michele Saroli (Dicem-Università degli Studi di Continua a pagina 29 Due immagini dell'Istituto Nazionale di Geologia e Vulcanologia ben documentano la faglia appenninica che ha creato un taglio di 15 km sul monte Vettore tra Arquata del Tronto e Ussita